Dopo 11 stagioni Lewis Hamilton ha deciso di lasciare Mercedes. Una notizia shock dalle origini più lontane di quanto si pensi
La notizia dell’anno, e non solo, è servita. Lewis Hamilton, alla fine del 2024, si separerà da Mercedes per approdare in Ferrari. Dopo sei titoli mondiali e 82 vittorie dal 2013 ad ora, Il sette volte iridato ha deciso di accettare la corte di Maranello comunicando con un anno di anticipo la sua uscita dal team di Brackley. Hamilton aveva rinnovato per due anni (1+1) ad agosto scorso insieme a George Russell. Come emerso dal comunicato odierno di Mercedes, l’inglese ha deciso di sfruttare l’opzione a suo favore per lasciare il team con un anno di anticipo sulla scadenza naturale del contratto.
Una situazione non convenzionale ma non nuova per la Formula 1. Un collega illustre, Fernando Alonso, aveva portato avanti la stessa operazione nel 2006 comunicando con 12 mesi di preavviso la sua uscita da Renault (con cui avrebbe poi vinto il secondo titolo) ed il suo arrivo in McLaren, proprio al fianco del futuro rookie Hamilton.
Le ragioni del divorzio
Le prime sottilissime crepe nel rapporto tra Lewis Hamilton e Mercedes si sono aperte ad inizio 2023. Dopo un 2022 fallimentare, chiuso alle spalle di George Russell e senza conquistare nemmeno una Pole e una vittoria, la scorsa stagione doveva rappresentare l’anno della riscossa per il sette volte iridato. Il tutto si è scontrato con la volontà della direzione tecnica Mercedes, guidata da Mike Elliott, di proseguire sul concetto di monoposto introdotto nel 2022 con la W13, riportandolo sulla W14. La scelta si è rivelata da subito errata, con la conseguenza dell’uscita di Elliott ed il ritorno a capo del reparto tecnico di James Allison.
Un’altra figura chiave, di cui si è parlato poco al tempo, è quella di Loic Serra, Ingegnere responsabile performance veicolo del Team di Brackley. Serra, dato in arrivo proprio in Ferrari insieme ad gruppo di tecnici Mercedes durante il 2024, aveva segnalato la criticità dei progetti W13 e W14 in relazione alla lunghezza del fondo vettura, ritenuta troppo elevata e causa di problemi di bilanciamento. Entrato in rotta con lo staff di Elliott, ha deciso di accettare la corte di Maranello prima del rimpasto e del ritorno di Allison, trovatosi quindi senza un uomo di fiducia e senza altri ingegneri sui cui poter contare.
Lo stesso rinnovo a lunga scadenza di Allison ha come obiettivo quello di partire con un gruppo di lavoro stabilizzato in ottica 2026, stagione sulla quale – per regolamento – non si potrà iniziare a lavorare attivamente prima di gennaio 2025.
Per quanto riguarda la W15, che sarà presentata il 13 febbraio, le prime simulazioni hanno mostrato una vettura sì più bilanciata e prevedibile rispetto alle due che l’hanno preceduta, ma non veloce come ci si aspettava. Questo potrebbe aver convinto Hamilton ed aver dato un’ulteriore spinta a sfruttare la clausola rescissoria per liberarsi dal Team di Brackley, accettando una corte partita da lontano da parte della Ferrari, dove ritroverà proprio Serra con i suoi ingegneri e sfruttando le indecisioni sul rinnovo contrattuale di Carlos Sainz, che alla fine non si è concretizzato.
In definitiva, la notizia dell’anno – forse del decennio – è piombata come un fulmine a ciel sereno sul Circus. Ma le dinamiche che hanno portato a questo scossone hanno origini lontane e ben definite.
Immagine: Media Mercedes
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Il calendario completo del mondiale 2024
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.