F1 | La rottura del V6 di Sirotkin concausa dell’uscita di Vettel?

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
24 Luglio 2018 - 01:12
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Mentre la maggior parte dei tifosi italiani era in preda alla disperazione per le immagini di Sebastian Vettel insabbiato (e ritirato) alla curva Sachs al termine del 52° giro del Gran Premio di Germania, la TV internazionale passava in sordina le immagini della Williams di Sergey Sirotkin avvolta dal fumo alla fine del lungo rettilineo di Hockenheim, quello che conduce al tornantino di curva 6.

Nel caos generale, derivante dalle conseguenze del ritiro e della contemporanea fantastica vittoria di Lewis Hamilton, così come nelle interviste post gara in cui il tedesco si è assunto tutte le colpe dell’accaduto, si è chiuso il caso alla voce “errore madornale” con ciò che ne è derivato: critiche, insulti e via dicendo, classico del web a sole 24 ore dalla pole del sabato con, ovviamente, relativi commenti entusiasti.

La reazione dello stesso tedesco ancora dentro l’abitacolo con i pugni battuti sul volante, così come il team radio dalla voce affranta, sono stati d’altronde indicatori primari della consapevolezza dell’errore compiuto.

Nella giornata di ieri, però, è emerso un retroscena che sicuramente non può cambiare nulla ma che, in piccola parte, potrebbe costituire un’attenuante a ciò che è successo alla Ferrari numero 5. E qui torniamo a Sergey Sirotkin. 

Il russo della Williams si è ritirato nel corso del suo 52° giro. Suo in quanto, al momento del ritiro, era lontano un giro e mezzo rispetto alla testa della corsa. Auto Moto und Sport, famosa testata tedesca, ha riportato che, secondo alcuni fotografi, lo stesso Sirotkin poco prima dell’uscita di pista di Sebastian Vettel era andato lungo sempre alla curva Sachs. Lungo del quale non esiste alcuna immagine. Non abbiamo indicazione di cosa intendessero i fotografi con “poco prima”. Riprendendo i dati del live timing, infatti, durante il suo 48° passaggio Sirotkin ha perso due secondi e tre decimi solo nel T3 da Brandon Hartley, che lo precedeva. Questo potrebbe indicare il lungo segnalato e la rispettiva perdita di tempo.

Detto questo, su Twitter sempre nella giornata odierna è apparsa un’immagine dello stesso Sirotkin scattata da una tifosa (che abbiamo contattato) in curva 1

Nell’immagine si nota chiaramente il fumo provenire dal retrotreno della Williams del russo. L’immagine è stata scattata nel corso dell’ultimo giro in cui Sirotkin ha percorso curva 1 in pista, ovvero il suo 51°. Al termine di questo giro, infatti, Sirotkin è tornato ai box. Ripresa la via della pista dalla pitlane, sempre accompagnata dal fumo, la Williams ha ceduto definitivamente poche curve dopo, alla 6 appunto, ufficialmente per una perdita d’olio.

Torniamo ora all’immagine poco sopra, perché la sequenza temporale potrebbe essere importante. Come detto, è stata scattata all’inizio del 51° giro per il russo, il che significa essere passato alla curva Sachs, ovvero poche curve prima, al termine del suo 50°. Considerato il distacco da Vettel in quel punto, il tedesco era già nel corso del suo 52° passaggio, quello in cui è andato poi dritto alla stessa Sachs.

Per la precisione, dati alla mano, Sirotkin è passato alla fotocellula del T2 nel corso del suo 50° passaggio 37 secondi prima che Sebastian Vettel arrivasse nel corso del suo 52°, pochi secondi prima di andare lungo. Durante questi 37 secondi, dopo il russo della Williams sono passate alla Sachs tre vetture: la Red Bull di Max Verstappen, la Mclaren di Stoffel Vandoorne e la Ferrari di Sebastian Vettel, queste due ultime riprese da alcuni spettatori in tribuna.

La domanda, a questo punto, è questa: potrebbe, la Williams di Sirotkin, avere perso dell’olio all’esterno della curva Sachs nel momento indicato dai fotografi (verificatosi però due giri prima del passaggio di Vettel) oppure nel corso della 50a tornata del russo con la monoposto che iniziava a cedere? Per completezza ci manca il momento in cui alla Sachs arriva Max Verstappen, per capire con quale traiettoria l’ha affrontata. Nel video poco sopra si nota Vandoorne girare piuttosto interno mentre Vettel resta esterno (per scelta? Per errore?) con una velocità non certo superiore a quella della Mclaren. Il tedesco, però, scivola via e finisce dritto nella ghiaia. Dal camera car della Ferrari si nota come il tedesco cerchi di tirare dentro la monoposto senza bloccare l’anteriore per poi perdere il posteriore, correggere ed andare dritto.

Una leggera perdita d’olio unita all’acqua presente in pista, alle gomme soft ed una traiettoria esterna non adeguata potrebbero spiegare l’incapacità di Vettel di portare dentro la curva la sua Ferrari. Vero è anche che solo il tedesco è andato dritto: subito dopo la sua uscita, però, ci sono stati cinque giri in regime di Safety Car e nel frattempo la pista è tornata asciutta, con eventuali rischi minori alla Sachs e con Lewis Hamilton autore del giro più veloce al penultimo dei 67 passaggi previsti.

Quella espressa, ovviamente, è un’ipotesi basata sulla cronologia degli eventi e sulle informazioni ottenute. Sebbene il tedesco si sia assunto la completa responsabilità dell’episodio la sequenza degli eventi, se veritiera, potrebbe spiegare meglio quanto successo a quindici giri dal termine del Gran Premio di Germania. Anche se ciò, ovviamente, non cambia il pesante zero in classifica.

Si ringrazia per il permesso all’uso delle immagini l’utente Nicola Paterson su Twitter

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2 Commenti su “F1 | La rottura del V6 di Sirotkin concausa dell’uscita di Vettel?”
principino147 dice:

resta il fatto che con quelle condizioni ,poteva alzare un po il piede!!!

La ruota di DESTRA ERA stata sabotata perché come si vede nel video era bloccata , qui nel parco chiuso qualcosa era successo.

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