La Scuderia prova a reagire al pessimo avvio di stagione, creando ex novo l’area ‘Performance Development’
L’avvio di 2020 della Scuderia Ferrari è tranquillamente definibile ‘da incubo’. Escluso il 2° posto mooolto fortunato di Charles Leclerc nel Gran Premio d’Austria, le prestazioni della SF1000 sono state a dir poco pessime e non degne del blasone del Cavallino Rampante.
Il crash ‘fatto in casa’ della seconda prova del Red Bull Ring ha solo rinviato, a giudizio pressoché unanime, l’inevitabile, poi manifestatosi con la gara di Budapest, con Sebastian Vettel e Charles Leclerc costretti a remare a centro gruppo, il monegasco addirittura 11°, e soprattutto entrambi doppiati dall’imprendibile Mercedes.
Una situazione così drammatica, sportivamente parlando, da portare inevitabilmente a degli scossoni, in primis nella struttura interna del team. Ed ecco puntualmente, nella giornata di oggi, il comunicato di Maranello, annunciante una ristrutturazione organizzativa, con la creazione di una nuova area, denominata ‘Performance Development’.
Di seguito, il comunicato della Ferrari, comprensivo delle parole di Mattia Binotto.
La Scuderia Ferrari Mission Winnow comunica di aver rivisto la struttura organizzativa dell’area tecnica al fine di renderla più efficiente e orientata allo sviluppo della prestazione, rivedendone l’impostazione in maniera da definire una catena di comando non più orizzontale e affidando ai responsabili di ciascuna area tutte le deleghe necessarie al raggiungimento degli obiettivi preposti.
A tale scopo è stata creata anche una nuova area, denominata Performance Development, affidata alla responsabilità di Enrico Cardile.
Le altre aree di competenza rimangono inalterate: Enrico Gualtieri è responsabile della Power Unit, Laurent Mekies è Direttore Sportivo e reponsabile delle attività di pista mentre Simone Resta rimane a capo dell’area Ingegneria Telaio.
Mattia Binotto Managing Director e Team Principal Scuderia Ferrari Mission Winnow
“Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, abbiamo voluto intervenire sulla struttura organizzativa dell’area tecnica in modo da rendere sempre più veloce ed efficiente il processo di ideazione e sviluppo della prestazione della vettura. C’era bisogno di dare una sterzata, identificando in maniera più netta responsabilità e processi e, al tempo stesso, ribadendo la fiducia dell’Azienda in questo gruppo tecnico. L’area affidata ad Enrico Cardile, che si avvarrà del contributo di esperienza di Rory Byrne e continuerà a contare su un tecnico preparato come David Sanchez, sarà il fulcro dello sviluppo della prestazione della monoposto.
Siamo convinti che il valore delle persone Ferrari sia di assoluto livello e non abbia nulla da invidiare a quello dei nostri maggiori concorrenti, però dovevamo intervenire per dare un segnale forte di discontinuità, alzando l’asticella delle responsabilità dei leader di ciascuna area.
L’abbiamo detto più volte ma vale la pena ripeterlo: abbiamo iniziato a gettare le fondamenta di un processo che ci deve portare a costruire un nuovo ciclo vincente, duraturo nel tempo. È un percorso lungo, che può subire delle battute d’arresto come quella che stiamo vivendo attualmente in termini di risultati e di prestazione, ma che ci deve veder reagire con forza e determinazione per ritornare il prima possibile ad essere protagonisti assoluti in questo sport. Questo è ciò che vogliamo tutti noi e quello che si aspettano i nostri tifosi in tutto il mondo.“
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