2021-2024 e 2000-2003. Un parallelo interessante che mostra tratti simili tra i titoli di Max e Michael
I quattro titoli mondiali di Max Verstappen sono stati caratterizzati da stagioni diverse tra loro per facilità di conquista del titolo e sfide da affrontare dal punto di vista degli avversari. È interessante notare, dando uno sguardo al passato, come le quattro stagioni con cui Verstappen ha vinto i suoi campionati possano essere messe in parallelo con i primi quattro titoli mondiali conquistati da Michael Schumacher al volante della Ferrari tra il 2000 e il 2003.
È interessante mettere in parallelo i mondiali conquistati dal tedesco e dall’olandese perché ci sono delle analogie che fanno riflettere e sono anche curiose. Se prendiamo per esempio il titolo mondiale del 2000, vinto alla penultima gara contro Mika Hakkinen da parte di Schumacher a Suzuka, quella stagione è stata caratterizzata, oltre che dalla lotta con la McLaren, anche da un buco estivo in cui il tedesco ha perso gran parte del vantaggio che aveva conquistato all’inizio della stagione sul finlandese.
Se ci pensiamo, è praticamente la stessa cosa che è successa a Max Verstappen nel 2021 quando nel corso dell’estate, tra Baku e Silverstone, ha visto il rientro di Lewis Hamilton che si è poi portato avanti praticamente fino all’ultima gara di Abu Dhabi. Sotto questo punto di vista il primo titolo in rosso (il terzo in totale) di Schumi con la Ferrari ed il primo di Verstappen con la Red Bull possono tranquillamente essere messi in parallelo, per dinamica della stagione e forza dell’avversario.
Il secondo titolo di Schumacher con la Ferrari nel 2001 può essere tranquillamente equiparato al secondo titolo di Verstappen nel 2022. Nella prima parte di stagione Schumacher ha dovuto conquistarsi la prima posizione in campionato e poi, da Monaco in avanti, fondamentalmente non ce n’è stato più per nessuno; è più o meno quello che è successo nel 2022 a Verstappen con la Red Bull. L’olandese ha avuto, all’inizio della stagione, un avversario tosto come Charles Leclerc con la Ferrari. Da Miami in poi Max ha preso il là per poi dominare la stagione, come ha fatto Schumacher proprio nel 2001.
Passiamo all’anno successivo e il 2002 di Schumacher può essere tranquillamente equiparato al 2023 di Verstappen: una stagione completamente dominata senza appello, dall’inizio alla fine. Dal punto di vista delle prestazioni la F2002 può tranquillamente essere equiparata alla RB19 dello scorso anno. Ovviamente ci sono delle differenze in termini di lunghezza dei campionati, ma se parliamo di prestazioni pure e di andamento delle stagioni, ci sono davvero molte analogie. Per la Ferrari 15 gare vinte su 17, per la Red Bull 21 su 22. Per Schumacher 11 vittorie su 17, per Verstappen 19 su 22. Michael sempre a podio per tutta la stagione, obiettivo mancato per l’olandese per colpa del quinto posto di Singapore.
Proseguiamo quindi in parallelo nella storia dei quattro titoli dei due piloti, tra l’altro “conoscenti” date le numerose immagini dei due quando Max era ancora un bimbo ai tempi dell’amicizia tra Michael e papà Jos. Arriviamo al 2003 di Schumacher con la Ferrari e al 2024 di Verstappen con la Red Bull ed anche qui ci sono delle similitudini: per entrambi la stagione del quarto titolo è stata la più difficile, con la F2003-GA che ha faticato nei confronti di Williams e McLaren e con la RB20 che ha dovuto stringere i denti nei confronti della McLaren e poi alternativamente di Ferrari e Mercedes. Il quarto titolo di Verstappen con la Red Bull è stato sicuramente quello più sofferto, così come è successo nel 2003 a Schumacher con la Ferrari, con la sportivamente drammatica Suzuka a far da scena all’ultimo atto della stagione.
A questo punto siamo arrivati alla quinta stagione per l’olandese. Cosa succederà nel 2025? Il passato in questo caso è già scritto, con il 2004 di una Ferrari tornata ad essere dominante che ha portato a Schumacher il quinto titolo consecutivo in Ferrari e il settimo in totale. L’anno prossimo Verstappen potrà provare a pareggiare i cinque allori di fila del tedesco, cosa non riuscita a Sebastian Vettel e Lewis Hamilton prima di lui in epoca recente. Sarà curioso vedere se, il prossimo anno, questo parallelo a distanza continuerà o si fermerà, lasciando al tedesco un record imbattuto da 20 anni.
Immagine di copertina: Media Red Bull
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