Alla luce delle ripercussioni sulla sicurezza dei piloti generate da questo fenomeno, la Federazione Internazionale ha disposto provvedimenti per il prossimo futuro
Il problema del porpoising in F1, che sta iniziando a mettere fisicamente alla prova diversi piloti come testimoniato da Lewis Hamilton al termine dell’ultimo Gran Premio dell’Azerbaijan, è arrivato ufficialmente sui tavoli della FIA. La Federazione Internazionale, alla vigilia del Gran Premio del Canada, ha disposto una direttiva tecnica su due punti che verranno rielaborati nel corso di queste settimane.
L’intento della FIA, nell’interesse della sicurezza dei piloti, è quello di ridurre drasticamente, se non addirittura eliminare, questo fenomeno che comunque non ha colpito nello stesso modo tutte le squadre in base alla progettazione delle vetture. Per questo motivo, peraltro, i possibili provvedimenti sul porpoising stanno scatenando diatribe politiche tra i team più penalizzati e quelli che invece ne risentono meno.
I due punti posti dalla FIA sono:
- Analisi più dettagliata di fondi e pattini, sia in termine di design che di usura.
- Definizione di un sistema di misurazione, basato sull’accelerazione verticale della vettura, che dia un limite per un livello accettabile di oscillazioni verticali. L’esatta formula matematica per questo sistema di misurazione è ancora in fase di analisi da parte della FIA e i team di F1 sono stati invitati a partecipare a questo processo.
La FIA, inoltre, ha già organizzato un meeting tecnico con le squadre per definire misure che possano ridurre la propensione delle vetture a questo fenomeno nel medio-breve termine.
Immagini: Mercedes Media Center, Ansa Foto
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