F1 | La rivoluzione del 2021: weekend più corto, Parco Chiuso dal venerdì, budget cap

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
8 Giugno 2019 - 09:30
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Mentre è nel vivo il weekend del Gran Premio del Canada, in Formula 1 si parla già di 2021. La FIA ha infatti inviato ai team il progetto per i nuovi regolamenti da introdurre tra due stagioni. Giovedì scorso i team hanno infatti ricevuto da Parigi una prima email riguardante i regolamenti tecnico e sportivo, mentre questo martedì sono arrivati anche gli ultimi allegati. 

Il progetto verte su tre punti principali: nuovo format del weekend, verifiche tecniche e parco chiuso, budget cap. 

Se il tutto dovesse essere confermato si andrebbe incontro ad una nuova Formula 1, con vetture esteticamente (si dice) più simili alle Indycar ma soprattutto rivoluzionata nelle sue abitudini. Andiamo con ordine.

Format più compatto

La prima novità riguarda il format del weekend. Il programma verrà ridotto di un giorno: questo per consentire tra le altre cose, come si vocifera da parecchio tempo, di avere più corse nel calendario. Il giovedì non sarà più il Media Day, tutto troverà posto al venerdì. Alla mattina ci saranno le conferenze stampa ed i controlli tecnici, al pomeriggio le prime due sessioni di prove libere che non saranno ritoccate nella loro durata. I fan avranno infatti la stessa quantità di azione in pista di prima, ovvero due sessioni ciascuna di un’ora e mezza. Queste si svolgeranno più tardi: nelle corse europee le FP1 saranno disputate dalle 13:00 alle 14:30 e le FP2 dalle 17:00 alle 18:30. Per le TV (soprattutto oltreoceano) si tratta di un bel regalo, mentre per il vecchio continente l’intenzione è di rendere le FP2 più fruibili dai tifosi, magari dopo il lavoro.

Verifiche tecniche e Parco Chiuso

La modifica che fa più discutere è quella dell’ampliamento del Parco Chiuso. Con le verifiche tecniche che saranno svolte al venerdì mattina, le monoposto saranno poi direttamente “bloccate” ancor prima di scendere in pista per le prove libere, senza possibilità di modifiche per il sabato e la domenica. In caso di incidente, le parti danneggiate potranno essere sostituite solo con componenti delle stesse specifiche. I team dunque dovranno decidere venerdì mattina, prima delle verifiche, quale versione di ali utilizzare nel weekend. Non sarà permesso dunque omologarne due versioni diverse per poi scegliere la migliore. 

Allo stesso tempo però i team al venerdì potranno testare delle parti nuove. Queste però non potranno essere utilizzate nel resto del weekend, infatti le vetture dovranno ritornare alle specifiche dei controlli tecnici.

Budget cap

Si parla da anni di fissare un limite di spesa per i team e si è ora arrivati ad una prima proposta ufficiale. Si tratta di un Budget Cap annuale di 175 milioni di dollari (per le stagioni dal 2021 al 2025) studiato da Nigel Kerr, ex responsabile finanziario di Honda, BrawnGP e Mercedes entrato nel gruppo organizzativo della F1 due anni fa tramite Ross Brawn. Questo tetto massimo non comprenderebbe alcune spese chiave come stipendi dei piloti, spese relative al marketing e costi associati alle Power Unit. Escludendo questi fattori si è stimato che i top team abbiano attualmente un range di spesa compreso tra i 220 e di 250 milioni di dollari. Si parla quindi di una riduzione tra i 45 ed i 75 milioni, sebbene i team di centro classifica fossero fiduciosi in un tetto di circa 150 milioni.

L’organizzazione della F1 è confidente che le spese possano così essere regolamentate. Nel caso di violazioni sono previste penalità come la perdita di punti in classifica. Per il 2020 i team sarebbero invitati a mostrare i loro conti in vista dell’ingresso dei nuovi regolamenti, senza che siano ovviamente previste delle sanzioni.

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Nella mattina di giovedì i Team Manager si sono incontrati nel paddock di Montreal e hanno discusso del regolamento sportivo, mentre al pomeriggio si sono riuniti i direttori tecnici delle scuderie. La FIA vorrebbe trovare l’accordo entro metà giugno per ratificare il tutto tramite il Consiglio Mondiale. Non resta che attendere ulteriori novità.

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