La Formula 1 si appresta a tagliare il traguardo dei 1000 Gran Premi dall’introduzione del campionato del mondo piloti, nel 1950. Il fatidico numero viene infatti raggiunto questo weekend, con team e piloti impegnati nel Gran Premio di Cina 2019 nell’ormai consueta location di Shanghai e dell’omonimo impianto, lo Shanghai International Circuit. Il terzo appuntamento della stagione sarà importante per chi deve confermare i risultati delle prime due gare e per chi deve riprendersi dopo un inizio difficile.
16° GRAN PREMIO DELLA CINA
SHANGHAI INTERNAZIONAL CIRCUIT
Round 3/21 – 12/13/14 aprile 2019
1000° Gran Premio
Si arriva a Shanghai dopo un inizio di campionato inatteso per la Ferrari. Dopo aver convinto nei test invernali, la Rossa era indicata come la candidata principale alla vittoria nelle prime gare della stagione. Sia in Australia che in Bahrain, invece, si è assistito a due doppiette Mercedes, con Bottas vincitore a Melbourne e secondo a Sakhir dietro Hamilton. In realtà due settimane fa era tutto pronto per la prima vittoria di Charles Leclerc, autore di una fantastica pole al sabato ed assoluto dominatore del weekend nel deserto, prima che un problema ad un iniettore lo costringesse a rallentare perdendo così sia la prima che la seconda posizione.
Ad un Leclerc ormai spinto ed esaltato dalla stampa e dai tifosi della Ferrari fa da contraltare Sebastian Vettel, autore di un altro errore durante la battaglia con Lewis Hamilton e criticato più che mai. Il tedesco attraversa il momento più difficile della carriera e, con l’arrivo di Leclerc, ha trovato in casa un giovane rampante che non starà certo a guardare nel caso in cui ci fosse la possibilità di vincere, come successo appunto in Bahrain.
Intanto la Mercedes si gode, alla vigilia del Gran Premio di Cina, la leadership in classifica con Valtteri Bottas a quota 44 e Lewis Hamilton dietro di un punto, quello che il finlandese ha conquistato con il giro più veloce in Australia. Qui la nostra analisi sul Gran Premio del Bahrain.
Nei giorni successivi alla gara di Sakhir si sono svolti due giorni di test che hanno visto protagonisti i giovani piloti ed un’eccezione, quella di Fernando Alonso tornato in pista con la McLaren per testare le gomme Pirelli per il 2020. Tra i rookie, grande attenzione a Mick Schumacher che, dopo aver esordito nel campionato di Formula 2, ha fatto il suo debutto con una monoposto di Formula 1 con la Ferrari per poi proseguire il lavoro nella seconda giornata a bordo dell’Alfa Romeo.
Passiamo ora alla Cina: si corre a Shanghai dal 2004 (Leggi la storia del GP) e siamo quindi alla 16a edizione di questo Gran Premio, che si svolge nel distretto di Jiading alla periferia est della megalopoli cinese con circa 27 milioni di abitanti. È la città più popolosa del mondo.
Il tracciato è uno dei primi circuiti di nuova generazione realizzati all’inizio degli anni 2000 su progetto dell’architetto tedesco Tilke ,con la mission di portare il circus a quattro ruote nei nuovi mercati emergenti con un enorme bacino di utenza televisivo e quindi soprattutto pubblicitario. Il circuito di Shanghai è stato anche utilizzato dal motomondiale nelle stagioni 2005-2008.
Il layout prevede una prima parte impegnativa, con una lunghissima curva a destra da raccordare più volte seguita da un piccolo tornante a sinistra. Una sequenza che ricorda, in parte, quanto visto in Malesia. Il successivo allungo, che chiude il primo settore porta ad un tornantino a destra. Segue un nuovo allungo con una successione di due curve veloci, prima a sinistra e poi destra, anche queste ispirate al tracciato di Sepang. Le successive due curve a sinistra portano su un piccolo rettilineo di raccordo che chiude il secondo settore. La successiva piega verso sinistra si apre in un lungo curvone a destra in leggera pendenza da percorrere in accelerazione, che immette in uno dei rettilinei più lunghi del mondiale con i suoi 1.200 metri. Brusca frenata per un tornantino verso destra, allungo che porta verso l’ingresso della pitlane o, girando a sinistra, verso il rettilineo principale per la fine del giro.
Quello di Shanghai è un tracciato che richiede buon bilanciamento nel veloce ed un buon motore per sfruttare i suoi due lunghi rettilinei.
La Ferrari è chiamata alla riscossa dopo due gare nelle quali non ha evidentemente raccolto quanto immaginato e dimostato dal potenziale della SF90. La Mercedes, dal canto suo, si presenta forte di una W10 ancora al top e con il vantaggio di un’affidabilità per ora ottima. Da vedere il ruolo della Red Bull, vincitrice un anno fa con Ricciardo, in un GP dove il motore deve fare la sua parte sui due lunghi rettilinei. Interessante la lotta dietro i top team con la maggior parte dei restanti team da valutare. Punto di domanda sulla Williams dopo il disastro dei primi due GP.
Per il 1000° Gran Premio del Mondiale di Formula 1 dalla sua introduzione, nel 1950, è prevista tutta una serie di attività celebrative. Una di queste vedrà scendere in pista alcune monoposto che hanno segnato la storia dello sport.
Per questo appuntamento Pirelli porterà in pista le mescole C2, C3 e C4 per Hard, Medium e Soft. Seguono tutti i dettagli relativi al Gran Premio della Cina.
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LA MAPPA
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I NUMERI DEL GRAN PREMIO
DATI TECNICI
Nazione: Cina
Circuito: Shanghai International Circuit
Posizione: Google Maps
Inaugurazione: 2004
Primo GP in F1: 2004
Lunghezza del circuito: 5,451 km
Giri da percorrere: 56
Distanza totale: 305,066 km
Numero di curve: 16
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: C2 (Hard), C3 (Medium), C4 (Soft)
Apertura farfalla: 55% della percorrenza
I RECORD
Giro gara: 1:32.238 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h29:12.420 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 5 – L Hamilton
Vittorie team: 5 – Mercedes
Pole pilota: 6 – L Hamilton
Pole team: 6 – Mercedes
Km in testa pilota: 1.363 – L Hamilton
Km in testa team: 1.739 – Mercedes
Migliori giri pilota: 4 – L Hamilton
Migliori giri team: 3 – McLaren, Mercedes, Red Bull
Podi pilota: 8 – L Hamilton
Podi team: 12 – Ferrari
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PIRELLI: LA PREVIEW
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GOMME: LE SCELTE DEI PILOTI
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ALBO D’ORO
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GLI ORARI
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Per i testi, anteprima a cura di Domenico Della Valle. Riassunto storico a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito e grafica orari a cura di Francesco Ferraro. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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