Il Team Principal Red Bull punzecchiato sulla sua questione personale. Zak Brown duro
La conferenza stampa della seconda giornata di test in Bahrain era molto attesa per la presenza di Christian Horner. Il team principal Red Bull, sotto la lente di ingrandimento per la vicissitudine personale che lo vede protagonista ormai da settimane, si è presentato in divisa Red Bull dopo aver girato in borghese tra ieri e stamattina (così come Adrian Newey) ma ha preferito non rispondere alle domande dirette di alcuni giornalisti riguardo l’investigazione in corso.
Voci dal paddock dicono che la sua avventura sia al capolinea all’inizio del 20° anno nel team austriaco, mentre altre su un possibile licenziamento settimana prossima sono state divulgate e poi smentite nella giornata di ieri.
A domane specifiche, Horner si è tenuto in difesa sostenendo di non poter rispondere in quanto l’investigazione è ancora in corso: “Come sapete c’è un’investigazione di cui faccio parte e pertanto non posso rispondere”.
Molto duro invece il CEO di McLaren Zak Brown, che ha espresso così la sua opinione: “Le accuse sono molto serie, McLaren tiene in considerazione donne e uomini e i valori di inclusione e diversità, importantissimi per tutti in Formula 1. Red Bull ha aperto un’investigazione e speriamo che la questione venga gestita con trasparenza, la FIA e la F1 hanno indicato che è necessario gestire il tutto rapidamente perché i titoli che stiamo leggendo non fanno bene alla F1 in questo momento. Penso che sia importante che la situazione venga gestita in modo trasparente e che non lasci dubbi su questo”.
Immagine di copertina: Media Red Bull
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