Torna in calendario il Gran Premio di Germania dopo un anno di pausa. Sarà il circuito di Hockenheim nei pressi di Mannheim, nel cuore della Foresta Nera, ad ospitare i bolidi a quattro ruote.
Si tratta dell’edizione numero 77 del Gran Premio di Germania, la numero 63 valida per il campionato del mondo che, nel corso degli anni, si è alternato tra Hockenheim appunto ed il Nurburging, con una singola parentesi all’AVUS nel lontano 1959. Curiosità: le due famose location hanno subito la stessa sorte. Dopo l’incidente di Niki Lauda nel 1976, il Nurburgring ha abbandonato la Nordschleife per adottare la versione corta del circuito. Nel 2002, Hockenheim ha visto la sparizione dei lunghi rettilinei per l’attuale versione, accorciata e piuttosto anonima rispetto alla precedente.
Lo scorso anno la gara, che si sarebbe dovuta disputare sul circuito del Nurburgring, saltò per motivi finanziari.
77° GRAN PREMIO DI GERMANIA
HOCKENHEIM
Round 11/21 – 20/21/22 luglio 2018
987° Gran Premio
Si arriva in Germania dopo ben tre gare consecutive, esperimento che non sarà più ripetuto in futuro come già anticipato dalla bozza di calendario circolata nei giorni scorsi, Il tris Francia-Austria-Gran Bretagna ci ha consegnato un mondiale che gira la boa non esattamente come in molti si aspettavano. Se dopo l’inaspettato passo falso del Canada la Mercedes ed Hamilton si erano ripresi alla grande in Francia dominando l’intero weekend, tra l’A1-Ring e Silverstone la casa della stella ha visto crollare parecchie delle sue certezze: in Austria vittima di un doppio ritiro per noie meccaniche (cosa mai accaduta nell’era ibrida), e in Inghilterra scavalcata sul piano della prestazione dalla Ferrari riuscita ad imporsi con Vettel.
La classifica mondiale vede il tedesco della Ferrari in testa con otto punti di vantaggio su Hamilton, mentre nel mondiale costruttori la Ferrari comanda con venti lunghezze sulla Mercedes. All’interno del paddock c’è chi come Horner sostiene che la Ferrari è attualmente, a livello di motore, addirittura avanti alla casa di Stoccarda. Certo in Mercedes non si aspettavano una Ferrari così in forma a Silverstone nella gara di casa, dove hanno vinto ben cinque edizioni di fila. Sicuramente l’ondata di caldo anomalo che ha investito l’Inghilterra ha aiutato il cavallino, ma la Ferrari è comunque migliorata tantissimo ed a questo punto se le prestazioni restano così equilibrate si prospetta una seconda parte di stagione combattutissima.
Il Gran Premio di Germania si disputa sul circuito sull’Hockenheimring, un autodromo permanente situato alla periferia est della cittadina di Hockenheim. Si tratta di un tracciato che purtroppo non ha niente a che vedere con lo storico Hockenheim a cui tutti siamo ancora abituati a pensare: un tracciato velocissimo da bassissimo carico con la componente di difficoltà del Motodrom da affrontare con le ali scariche al massimo. Il layout attuale, tra le proteste degli appassionato che ancora non si placano, fu realizzato nel 2002: i due lunghissimi tratti nella foresta sono stati distrutti ed il circuito è stato accorciato realizzando, pressappoco a metà del primo lungo rettilineo, una lunga piega verso sinistra che si ricongiunge al vecchio tracciato più o meno all’altezza della vecchia chicane Senna. In questo modo Hockenheim è diventato un comune tracciato da medio-alto carico tra l’altro tecnicamente poco interessante. Nonostante la presenza della vicina foresta, il tracciato si caratterizza per ospitare spesso gare molto calde, con la temperatura sull’asfalto che può facilmente superare i 40 gradi.
L’ultimo tra i piloti in attività a vincere ad Hockenheim è stato Hamilton nel 2016. Vettel invece non ha mai vinto su questo tracciato, avendo vinto il GP di Germania nel 2013, edizione disputata al Nurburgring. Due sono i piloti ancora in attività che hanno corso sia sul vecchio tracciato che sul nuovo: Alonso e Raikkonen. Si gioca quindi in casa della Mercedes: se la Ferrari dovesse imporsi anche qui e considerando che probabilmente sarà favorita anche in Ungheria (dove la Mercedes da qualche anno arranca), il mondiale potrebbe mettersi in discesa per Maranello. Toto Wolff ha garantito che la Mercedes saprà rispondere alla Ferrari, ma onestamente i problemi della stella sembrano coinvolgere essenzialmente un errato uso delle gomme, un’area della macchina non semplice da andare a modificare e che soprattutto richiede molto tempo. In un campionato di ventuno Gran Premi, non si può sperare di non avere mai gare con temperature roventi. Tra l’altro, notizia di pochi giorni fa, proprio in Mercedes sono previsti cambiamenti importanti nell’organigramma, con Aldo Costa e Mark Ellis che faranno un passo indietro al termine della stagione.
Da non sottovalutare la Red Bull su questo tracciato: potrebbe fare da arbitro o da terzo incomodo, dipende dai punti di vista.
Anche ad Hockenheim saranno tre le zone DRS attive.
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LA MAPPA
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I NUMERI DEL GRAN PREMIO
DATI TECNICI
Nazione: Germania
Circuito: Hockenheimring
Posizione: Google Maps
Lunghezza del circuito: 4,574 km
Giri da percorrere: 67
Distanza totale: 306,458 km
Numero di curve: 17
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: ultrasoft/soft/media
Primo Gran Premio: 1926 (Storia del GP)
Apertura farfalla: 64% della percorrenza
I RECORD
Giro gara: 1:13.780 – K Raikkonen – McLaren Mercedes – 2004
Distanza: 1h23:54.848 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 4 – M Schumacher
Vittorie team: 21 – Ferrari
Pole pilota: 4 – J Clark, J Ickx
Pole team: 19 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.391 – J Fangio
Km in testa team: 6.878 – Ferrari
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 17 – Ferrari
Podi pilota: 7 – M Schumacher
Podi team: 51 – Ferrari
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IL GIRO DI PISTA
Saliamo a bordo con Michael Schumacher per un giro di pista di Hockenheim (2003)
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PIRELLI: LA PREVIEW
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GOMME: LE SCELTE DEI PILOTI
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ALBO D’ORO
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GLI ORARI
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Per i testi, anteprima a cura di Domenico Della Valle. Riassunto storico a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito e grafica orari a cura di Francesco Ferraro. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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