Dopo il “Twitch-gate”, il pilota estone è stato rilasciato dal suo ruolo di tester e riserva della squadra anglo-austriaca
Ad una settimana dalla sua sospensione in seguito al “Twitch-gate”, Jüri Vips è stato ufficialmente licenziato dal team Red Bull Racing per il quale ricopriva il ruolo di tester e pilota di riserva durante i Gran Premi di F1.
La squadra anglo-austriaca non ha perdonato al pilota estone quanto verificatosi durante una sessione di gaming live con il suo compagno di colori Liam Lawson, al quale ha rivolto insulti razzisti. Si è concluso così, nel peggiore dei modi, un rapporto iniziato nel 2018 tramite lo junior team gestito da Helmut Marko che lo ha portato a gareggiare in F3, in Super Formula e quindi in F2, campionato in cui è attualmente pilota del team Hitech.
Non è ancora chiaro, a tal proposito, quale possa essere il suo futuro all’interno della scuderia britannica, a pochi giorni dal Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone. Non disponendo di un budget molto elevato, come suggerisce il fatto che Vips non utilizzi nemmeno i colori Red Bull sulla propria vettura, portandoli invece solo sul casco, è presumibile che la carriera di uno dei più promettenti talenti del motorsport mondiale possa subire un forte scossone da qui a poco tempo.
Così recita la breve nota riportata da Red Bull Racing sui suoi social: “A seguito dell’indagine condotta sull’incidente online che ha coinvolto Jüri Vips, Oracle Red Bull Racing ha terminato il contratto di Jüri in qualità di tester e pilota di riserva. Il team non perdona qualunque forma di razzismo”.
Immagine: Red Bull
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