Il Circuito delle Americhe, alla periferia di Austin in Texas, ospita il Gran Premio degli Stati Uniti, terz’ultimo appuntamento del mondiale 2019 che proprio in questo weekend potrebbe giungere al suo epilogo: Lewis Hamilton ha infatti il secondo match point a disposizione. Al campione di Stevenage basta guadagnare quattro punti sul compagno di squadra Bottas per agguantare il sesto alloro iridato della carriera.
49° GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI
Circuit Of The Americas – AUSTIN
Round 19/21 – 1/2/3 novembre 2019
Gran Premio #1016
Lo scorso fine settimana in Messico Hamilton ha ottenuto, quasi a sorpresa, la decima vittoria stagionale davanti a Vettel e a Bottas. Le due Ferrari, pur partendo dalla prima fila, non sono riuscite a sfruttare il vantaggio conseguito il sabato e, complice qualche errore strategico (facile dirlo col senno di poi), hanno permesso ad Hamilton di vincere di nuovo in Messico dopo il successo del 2016.
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La prima fila Ferrari è stata ereditata dalla penalità inflitta a Max Verstappen oltre tre ore dopo il termine delle qualifiche del sabato. Il pilota olandese della Red Bull non ha rallentato, in presenza di bandiera gialla, dopo l’incidente di Valtteri Bottas al termine della Q3. L’episodio, inizialmente ignorato, è stato poi rivisto dalla FIA portando poi alla sanzione per Verstappen.
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Il Gran Premio degli Stati Uniti si disputa sul Circuit of the Americas (conosciuto come COTA) che sorge alla periferia est della città di Austin in Texas. A differenza di quanto accaduto in passato, quando si utilizzavano circuiti dei campionati americani o cittadini, il tracciato in questione fu costruito appositamente per ospitare la Formula 1. L’idea nacque alla metà del 2010 e il layout del circuito fu concepito da Tavo Hellmund, promoter ed ex pilota e da Kevin Schwantz, campione del mondo della classe 500 del motomondiale 1993. Il tutto sotto la supervisione dello studio dell’architetto Tilke, già padre di tutti i circuiti utilizzati nel nuovo millennio.
Il tracciato è caratterizzato da una prima curva con una salita molto ripida e un’uscita cieca, seguita da un primo settore con curve medio-veloci ed un secondo settore con un lungo rettilineo al termine del quale è possibile sorpassare. A chiudere il giro un ultimo settore con curve lente. Il tracciato ha riscosso subito le simpatie dei piloti e anche da parte degli appassionati il riscontro è stato positivo.
La Formula 1 sembra aver trovato la sua casa definitiva negli States dopo un lungo girovagare che, nel corso degli anni, l’ha portata a far rombare i motori su vari tracciati: Sebring, Riverside, Watkins Glen, Dallas, Detroit, Phoenix, Las Vegas, Indianapolis. Ma si trattava, tolto forse il tracciato di Watking Glen, sempre di soluzioni di ripiego mai troppo amate. Solo nel 2010 finalmente si decise la costruzione di un autodromo permanente dedicato appositamente alla Formula 1, sul quale poi è sbarcata la MotoGP fino alla novità di quest’anno, con l’arrivo della Indycar.
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Quello di Austin sembra essere il tracciato ideale per Hamilton per chiudere definitivamente i giochi mondiali con due appuntamenti di anticipo. L’inglese è il recordman di vittorie su questa pista, avendo vinto l’edizione inaugurale e quattro edizioni consecutive dal 2014 al 2017. Lo scorso anno ad imporsi fu l’allora ferrarista Kimi Raikkonen che tornò alla vittoria dopo la bellezza di più di cinque anni dall’ultimo successo.
Intanto già si pensa alla programmazione del prossimo anno, una buona notizia è già arrivata: bocciata, per l’opposizione di due team, la pessima idea delle qualifying race che avrebbero dovuto essere sperimentate in tre appuntamenti in vista di una definitiva introduzione nel 2021.
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In questo weekend ad Austin i team avranno anche l’opportunità, durante le libere del venerdì, di provare la mescola C4 che verrà utilizzata nel 2020 in attesa di provare l’intera gamma nei test collettivi da effettuare ad Abu Dhabi al termine della stagione.
Per questo appuntamento Pirelli porta in pista le mescole C2, C3 e C4 rispettivamente per Hard, Medie e Soft.
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LA MAPPA
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I NUMERI DEL GRAN PREMIO
DATI TECNICI
Nazione: Stati Uniti
Circuito: Circuit Of The Americas
Posizione: Google Maps
Lunghezza del circuito: 5,516 km
Giri da percorrere: 56
Distanza totale: 308,896 km
Numero di curve: 20
Senso di marcia: antiorario
Mescole Pirelli: C2 (hard), C3 (media), C4 (soft)
Primo Gran Premio: 1908
I RECORD
Giro gara: 1:37.391 – L Hamilton – Mercedes – 2018
Distanza: 1h33:50.991 – L Hamilton – Mercedes – 2017
Vittorie pilota: 6 – L Hamilton
Vittorie team: 10 – Lotus
Pole pilota: 5 – A Senna
Pole team: 10 – Lotus
Km in testa pilota: 1.417 – M Schumacher
Km in testa team: 2.848 – Lotus
Migliori giri pilota: 5 – S Vettel
Migliori giri team: 11 – Ferrari
Podi pilota: 7 – M Schumacher, L Hamilton
Podi team: 25 – Ferrari
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PIRELLI: LA PREVIEW
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GOMME: LE SCELTE DEI PILOTI
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ALBO D’ORO
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GLI ORARI
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Per i testi, anteprima a cura di Domenico Della Valle. Riassunto storico a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito e grafica orari a cura di Francesco Ferraro. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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