A due settimane dal Gran Premio di Monaco il Circus iridato affronta la prima trasferta dell’anno in continente americano. Il circuito di Montréal, intitolato alla memoria dell’indimenticato Gilles Villeneuve, ospita infatti il Gran Premio del Canada, settima prova del mondiale 2019. Siamo alla cinquantaseiesima edizione, la cinquantesima valida per il Campionato del mondo di Formula 1 in uno dei tracciati old style rimasti ancora in calendario.
56° GRAN PREMIO DEL CANADA
MONTRÉAL – CIRCUIT GILLES VILLENEUVE
Round 7/21 – 7/8/9 giugno 2019
1004° Gran Premio
Montréal accoglie il Circus dopo un Gran Premio di Monaco dall’esito incerto fino alle battute finali. Il nome del vincitore, Lewis Hamilton, non deve tradire. La corsa nel Principato è stata infatti caratterizzata da una lunga battaglia tra il campione del mondo in carica e Max Verstappen. Tutto è iniziato con la Safety Car entrata in pista per permettere di ripulire il tracciato dai detriti persi dalla Ferrari di Charles Leclerc. Le soste ai box rimandano in pista Hamilton su gomme medie e Verstappen su dure. L’olandese, nelle fasi di uscita, tocca la Mercedes di Bottas rimediando cinque secondi di penalità da aggiungere al tempo finale. Si trova così costretto, per vincere, a sopravanzare l’inglese e mettere distacco tra sé e la Mercedes. Nasce quindi una lotta di oltre sessanta giri, con Hamilton in difficoltà per via delle gomme più morbide e l’olandese sempre più minaccioso. Il tentativo di sorpasso arriva, dopo una lunga rincorsa, solo nelle fasi finali ma senza successo: a causa della penalità Verstappen, dopo una bella gara, finisce addirittura fuori dal podio sopravanzato da Sebastian Vettel e Valtteri Bottas. Weekend nero per la Ferrari, con Sebastian Vettel che picchia in FP3 e Charles Leclerc che rimane addirittura escluso dalla Q1 per un errore di valutazione ai box. Il monegasco, costretto a partire dal fondo, si mette in mostra con due ottimi sorpassi prima di sbagliare l’ingresso alla Rascasse nel tentativo di passare la Renault di Hulkenberg. La toccata della posteriore destra sul guard-rail è una sentenza. Un giro su tre ruote con il fondo distrutto e la necessità, poi, di doversi ritirare.
Tutto il weekend di Montecarlo è stato dedicato alla memoria di Niki Lauda, i cui funerali si sono svolti poi una settimana fa a Vienna. Lewis Hamilton e Sebastian Vettel hanno corso con caschi speciali che ricordavano le livree utilizzate dall’austriaco nei suoi periodi in Mclaren e Ferrari. Un minuto di silenzio è stato rispettato prima del via, con team e piloti che hanno ricordato a modo loro il tre volte campione del mondo con post, adesivi e dediche speciali sulle monoposto.
Il Gran Premio del Canada si svolge sul tracciato Gilles Villeneuve, che sorge sull’isola di Notre Dame. Si tratta di un’isola artificiale costruita quasi alla foce del fiume San Lorenzo utilizzando il terreno asportato dal sottosuolo della città durante la costruzione delle metropolitana negli anni settanta. Il tracciato è perimetrale all’isola stessa ed alcuni tratti sono anche aperti alla normale viabilità. Non si tratta di un vero e proprio circuito cittadino ma ne richiama alcune caratteristiche, come la quasi assenza delle vie di fuga e la vicinanza dei muretti alla pista. Si tratta di una pista però molto veloce, con medie orarie elevate e abbastanza favorevole ai sorpassi. Per il 2019 l’autodromo ha visto un restyle, con la costruzione di box completamente nuovi. Inoltre il muretto esterno in uscita dal tornantino di curva 10 è stato spostato di qualche decina di centimetri.
Viste le caratteristiche del tracciato spesso può fare il suo ingresso la Safety Car, che tra l’altro fu utilizzata la prima volta in Formula 1 proprio in Canada nel 1973, sebbene si corresse sul tracciato di Mosport Park. La pista si può considerare un classico circuito “stop and go”, paragonabile per certi versi a Monza oppure al Bahrain, con lunghi rettilinei inframezzati da chicane che terminano poi con brusche frenate. Molto sollecitati i freni e le unità motrici. Per quanto riguarda il DRS, anche in Canada sarà prevista una terza zona dove poter utilizzare l’ala mobile, tra le curve sette ed otto.
Difficile ipotizzare cosa potrebbe succedere in questo weekend: si parla di una Ferrari avvantaggiata sui dritti e su una pista “stop & go”, forse in memoria della vittoria di un anno fa di Sebastian Vettel. Sicuramente è impossibile immaginare una Mercedes non al top, soprattutto in uno dei tracciati favoriti di Lewis Hamilton. Dopo sei vittorie delle Frecce d’Argento nelle prime sei gare quello del Canada è un appuntamento cruciale per le sorti di un mondiale che sembra ormai aver già preso la sua via.
Per questo appuntamento Pirelli porta in pista le tre mescole più morbide delle cinque a disposizione: C3 per le dure (colore bianco), C4 per le medie (giallo), C5 per le morbide (rosso).
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LA MAPPA
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I NUMERI DEL GRAN PREMIO
DATI TECNICI
Nazione: Canada
Circuito: Circuit Gilles Villeneuve
Posizione: Google Maps
Lunghezza del circuito: 4,361 km
Giri da percorrere: 70
Distanza totale: 305,270 km
Numero di curve: 14
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: C3 (Hard), C4 (Medium), C5 (Soft)
Primo Gran Premio: 1961 (Storia del GP)
Apertura farfalla: 63% della percorrenza
I RECORD
Giro gara: 1:13.622 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Distanza: 1h28:14.803 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 7 – M Schumacher
Vittorie team: 13 – McLaren
Pole pilota: 6 – L Hamilton, M Schumacher
Pole team: 11 – McLaren
Km in testa pilota: 1.910 – M Schumacher
Km in testa team: 3.722 km – Ferrari
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher, K Raikkonen
Migliori giri team: 11 – McLaren
Podi pilota: 12 – M Schumacher
Podi team: 34 – Ferrari
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PIRELLI: LA PREVIEW
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GOMME: LE SCELTE DEI PILOTI
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ALBO D’ORO
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GLI ORARI
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Per i testi, anteprima a cura di Domenico Della Valle. Riassunto storico a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito e grafica orari a cura di Francesco Ferraro. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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