F1 | Il “Right to review” di Mercedes rigettato. Il comunicato e le motivazioni nel dettaglio

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
20 Novembre 2021 - 10:20
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Andiamo a vedere nel dettaglio perché la richiesta Mercedes di Right to review è stata rifiutata

Nella giornata di ieri i commissari del GP del Brasile hanno bocciato la richiesta di “Right to review” portata avanti da Mercedes relativamente al caso Interlagos del 48° giro tra Max Verstappen e Lewis Hamilton.

I commissari hanno pubblicato un comunicato di oltre tre pagine con le motivazioni della decisione di negare al team campione in carica una revisione di quanto successo in curva 4 tra l’olandese e l’inglese. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio quanto espresso dal comunicato.

Abbiamo già parlato del funzionamento del “Right to review” nei giorni scorsi e di quanto espresso dall’articolo 14 del Codice Sportivo Internazionale. Affinché i commissari decidano di rivedere un evento ci sono quattro elementi chiave che devono essere rispettati. Il nuovo elemento deve essere nuovo, significativo, rilevante e non disponibile alle parti al momento della decisione originale.

Il comunicato riporta in primis quanto riportato nel regolamento sportivo della F1 all’articolo 47.1: “Il direttore di gara può segnalare qualsiasi evento o sospetta violazione del regolamento agli stewards. A seguito della visione è a discrezione degli stewards decidere se procedere o meno con un’investigazione. Gli stewards possono anche investigare un evento segnalato da loro stessi”.

Rispetto a quanto successo in Brasile, i commissari hanno sottolineato di essere già al lavoro sull’episodio nel momento in cui, sulla grafica televisiva, è stato mostrato che il fatto era stato notato; inoltre si dà enfasi al fatto che la scelta di non procedere con un’investigazione è l’equivalente del “Play-On” in altri sport, una specie di “lasciar correre”.

Successivamente una nota importante del comunicato: “Ci saranno sempre delle riprese, a causa dei limiti tecnologici o di banda, non disponibili sul momento. Che la decisione degli stewards sia giudicata corretta o meno (e qui si va al discorso della coerenza e dell’uniformità di giudizio), e come succede con gli arbitri nel calcio, non è auspicabile la possibilità di rivedere uno o tutti gli eventi di gara soggetti a discrezionalità nelle due successive settimane; gli stewards pertanto dubitano fortemente che l’intento del “Right of review nel Codice Sportivo Internazionale sia quello di dare la possibilità ad un competitor (in questo caso Mercedes) di chiedere una review su una decisione discrezionale che non ha portato ad un’investigazione e, quindi, nemmeno ad un documento ufficiale”.

Nel caso specifico, si sottolinea, il non investigare quanto successo in curva 4 rappresenta a tutti gli effetti una decisione discrezionale. E, aggiungiamo noi, il senso del paragrafo precedente è che accettare la richiesta di review avrebbe costituito un precedente “pericoloso”, dando possibilità a chiunque di rivedere qualsiasi episodio, che questo sia stato giudicato “bene o male”.

Detto questo, i commissari sono entrati nel dettaglio per quanto riguarda i quattro elementi chiave affinché una richiesta di review venga accettata.

Non disponibile | È innegabile che la ripresa del camera car sull’abitacolo della monoposto di Verstappen fosse non disponibile al momento dell’evento, in quanto la regia internazionale – come avevamo sottlineato nel nostro articolo – pochi secondi prima era passata sulla camera che punta il posteriore della Red Bull. Ovviamente, pur non essendo disponibili live, tutte le riprese vengono registrate e poi scaricate successivamente dalle memorie delle monoposto.

Nuovo | Alcune riprese non sono disponibili ai competitor ma lo sono per gli stewards. Quindi, gli stewards hanno considerato se le riprese semplicemente non trasmesse o non disponibili ai competitor debbano essere considerate nuove. Mercedes ha portato come prova il documento 41 del GP d’Austria 2020, nel quale la camera a 360° sulla Mercedes di Hamilton non era disponibile nemmeno agli stewards al momento della decisione di non procedere con una sanzione per non aver rispettato le bandiere gialle. Dalla camera 360° portata da Red Bull, invece, le bandiere gialle emersero e da qui la decisione di rivedere l’evento comminando all’inglese tre posizioni di penalità in griglia. In questo caso, gli stewards hanno considerato nuovo l’onboard di Verstappen.

Rilevante | Mercedes ha chiesto che la nuova ripresa venisse considerata rilevante in quanto l’unica capace di mostrare l’esatta posizione delle monoposto, l’angolo di sterzo impartito da Verstappen, la direzione e la vicinanza delle monoposto. Gli stewards hanno concesso la rilevanza della ripresa in quanto elemento non disponibile (e cercato) sul momento.

Significativo | Mentre la nuova ripresa è da considersi rilevante, il punto cruciale ruota attorno al quanto possa portare a cambiare la decisione iniziale degli stewards. Sempre riguardo al caso di Austria 2020, la ripresa scaricata il giorno dopo ha portato un elemento significativo, ovvero le bandiere gialle mostrate a Hamilton non visibili con le riprese precedenti. Questo ha portato al cambio della decisione con la conseguente penalità all’inglese.

Durante la prima delle due riunioni avute in Qatar con i commissari, Mercedes ha chiesto che venisse mostrato l’onboard di Verstappen nel caso in cui gli stewards non fossero convinti della sua importanza. Il video è stato quindi mostrato con una comparazione side-by-side con il giro precedente.

Gli stewards devono decidere in tempi rapidi e sulla base degli elementi che hanno a disposizione. Al momento della decisione di non investigare l’episodio, hanno ritenuto di avere sufficienti informazioni per prendere quel tipo di decisione, “supportata” dalle dichiarazioni post gara dei piloti. Se gli stewards avessero ritenuto fondamentale l’onboard di Verstappen avrebbero semplicemente posto l’episodio sotto investigazione in modo da attendere il download della ripresa e prendere una decisione dopo la gara.

Mercedes ha sottolineato come l’onboard della Red Bull fosse significativo per convincere i commissari a cambiare la loro decisione. Gli stewards, invece, hanno ritenuto che la nuova ripresa non presentasse elementi determinanti per giungere ad una conclusione diversa da quella iniziale e che non mostrasse elementi differenti rispetto alle altre riprese, sufficienti a ribaltare la decisione. Al contrario di quanto successo in Austria 2020, insomma, l’onboard di Verstappen non ha mostrato niente che cambiasse in modo radicale i fatti per come erano stati visti in origine. Pertanto, l’elemento non è stato giudicato significativo.

In assenza di uno dei quattro elementi richiesti, pertanto, la richiesta di review di Mercedes è stata rifiutata.

Immagine: Twitter / F1

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