L’arrivo di Madrid non sposta i piani di Barcellona, che vuole restare nel mondiale di F1
Il futuro di Barcellona nel mondiale di F1 è tutto tranne che segnato. L’annuncio dello spostamento del GP di Spagna a Madrid dal 2026 ha infatti, inizialmente, lasciato grandi dubbi sulla continuazione del rapporto tra la F1 e il Circuit de Catalunya. Circuito il cui contratto scade proprio nel 2026, anno dell’arrivo del nuovo tracciato nella Capitale iberica.
Questo significa che entrambe le gare si correranno almeno per una stagione, con quella di Barcellona che dovrà evidentemente cambiare denominazione. Curioso il fatto che la F1 avesse registrato, nella scorsa stagione, la denominazione “Gran Premio di Madrid” per poi optare per il nome più importante, lasciando quindi spazio ai dubbi sulla permanenza di Barcellona.
Nessun problema comunque, perché il Circuit de Catalunya vuole rinnovare il suo rapporto con Circus e il Circus, di suo, non vuole abbandonare a prescindere Barcellona nonostante l’arrivo di Madrid. Dalle informazioni trapelate sembra che il circuito che ospita la F1 dal 1991 voglia rinnovare almeno per altri cinque anni, cercando quanto più possibile di allinearsi a Madrid (che ha firmato un contratto fino al 2035).
Sulla denominazione le ipotesi sono diverse. Seguendo la scia della MotoGP, il futuro nome potrebbe essere GP della Catalogna, ma come alternativa c’è sempre il GP d’Europa che, negli anni, è stato associato a diversi eventi, tra cui quello di Valencia ormai oltre dieci anni fa.
Di base, comunque, c’è una buona notizia: Madrid non arriva per sostituire ma, probabilmente, per affiancarsi a Barcellona, con la Spagna che potrebbe avere due GP in calendario come l’Italia, a patto che sia Monza che Imola proseguano il loro rapporto con la F1.
Immagine: Media Ferrari
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