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F1 | La FIA ammette: non penalizzare Verstappen a Singapore è stato un errore

di Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 22 Settembre 2023 - 12:55
Tempo di lettura: 2 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
F1 | La FIA ammette: non penalizzare Verstappen a Singapore è stato un errore
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Nel briefing del venerdì i commissari di gara hanno riconosciuto la svista nel non sanzionare il campione del mondo a Singapore

Nel corso della riunione tra commissari di gara e team principal a Suzuka, la FIA è tornata sul “caso Verstappen” emerso al termine delle qualifiche del Gran Premio di Singapore. A Marina Bay il due volte campione del mondo è stato oggetto di tre investigazioni per altrettanti impeding ma è uscito indenne, almeno a livello di penalità in griglia, da tutti questi episodi.

La voce delle scuse ufficiali è quella di Matteo Perini, steward italiano in servizio sia a Singapore che a Suzuka. Perini, a nome della FIA, ha ammesso che almeno una delle tre investigazioni su Verstappen avrebbe dovuto condurre ad una sanzione e che le decisioni prese a Singapore saranno rimosse dal database solitamente consultato dalla Direzione Gara per trovare riferimenti passati in caso di episodi simili a distanza di tempo.

Lo stesso Verstappen, interpellato da Autosport, si è dimostrato scettico riguardo la sua totale assoluzione: “Non è stata una decisione corretta. Non ho visto Tsunoda perché stavo parlando alla radio dei problemi della macchina. Non ho ricevuto avvisi fino a che non me lo sono ritrovato dietro. L’episodio ha riassunto bene la mia qualifica, molto confusionaria”.

A proposito delle comunicazioni radio inerenti episodi come quelli di Verstappen, divenuti ormai consuetudine in F1, Perini ha precisato come un muretto disattento nel riferire al proprio pilota il sopraggiungere di un altro concorrente “lanciato” non deve essere motivo di mitigazione della penalità.

La Direzione Gara di Singapore ha infine richiesto alla FIA maggiore chiarezza sulla questione degli impeding in uscita dalla pit lane. Questo comportamento è citato nell’articolo 37.5 del regolamento sportivo F1 ma non prevede una penalità, bensì proprio con una reprimenda come quella assegnata a Verstappen. Sarà compito della Federazione Internazionale, dunque, determinare o meno una vera sanzione da attribuire a casistiche come questa a partire dalla prossima stagione.

Immagine copertina: Red Bull Content Pool


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