Neanche il tempo di archiviare il Gran Premio di Francia che la Formula 1 torna subito in pista per il secondo dei tre appuntamenti del triple header di questa stagione.
A pochi giorni di distanza monoposto e piloti si trasferiscono infatti da Le Castellet a Spielberg per il Gran Premio d’Austria, nona prova del mondiale 2018 che apre un luglio di fuoco.
Saranno infatti quattro gli appuntamenti del mese con Austria appunto, seguita da Gran Bretagna, Germania ed Ungheria.
32° GRAN PREMIO D’AUSTRIA
REDBULL RING (Spielberg)
Round 9/21 – 29/30 giugno, 1° luglio 2018
986° Gran Premio
Il Gran Premio di Francia ha visto un nuovo ribaltone in testa alla classifica del campionato. Lewis Hamilton, comandando le operazioni dall’inizio alla fine della gara, ha approfittato dell’errore di Sebastian Vettel in apertura per superare nuovamente il tedesco, portandosi così a quattorici punti di vantaggio. La gara si è decisa, fondamentalmente, in partenza, con Vettel che ha valutato male il punto di frenata della prima chicane dopo un ottimo scatto. Non avendo spazio per superare la Mercedes dell’inglese ha calcolato male la frenata andando a colpite la Mercedes di Bottas, spedendo fuori l’incolpevole finlandese e dovendo a sua volta ripartire dal fondo.
Il tutto si è concluso con un mesto quinto posto, con Verstappen ed un buon Kimi Raikkonen sul podio e Daniel Ricciardo davanti alla Ferrari #5. Da segnalare l’ottima sesta posizione di Kevin Magnussen a bordo della Haas ed il decimo posto finale di Charles Leclerc, ancora a punti dopo un fantastico ottavo posto in qualifica al sabato e sempre più chiacchierato per un posto in Ferrari nel 2019. Disastrosa, ancora una volta, la prestazione della Mclaren, con Fernando Alonso costretto al ritiro nelle fasi finali di gara ed irritato con il team dopo il weekend magico di Le Mans.
Il Gran Premio d’Austria si disputa sul Red Bull Ring, ovvero il vecchio A1 Ring utilizzato fino al 2003, entrato in possesso del colosso austriaco e sottoposto a pesante restyling nelle sue strutture per poter tornare a far parte del calendario iridato a partire dal 2014. In origine i lavori di ristrutturazione dovevano coinvolgere anche la parte antica del tracciato, utilizzata fino al 1987. Gli stringenti vincoli ambientali presenti nell’area hanno per ora sospeso questi lavori, ma con le nuove monoposto 2017 ed il probabile ingente abbassamento dei tempi sul giro, il capitolo si potrebbe riaprire in fretta. Leggi la descrizione del Red Bull Ring. Il tracciato è costituito da diversi saliscendi dovuti alla conformazione del terreno e da due curve secche che corrispondono alle prime due del tracciato. Motivo in più per dover porre molta attenzione alla partenza, cosa che non fece ad esempio David Coulthard quando colpì al tornantino il compagno Mika Hakkinen nel 1999. Per il resto si tratta di curve a medio ed ampio raggio che rendono il circuito piuttosto veloce nel secondo e nel terzo settore.
Il Gran Premio d’Austria, dopo una prima edizione non valevole per il Mondiale, ha fatto il suo debutto nel circus della Formula 1 nel 1964 sull’aerodromo di Zeltweg, un tracciato ricavato all’interno di un aeroporto militare, così come si era fatto per Silverstone. Il circus sarebbe ritornato in Austria solo sei anni dopo, nel 1970, questa volta ospite di un autodromo permanente a tutti gli effetti, l’Osterreichring, abbandonato poi nel 1987. Almeno tre le edizioni che maggiormente passeranno alla storia di questa gara: quella del 2002 col clamoroso ordine di scuderia con cui si intimò a Barrichello di lasciare strada a Michael Schumacher poco prima del traguardo, quella del 2003 caratterizzata dal principio di incendio ai box durante la sosta proprio di Michael Schumacher, che comunque riuscì ad aggiudicarsi la gara, e quella del 2016 mesi fa con lo scontro tra Lewis Hamilton e il futuro campione Nico Rosberg nelle fasi finali di gara. Leggi la storia del Gran Premio d’Austria.
Si rinnova subito il duello tra Hamilton e Vettel: il tedesco non deve più incappare in errori che possono lasciare punti per strada. Da valutare la prestazione della Red Bull sul circuito di casa così come i tempi sul giro, che potrebbero avvicinarsi ancora verso la soglia del minuto in attesa che, in un futuro prossimo, si possa tornare a correre utilizzando anche la vecchia e mitica parte del tracciato. Anche in Austria saranno tre le zone DRS, con tre detection point differenti.
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LA MAPPA
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I NUMERI DEL GRAN PREMIO
DATI TECNICI
Nazione: Austria
Circuito: Red Bull Ring
Posizione: Google Maps
Lunghezza del circuito: 4,326 km
Giri da percorrere: 71
Distanza totale: 307,020 km
Numero di curve: 9
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: ultrasoft, supersoft, soft
Primo Gran Premio: 1964
I RECORD
Giro gara: 1:07.411 – L Hamilton – Mercedes – 2017
Distanza: 1h21:48.523 – V Bottas – Mercedes – 2017
Vittorie pilota: 3 – A Prost
Vittorie team: 6 – McLaren
Pole pilota: 3 – R Arnoux, N Lauda, N Piquet
Pole team: 7 – Ferrari
Km in testa pilota: 677 – A Prost
Km in testa team: 1.826 – Ferrari
Migliori giri pilota: 3 – D Coulthard
Migliori giri team: 8 – McLaren
Podi pilota: 5 – D Coulthard
Podi team: 22 – Ferrari
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PIRELLI: LA PREVIEW
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Per i testi, anteprima a cura di Domenico Della Valle. Riassunto storico a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito e grafica orari a cura di Francesco Ferraro. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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