La Formula 1 torna nella terra del Sol Levante. In questo weekend si disputerà il Gran Premio del Giappone sulla pista di Suzuka, uno di quei circuiti vecchio stampo che tanto piacciono agli appassionati e ai piloti.
35° GRAN PREMIO DEL GIAPPONE
SUZUKA
Round 17/21 – 11/12/13 ottobre 2019
Gran Premio #1014
Si arriva in Giappone reduci dal Gran Premio di Russia che ha visto inaspettatamente una doppietta Mercedes, con Hamilton sul gradino più alto del podio seguito da Bottas e Leclerc. Inaspettatamente perchè le premesse per una nuova vittoria della rossa, la quarta di fila, c’erano tutte. Leclerc era scattato dalla pole e Vettel era riuscito a portarsi addirittura in prima posizione alla seconda curva. A quanto si è appreso faceva tutto parte di una strategia studiata a tavolino nella riunione pre-gara: Leclerc non si sarebbe mosso dalla sua linea in modo da consentire a Vettel di sfruttare la scia e sopravanzare così Hamilton che partiva secondo.
Tutto bene? Insomma. Fin dai primissimi giri era evidente che parte degli accordi prevedevano che Vettel cedesse la posizione al compagno per restituire il favore ricevuto. E invece nada. Vettel ha ignorato, memore forse di quanto successo a Monza, le indicazioni iniziali con conseguenti messaggi radio a tre tra il muretto, Leclerc e lo stesso Vettel. La prima sosta ai box ha rimesso a posto la situazione, ma ecco il colpo di scena: dopo il pit stop il tedesco accusa un problema alla parte elettrica del motore ed è costretto a ritirarsi. Hamilton, che non si era ancora fermato, approfitta della Virtual Safety Car per fare la sosta e portarsi così in testa. Leclerc, secondo, sceglie di fermarsi nuovamente per montare gomme soft, ma così facendo viene scavalcato da Bottas che non riuscirà più a passare.
Che i rapporti tra i due piloti del cavallino non fossero idilliaci lo si era già intuito, ma se la Ferrari davvero coltiva ambizioni iridate per il prossimo anno farebbe meglio a mettere subito in chiaro le cose tra i due. Nell’ipotesi di un mondiale equilibrato Hamilton godrebbe prevedibilmente dell’appoggio totale della squadra e del compagno mentre la Ferrari potrebbe vedere per buona parte di stagione i due piloti togliersi punti a vicenda e operare una scelta quando potrebbe essere troppo tardi.
Il Gran Premio del Giappone si disputa sul circuito di Suzuka, situato nella città omonima, nei pressi della più grande Nagoya. Il tracciato, unico nel suo genere, disegna un “otto” utilizzando un sottopasso e relativo cavalcavia. L’impianto è di proprietà della Honda: costruito all’interno di un grande parco giochi fu originariamente pensato per ospitare i test della casa giapponese. Si tratta di un tracciato estremamente impegnativo e molto tecnico che, grazie alla usuale collocazione verso la fine del calendario (per molti anni a Suzuka si è disputata l’ultima gara) ha visto momenti epici della storia di questo sport.
Il tracciato di Suzuka ha sempre ospitato il Gran Premio del Giappone tranne che in quattro occasioni (76, 77, 2007, 2008) dove si corse al Fuji, tracciato di proprietà della Toyota. Suzuka ha ospitato per molti anni anche il motomondiale, salvo essere abbandonato dopo il tragico incidente di Kato nel 2003, poiché ritenuto troppo pericoloso per le moto. Il tracciato infatti è molto old-style, le vie di fuga non sono ampie, la ghiaia è ancora presente in molte vie di fuga e in alcuni tratti anche i muretti sono abbastanza vicini.
Vista la forma mostrata nelle ultime gare la Ferrai dovrebbe ben figurare anche in Giappone, sebbene le temperature previste non siano molto alte. Le gomme, della gamma più dura, dovrebbero far ritornare tra i protagonisti la Mercedes, che dopo aver dominato la prima parte del campionato è un po’ in affanno. Per ammissione dello stesso Wolff la casa di Stoccarda ha smesso da tempo di lavorare sugli aggiornamenti per la vettura attuale, concentrando gli sforzi già all’anno prossimo visto l’enorme vantaggio in classifica. A Suzuka, in caso di doppietta la Mercedes, vincerebbe già il titolo costruttori e Hamilton potrebbe assicurarsi il sesto alloro iridato nella gara successiva in Messico.
Particolare attenzione al meteo: il tifone Hagibis sta minacciando seriamente la zona di Suzuka e dovrebbe abbattersi sul tracciato nella giornata di sabato con forti ripercussioni anche per domenica. Si sta già ipotizzando, in caso di impraticabilità della pista, di spostare le qualifiche alla domenica mattina, come accadde nel 2004 in un’occasione analoga.
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LA MAPPA
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I NUMERI DEL GRAN PREMIO
DATI TECNICI
Nazione: Giappone
Circuito: Suzuka International Circuit
Posizione: Google Maps
Lunghezza del circuito: 5,807 km
Giri da percorrere: 53
Distanza totale: 307,471 km
Numero di curve: 18
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: C1 (hard), C2 (media), C3 (soft)
Primo Gran Premio: 1976
Apertura farfalla: 67% della percorrenza
I RECORD
Giro gara: 1:31.540 – K Raikkonen – McLaren Mercedes – 2005
Distanza: 1h23:53.413 – F Alonso – Renault – 2006
Vittorie pilota: 6 – M Schumacher
Vittorie team: 9 – McLaren
Pole pilota: 8 – M Schumacher
Pole team: 9 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.804 – M Schumacher
Km in testa team: 3.095 – McLaren
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher
Migliori giri team: 8 – McLaren, Williams
Podi pilota: 9 – M Schumacher
Podi team: 25 – McLaren
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PIRELLI: LA PREVIEW
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GOMME: LE SCELTE DEI PILOTI
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ALBO D’ORO
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GLI ORARI
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Per i testi, anteprima a cura di Domenico Della Valle. Riassunto storico a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito e grafica orari a cura di Francesco Ferraro. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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