Il Team Principal Red Bull, Christian Horner, parla dei rischi di correre a Baku due gare in due giorni
Da quest’anno la F1 passerà a sei weekend in formato Sprint. Il primo appuntamento sarà a Baku nel GP dell’Azerbaijan che si disputerà a fine aprile. Gli altri sono quelli di Austria, Belgio, Qatar, Stati Uniti (Austin) e Brasile.
Proprio il primo evento Sprint di Baku ha ricevuto critiche da parte di alcuni Team Principal con a capo Christian Horner. Il TP Red Bull ha contestato la scelta di sfruttare la prima Sprint nel cittadino azero dove non sono nuovi incidenti e colpi di scena.
Per riconoscendo il fatto che la situazione sarà uguale per tutti il riferimento, ovviamente, è al cost cap. “Dal punto di vista dello spettacolo e dei fan probabilmente sarà una delle Sprint più entusiasmanti dell’anno, ma dal punto di vista dei costi il rischio è di buttare una macchina e i rischi per i costi sono molto alti. Una gara a Baku è abbastanza, averne due aggiunge altra azione”.
A Horner fanno eco, in modo più soft, altri Team Principal. Zak Brown (McLaren) riconosce il dettaglio dello spettacolo per i fan, con la speranza di vedere le monoposto tornare intere ai box. Stessa impressione per Mike Krack di Aston Martin.
Otmar Szafnauer aggiunge un elemento importante, ovvero la necessità di procurarsi parti di ricambio a sufficienza, anche in considerazione del fatto che la gara di Baku sarà seguita, sette giorni dopo, da un altro cittadino, quello di Miami.
In questo le quattro settimane di tempo tra Australia e Azerbaijan, per via dell’annullamento della gara in Cina, saranno fondamentali per prepararsi alla doppietta di gare anche dal punto di vista dei ricambi. Guenther Steiner ammette che “Spesso a Baku ci sono eventi inaspettati. Speriamo di non rimanerne coinvolti e di tornare senza danni e con dei punti”.
Immagine: Media Red Bull
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