Nella mattinata di oggi la Formula 1, con un comunicato congiunto firmato FIA e Liberty Media, ha annunciato la ferma intenzione di voler intraprendere, nei prossimi anni, una volta ‘green’ ancora più accentuata, puntando ad un Circus con ‘Zero Emissioni’ per quel che riguarda il carbonio. Un piano che prende vita dopo un anno di studi che ha visto assieme Federazione Internazionale, esperti di sostenibilità, team partecipanti al Mondiale, promoter e partner commerciali.
Nello specifico, questa riduzione delle emissioni, secondo Liberty Media, partirà immediatamente, per rendere col passare degli anni la Formula 1 uno sport sempre più ‘sostenibile’, per non sottrarsi alla corrente ‘eco-ambientalista’ sempre più spadroneggiante nel mondo, senza perdere di vista il ruolo della Formula 1 nello sviluppo della circolazione di tutti i giorni sulle strade.
Il piano punta a rendere sempre più efficiente le attuali power unit, anche e soprattutto usando combustibili sempre più ‘eco-friendly’, con l’ambizioso obiettivo di migliorare a tal punto la parte termica delle power unit (ICE) da renderle ad emissioni zero. Le iniziative si estenderanno anche alla logistica e ai viaggi dei vari protagonisti ed addetti ai lavori del paddock, oltre che agli eventi in toto, con la volontà di arrivare entro il 2025 ad avere weekend di gara totalmente sostenibili.
Sotto quest’ultimo aspetto, nel comunicato si preannuncia il bando delle plastiche monouso, favorendo il riutilizzo, il riciclaggio o il compostaggio di ogni tipo di rifiuti, offrendo incentivi ai promoter e mezzi ecologici ai tifosi per spostarsi e raggiungere i circuiti. In più, vi saranno iniziative per coinvolgere il più possibile le realtà locali di volta in volta toccate dalla Formula 1.
“La Formula 1, nei suoi 70 anni di storia, ha aperto la strada a tante tecnologie ed innovazioni, le quali hanno inciso positivamente sulla società e sulla lotta alle emissioni di carbonio. Dall’aerodinamica sempre più evoluta al design dei sistemi frenanti, negli anni centinaia di milioni di automobili hanno usufruito di tutto ciò” – ha spiegato Chase Carey – “In pochi sanno che l’attuale power unit ibrida è il propulsore più efficiente che esista al mondo, producendo tanta energia e consumando meno carburante, di conseguenza emettendo meno CO2 rispetto a qualsiasi altra macchina“.
“Noi crediamo che la Formula 1 possa continuare ad avere questo ruolo leader nell’automotive, lavorando insieme con il settore energetico ed automobilistico per produrre il primo propulsore ibrido al mondo ad emissioni zero, che ridurrà enormemente le emissioni di CO2” – aggiunge il CEO della Formula 1 – “Nel lanciare questo primo piano di sostenibilità di questo Sport, riconosciamo il valore fondamentale che tutti devono svolgere per affrontare questo problema globale. Sfruttando la passione, il talento e la spinta per l’innovazione di tutti i membri della Formula 1, speriamo di incidere positivamente sull’ambiente. Questo piano ridurrà nel tempo le nostre emissioni di carbonio, fino ad arrivare a quota zero nel 2030“.
La parola passa quindi al Presidente della FIA, Jean Todt: “Il nostro impegno per la protezione dell’ambiente globale è cruciale. La FIA accoglie con favore questa iniziativa della Formula 1, molto incoraggiante per il futuro non solo del motorsport ma anche di tutta la società. Questa strategia è in linea con le iniziative avviate alcuni anni fa dalla Federazione Internazionale, con la creazione del Programma di Accreditamento Ambientale e, più di recente, con la Commissione Ambiente e Sostenibilità della FIA e le ricerche su un carburante da gara rinnovabile. Nel 2014, quindi, abbiamo introdotto la power unit ibrida in Formula 1, essenziale per lo sviluppo della più importante categoria del motorsport“.
“Tutto ciò ci ha spinto a mantenere questa filosofia anche nel quadro dei regolamenti che entreranno in vigore dal 2021” – prosegue Todt – “Con il coinvolgimento dei team, dei piloti e di tante parti in causa, ma soprattutto di milioni di fan in giro per il mondo, la FIA e la Formula 1 sono impegnate a guidare lo sviluppo e a garantire che il motorsport si sviluppi come un laboratorio per innovazioni a basso impatto ambientale“.
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