F1 | Hamilton accetta le scuse di Raikkonen. Rosberg difende Kimi

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
10 Luglio 2018 - 09:30

Poco da dire, la gara di Silverstone ha riservato tanto di cui parlare, sia in pista che fuori. Hanno fatto scalpore le accuse provenienti dalla Mercedes nei riguardi della Ferrari e dei suoi piloti, accusati ben poco velatamente di aver proditoriamente cercato il contatto con le due W09. Vettel su Bottas a Le Castellet, Kimi su Lewis domenica.

E’ stato proprio il Campione in carica a cominciare il cannoneggiamento nei riguardi del Cavallino quando, sul podio, ha parlato di ‘… strategie interessanti…‘ da parte dei ferraristi. Per poi rincarare la dose in sede di interviste con diverse emittenti, dopo aver rifiutato per due volte le scuse del finlandese. “Il problema della mia gara non è stata la partenza, ma la Ferrari di Raikkonen che mi ha colpito in Curva 3…“, ha affermato Lewis.

L’atteggiamento del pilota britannico e di tutto il team di Brackley è stato pesantemente criticato pressoché ovunque, anche nello stesso Regno Unito. Nella serata di domenica, evidentemente consigliato sull’inopportunità delle proprie illazioni, è arrivata la marcia indietro di Hamilton, affidata ad un post sul proprio profilo Instagram: “Kimi mi ha chiesto scusa e io ho accettato le sue scuse. Ora andiamo avanti. E’ stato un incidente di gara e nulla di più. A volte, a caldo, diciamo stupidaggini e dobbiamo imparare da questo“.

In tanti si sono espressi su quanto accaduto in Gran Bretagna. Tra gli altri, il Campione 2016 Nico Rosberg. Dal proprio blog su YouTube, il nativo di Wiesbaden ha preso le difese del pilota Ferrari, provando a stemperare i toni: “La risposta alla domanda ‘Kimi l’ha fatto apposta a toccare Lewis a Silverstone’ ha una risposta molto semplice. Assolutamente no, al 100%” – dice chiaramente Nico – “Lo abbiamo visto anche in Austria. Lì come a Silverstone, Kimi non ha affatto lavorato per Sebastian. Al Red Bull Ring, Kimi era secondo e Sebastian terzo. Non c’era nessuna possibilità che lasciasse passare Vettel, e il team non ha mai pensato ad uno scambio di posizioni“.

Kimi guida per sé. Con Lewis ha fatto certamente casino, frenando troppo tardi, bloccando e centrando la ruota posteriore destra di Lewis” – aggiunge l’ex Mercedes – “Per lui un frangente del genere è insolito, perché solitamente questo tipo di inconvenienti non gli capitano. Quindi è un po’ strano. Ma certamente non lo ha fatto apposta, meritando di prendere 10 secondi di penalità e 2 punti sulla patente“.

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