F1 | Honda vs Prost e le velocità di Monza 1989

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
31 Marzo 2021 - 10:00
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Le polemiche del “Professore” in un GP vinto, paradossalmente, dopo un guasto al motore di Senna

La stagione 1989 di Formula 1 è entrata nella storia per la guerra fratricida tra Ayrton Senna e Alain Prost, culminata con il contatto di Suzuka che di fatto permise al francese di laurearsi campione del mondo dopo la squalifica dal GP di Ayrton Senna.

Un campionato da “cinema” per l’antipatia nata alla Tosa di Imola e terminata sul podio di Adelaide 1993 con la pace tra i due assi che hanno segnato l’epoca a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 della Formula 1. In quella stagione anche Honda venne coinvolta nella guerra tra Prost e Senna con il francese che, dopo la firma con la Ferrari per il campionato 1990 arrivata prima della gara di Monza, rivolse al costruttore giapponese pesanti accuse.

Per Alain, Honda favoriva palesemente Senna già da tempo e anche a Monza, gara vinta dallo stesso Prost dopo il ritiro del pilota brasiliano fermo con… il motore ko, le accuse del francese furono piuttosto pesanti. La clamorosa risposta di Honda, sempre attentissima alle relazioni, avvenne per bocca del presidente del reparto corse Nobuhiko Kawamoto a Vienna durante la presentazione di un nuovo modello di motocicletta: “Se Prost continuerà con il suo atteggiamento, potremmo anche mostrare i tabulati funzionali del motore che dimostrano che tra Senna e Prost non ci sono mai state differenze rimarchevoli a livello motoristico”.

In occasione del GP del Portogallo i giapponesi passarono all’attacco, distribuendo alcuni dati molto confidenziali del GP d’Italia a Monza. Sul tracciato brianzolo, Honda decise di piazzare tantissime fotocellule in punti determinanti della pista per raccogliere dati utili sulle velocità di punta di Senna e Prost. Grazie a questi dati fu possibile dimostrare che, nonostante il distacco abissale rifilato da Ayrton ad Alain in qualifica, le prestazioni dei due V10 Honda erano totalmente identiche. La differenza reale si vide nelle curve dove il brasiliano aveva dimostrato tutta la sua classe, prendendo più rischi rispetto al compagno di squadra.

Ecco le velocità rilevate da Honda:

Prima della chicane della Roggia
-Senna 317 km/h
-Prost 316 km/h

Ingresso Lesmo 1
– Senna 253 km/h
– Prost 253 km/h

Tratto tra la prima e la seconda di Lesmo
– Senna 274 km/h
– Prost 250 km/h

Prima della variante Ascari
– Senna 325 km/h
– Prost 324 km/h

Percorrenza della variante Ascari
– Senna 196 km/h
– Prost 178 km/h

Rettilineo precedente la Parabolica
– Senna 324 km/h
– Prost 320 km/h

Ingresso Parabolica
– Senna 169 km/h
– Prost 172 km/h

Il commento di Prost a questi dati, che poi vennero confermati anche in Portogallo avvalorando la tesi di Honda, fu comunque piuttosto lapidario: “Tabulati funzionali oppure no, il mio motore in diverse occasioni era inferiore a quello di Ayrton”.

L’ennesima vicenda della memorabile sfida tra Senna e Prost.

Immagine copertina: LegendaryF1 Twitter

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