Il tedesco ha raccontato il perché della sua presenza online. Tutto partito da un furto d’identità
Di storie curiose sul web ce ne sono tante, ma quella che riguarda Heinz-Harald Frentzen fa anche riflettere. L’ex pilota tedesco, attivo in F1 dal 1994 al 2003 con Sauber, Williams, Jordan, Prost e Arrows, è da pochi anni attivo sui social grazie all’aiuto della figlia Lea, che gestisce i suoi canali (soprattutto su X) nei quali racconta aneddoti dei suoi anni da pilota nel Circus. Il motivo del suo sbarco ufficiale sui social, però, è del tutto particolare.
È stato lo stesso Frentzen a raccontare l’accaduto: tutto partito da un furto d’identità a tema Michael Schumacher. “Ho ricevuto un’email da alcuni fans di Michael alla fine del 2022, i quali mi chiedevano se avessi un account su X. Risposi di no”.
Con suo grande stupore, Frentzen scoprì così di essere vittima di un furto d’identità. “Questi fans mi raccontarono che qualcuno si spacciava per me, oltretutto scherzando sullo stato di salute di Michael”.
A questo punto la necessità di porre rimedio alla situazione, non senza qualche complicazione: “Mi sono attivato per capire la situazione. Ho creato un account e mi sono lamentato con X, segnalando che qualcuno stava diffondendo informazioni false e tremende fingendosi di essere me. Ho dovuto confermare la mia identità con i miei documenti e qualche settimana più tardi l’altro account è stato eliminato”.
A questo punto, la decisione di restare attivo come una sorta di protezione personale: “Ho iniziato ad essere attivo sei mesi più tardi per divertimento e lo faccio ancora, ma alla base della mia presenza sui social c’è la necessità di proteggere la mia identità. E per farlo pago una spunta blu anche su Instagram”.
Infine, una nota del tedesco: “Gli account fake c’erano anche prima che Musk comprasse Twitter. Qui e anche su altri social sembra che a nessuno interessi verificare i contenuti falsi”.
La storia di Frentzen è una delle tante che ci raccontano i lati negativi dei social, nei quali contenuti d’odio – spesso in anonimo – furti d’identità e divulgazione di fake news sembrano difficili da contrastare. Al punto, nel caso del tedesco, da sentirsi in dovere di esserci per forza, con un account ufficiale, per non avere problemi.
Immagine di copertina: Media Ansa
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