Hamilton e Sainz affronteranno il 2024 già sapendo di essere ai titoli di coda. Una situazione che può cambiare le dinamiche interne a Mercedes e Ferrari
Il 2024, anno che si preannunciava come stagione potenzialmente noiosa, si è infiammato incredibilmente con la giornata di ieri e la notizia del passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari. Dal 2025. Manca cioè un intero anno prima di vedere il sette volte iridato vestito di Rosso e, di conseguenza, lo stesso vale per Carlos Sainz, trovatosi con la strada chiusa per un rinnovo non arrivato a conclusione.
Le due situazioni sono diverse ma entrambe meritevoli di considerazione, con una premessa doverosa: la tempistica dell’annuncio è quanto mai strana. A maggio del 2020 lo stesso Sainz fu annunciato in arrivo in Ferrari quando, però, il mondiale doveva ancora iniziare causa Covid. Ma era dal 2005 che non si vedeva qualcosa di simile in termini di anticipo temporale: quando, a dicembre, Fernando Alonso, fresco campione con la Renault, annunciò che nel 2007 sarebbe passato alla McLaren (dove avrebbe trovato il rookie… Lewis Hamilton). Il tutto con una stagione ancora da correre nel team francese, dove avrebbe conquistato il secondo iride consecutivo.
I contatti dietro le quinte, il malcontento di Hamilton per una W15 già vista come negativa al simulatore e le difficoltà nel trovare l’accordo per il rinnovo di Sainz (con Leclerc appena confermato) hanno probabilmente creato un intreccio di dinamiche che ha portato a questa soluzione, ovvero giustificare il mancato accordo con lo spagnolo con l’arrivo dell’inglese.
Ora però, e tornando al discorso principale, per tutto il 2024 Hamilton e Sainz vivranno da separati in casa. Il primo nel ruolo di colui che ha deciso di abbandonare la nave (e con un Toto Wolff che si dice essere poco contento della decisione), il secondo nel ruolo di chi dalla nave è stato in qualche modo spinto fuori.
Entrambi sono professionisti di prim’ordine e non è corretto pensare che correranno col braccino, ma le motivazioni potrebbero essere comunque diverse. Entrambi, prevedibilmente, verranno esclusi da eventuali riunioni tecniche in prospettiva futura così come il rilascio di aggiornamenti tecnici vedrà privilegiati George Russell e Charles Leclerc.
Ma, se Hamilton dovrà convivere con un team che ha deciso di lasciare, Sainz aveva invece intenzione di restare in Ferrari. Questo porterà probabilmente ad un desiderio di rivalsa e di far vedere il più possibile al Cavallino di aver sbagliato a lasciarlo andare. Nelle dinamiche di gara è più facile prevedere un Sainz restio ad aiutare Leclerc piuttosto che un Hamilton nei confronti di Russell.
Tutto da vedere, insomma. Ma, per lo meno, il 2024 ci ha già consegnato argomento per una stagione intera.
Immagine: Media Ferrari
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