La scuderia americana di proprietà di Gene Haas potrà accendere il motore sulla monoposto 2021 solo in Bahrain a causa delle restrizioni dovute al Covid-19
La stagione della Haas non incomincia senza intoppi. Nonostante la vettura 2021 sia in larga parte identica a quella del 2020 e il team abbia mantenuto Ferrari come fornitore della power unit, per la Haas non sarà possibile installare e avviare il motore in fabbrica, ma dovrà attendere fino a marzo, in occasione dei test pre-stagionali in Bahrain.
Tutto è dovuto a una concomitanza di fattori tra il riassetto logistisco avvenuto all’interno del team a fine 2020 e le misure anti-Covid stabilite dal Governo del Regno Unito.
La crisi scaturita dalla pandemia di Coronavirus ha spinto FIA e F1 ad allungare di un anno la vita delle monoposto del 2020 mantenendole anche per il 2021. Questa scelta ha dato alla Haas la possibilità di poter lavorare sulla proprie vetture direttamente a Branbury, senza doverle più assemblare in Italia nella sede della Dallara.
Se da un lato ciò ha prodotto risparmi e semplificato la gestione della pre-season dal punto di vista logistico, dall’altro le misure anti-Covid volute dal governo britannico si sono tradotte in una grana non indifferente per il team americano. Allo stato attuale ogni viaggiatore in ingresso nel Regno Unito deve osservare un autoisolamento di 10 giorni e questo ovviamente sarebbe valso anche per i tecnici Ferrari che avrebbero dovuto portare con sé e assemblare sulla Haas il motore 2021.
In questo periodo dell’anno, per un team di F1 non è minimamente sostenibile tenere del personale fermo per 10 giorni, per questo è stata presa la decisione di posticipare tutto ai test in Bahrain, quando i tecnici Ferrari potranno incontrare i tecnici Haas senza impedimenti.
Di seguito le parole di Günther Steiner ad F1.com: “Abbiamo problemi con i dipendenti Ferrari che vengono a Banbury per avviare i motori perché dovrebbero osservare una quarantena. Le tempistiche non ce lo permettono, quindi abbiamo deciso di accendere i motori in Bahrain. Il team assemblerà l’auto nel Regno Unito e poi l’accensione finale sarà in Bahrain prima del test.
Assolutamente [è tardi]. Ma a nostro vantaggio ci sono molti trasferimenti [dallo scorso anno], quindi non è così drammatico come sarebbe stato in qualsiasi altro anno. Con il motore, molte parti vengono trasferite. Anche il cambio e altre parti come i cablaggi vengono trasferite. Se così non fosse, sarebbe un rischio molto grande farlo in Bahrain. Ma con questa situazione il rischio è gestibile.”
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