F1 | Horner: “La power unit Ferrari, in questo momento, è la migliore”

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
11 Luglio 2018 - 21:53
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L’era ibrida, sin dalla prima stagione nel 2014, è stata caratterizzata da un’assoluta predominanza della power unit Mercedes, talmente superiore da consentire a Williams (soprattutto) e Force India di rivestire, su determinate piste, anche un ruolo da seconda e terza forza. Un predominio che, entro certi limiti, ha consentito al team di Brackley anche di coprire alcune mancanze, sia delle monoposto che, in particolare, delle strategie.

Con il passare del tempo, però, la Ferrari si è man mano avvicinata agli avversari, rendendolo esplicito soprattutto la passata stagione, pur mantenendo la Mercedes un leggero margine, mentre la Rossa, nel tentativo di chiudere definitivamente il gap, è andata incontro ai famigerati problemi di affidabilità del propulsore che , tra Sepang e Suzuka, misero una pietra tombale sulle speranze iridate di Vettel.

Quest’anno le cose sono ancora cambiate. Sin dalle prime gare, è parso chiaro il miglioramento ulteriore della Ferrari, al punto che lo stesso Hamilton ha ammesso come, a suo parere, con il lavoro invernale il propulsore di Maranello abbia raggiunto come prestazioni quello argenteo. Nel frattempo sono arrivati i primi aggiornamenti, con la Scuderia a portare la seconda specifica in Canada, mentre la Mercedes l’ha fatto con una gara di ritardo, in Francia, per dubbi di affidabilità.

Quanto accaduto a Silverstone nello scorso weekend, insieme al grosso passo in avanti fatto registrare sia dalla Haas che dalla Sauber, ha spinto non pochi addetti ai lavori a parlare di una power unit italiana passata avanti alla controparte anglo-tedesca. Tra questi, spicca il team principal della Red Bull, Chris Horner: “Credo proprio che il motore della Ferrari sia il punto di riferimento adesso. Lo si può vedere anche dai miglioramenti nelle prestazioni di Haas e Sauber“.

La Red Bull ha patito tanto in Gran Bretagna il gap attualmente esistente tra la power unit Renault e quelle di Ferrari e Mercedes, al punto tale che Max Verstappen, dopo averlo definito ‘tragico‘, ha provato a quantificarlo in circa 70-80 cavalli, ovvero un secondo al giro. Alla domanda sul cosa si aspetta con il prossimo passaggio alla motorizzazione Honda, Horner ha definito fondamentali gli sviluppi.

Possiamo notare che la situazione tra le varie power unit è molto simile. Si gioca tutto sugli sviluppi potenziali” – spiega l’inglese ad Autosport.com – “Lo scorso fine settimana è stato molto duro per la Renault, definendo con chiarezza quale sia il livello attuale. Non ci si può nascondere dietro le statistiche. C’è un gap da colmare. Da parte nostra, crediamo molto in quello che la Honda sta portando in cantiere“.

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