Secondo il pilota della Toro Rosso, Daniil Kvyat, in Formula 1 ci vorrebbero più circuiti che non perdonano al pilota errori di sorta. Il circuito di Baku, dove si è disputato il Gran Premio d’Europa (pur essendo in Azerbaijan, Asia), è un esempio.
“Baku è uno dei circuiti dove devi essere coraggioso – devi avere le palle. Quei tracciati dove devi avere coraggio e devi attaccare pur essendo al limite, e sai benissimo che puoi essere punito molto facilmente“.
“Credo che di circuiti di questo tipo, ne vorrei vedere più spesso. Non è che però si debba sempre correre su circuiti cittadini, ma vorrei correre in circuiti come Zandvoort, Mugello o Imola“.
Ha aggiunto: “Un circuito come Abu Dhabi non riguarda il coraggio, lì guidi come un robot. Vai, freni un po’ più tardi, blocchi le ruote e perdi il tuo giro – ma non hai quella pressione nello sbagliare e danneggiare la tua monoposto“.
Il russo ha spiegato che è una questione di accettare il rischio e il pericolo che un errore comprometta una gara: “Il nostro sport riguarda anche questo, è uno sport estremo e pericoloso – quando ho firmato il mio contratto, era qualcosa di cui ero cosciente“.
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