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F1 | La FIA torna a lavorare sulle ali flessibili: “Nuovi test sulle ali posteriori da inizio 2025 e sulle anteriori dalla Spagna”

di Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 31 Gennaio 2025 - 17:30
Tempo di lettura: 2 minuti
F1 | La FIA torna a lavorare sulle ali flessibili: “Nuovi test sulle ali posteriori da inizio 2025 e sulle anteriori dalla Spagna”
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Si torna a parlare di ali flessibili dopo il tira e molla del 2024. La prossima stagione vedrà ulteriori test da parte della FIA

Prima le posteriori e poi le anteriori. La questione della flessibilità delle ali torna di moda in F1. La Federazione Internazionale, interpellata sul caso, ha ammesso tramite un suo portavoce che, nel corso del 2025, verranno intensificati i test sulle due componenti.

“A seguito di analisi approfondite da parte del dipartimento monoposto al termine della stagione 2024, siamo impegnati ad assicurarci che la flessibilità delle ali non sia oggetto di contestazioni per la stagione 2025”.

Nella scorsa stagione le contestazioni hanno riguardato sia le ali anteriori che quelle posteriori. In particolare, McLaren è stata pizzicata a Baku, teatro della vittoria di Oscar Piastri su Charles Leclerc, con una sorta di “mini DRS” a flap superiore chiuso che ha causato diverse polemiche e portato, successivamente, il team di Woking a rivedere le sue ali in vista del finale di campionato.

“Come parte di questo impegno”, si legge nella nota del portavoce FIA, “incrementeremo il range di test sulle ali posteriori a partire dall’inizio della stagione 2025, mentre ulteriori test sulle ali anteriori saranno effettuati dal GP di Spagna (30 maggio / 1° giugno). Questo approccio, suddiviso in fasi, permetterà ai team di adattarsi senza necessariamente dove scartare dei componenti esistenti”.

Quello delle ali flessibili è un argomento ridondante, che risale ormai a quindici anni fa quando, per prima, fu la Red Bull ad essere messa sotto le lenti di ingrandimento per la capacità di far flettere in velocità l’ala anteriore. La questione è tornata in auge ciclicamente poiché, al di là del superamento dei test statici, viene chiamato in causa spesso quello che si chiama “spirito del regolamento”, citato dal team di turno che ha deciso di protestare. L’oggetto del contendere sono soluzioni sempre più borderline per aggirare le regole e creare un vantaggio aerodinamico, avendo come “scusa” il fatto che in sede di verifiche tecniche i componenti rispettano i requisiti dettati dagli attuali regolamenti.

“Questi aggiustamenti” in conclusione della nota FIA “hanno l’obiettivo di migliorare la nostra capacità di monitoraggio e rafforzare le regole sulla flessione degli elementi, al fine di garantire un livello di competizione equo per tutti i concorrenti e promuovere gare entusiasmanti”.

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