F1 | Lauda: “La lettera di Sebastian mi ha davvero colpito”

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di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
21 Dicembre 2018 - 16:09
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Niki Lauda ce l’ha fatta di nuovo. A 42 anni di distanza dal drammatico rogo del Nurburgring, il tre volte Campione del Mondo ha superato la crisi vissuta quest’estate quando, in seguito ad un’influenza mal curata e ad una successiva e grave infezione polmonare, ha dovuto subire un trapianto di polmone (lo scorso 26 Luglio), passando anche una settimana in coma farmacologico.

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Lauda ha rivelato di aver ricevuto una bella lettera durante la sua lunga convalescenza, direttamente da Sebastian Vettel. “Sebastian mi ha inviato una lettera, scritta di suo pugno, che mi ha davvero colpito, colma di belle parole e di considerazioni affettuose” – ha spiegato il presidente non esecutivo della Mercedes – “Se devo essere sincero, non me l’aspettavo. Di solito i piloti non fanno queste cose, dato che pensano solo a guidare e basta. Ma lui è davvero una bella persona“.

Siamo tutti consapevoli che Vettel abbia vissuto una stagione complicata, ma sarebbe assurdo metterlo in discussione” – ha proseguito Lauda, a proposito del ferrarista – “Si riprenderà, un campione non si dimentica come si guida. Tornerà forte come sempre e sarà ancora lui il rivale di Hamilton nel 2019“.

Nell’intervista, ovviamente Niki è tornato su quanto passato nei mesi scorsi. “Non ho mai avuto paura” – commenta deciso il 69enne austriaco – “Ero circondato da specialisti capaci e mi sono affidato a loro. Da parte mia, sapevo di passare un momento davvero difficile, e ho fatto l’unica cosa che potevo, ovvero lottare con tutte le mie forze. E sto continuando a farlo ancora adesso“.

Lauda potrà passare il Natale con la sua famiglia ad Ibiza e, a breve, potrà tornare al pieno della forma: “Sono stato in ospedale fino a tre giorni fa; poi ho avuto il permesso di tornarmene a casa. Sono volato nella mia abitazione di Ibiza, e trascorrerò il Natale con tutta la mia grande e affettuosa famigliaDevo però sottopormi a sei ore di training al giorno, assistito da due preparatori che non mi lasciano nemmeno per un istante“.

L’essere a casa mia è però tutta un’altra cosa” – aggiunge Lauda – “Qui l’aria è più pulita, il clima meno inclemente rispetto a Vienna. Mi hanno detto che in un mese dovrei essere pienamente in forma e pronto a ricominciare la mia vita di sempre. E perché no, anche a seguire le gare come prima di questo problema“.

In conclusione, l’ex pilota di BRM, Ferrari, Brabham e McLaren sottolinea come, nonostante tutto, durante questo periodo abbia continuato a seguire la Formula 1, ricevendo tanto affetto dagli uomini Mercedes. “Quando ebbi l’incidente al Nurburgring, nel ’76, fu una questione di un mese o poco più. Avevo ustioni, ero bruciacchiato, ma ne uscii in fretta. Adesso è stata lunga, ma sono ancora qui“.

Non ho perso un solo Gran Premio, anche se ero in compagnia di tante cannette di flebo. Ho assistito a tutte le gare, telefonando ai box durante i fine settimana, e mi hanno sempre detto quello che accadeva” – dice Niki – “Era come essere con gli altri nel box. Devo dire che ho scoperto una volta di più il calore delle persone con le quali sto lavorando da anni. Tutti bravi, tutti preoccupati per me“.

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