Ci siamo! Riparte il campionato di Formula 1 e come ormai accade dal 1996 (con poche eccezioni) sarà l’Albert Park di Melbourne ad ospitare la gara inaugurale. Sarà la 70esima stagione ad assegnare il campionato piloti e la 62esima ad assegnare il campionato costruttori. Il via questa domenica, 17 marzo 2019, con il finale ad Abu Dhabi il prossimo 1 dicembre: ventuno gare in tutto, come lo scorso anno.
35° GRAN PREMIO D’AUSTRALIA
ALBERT PARK – MELBOURNE
Round 1/21 – 15/16/17 marzo 2019
998° Gran Premio
Il weekend australiano è funestato dalla scomparsa improvvisa di Charlie Whiting. Lo storico direttore di gara, in questo ruolo dal 1997, è mancato durante la notte di Melbourne per un’embolia polmonare. La tragedia, evidentemente, condizionerà lo svolgimento della tre giorni australiana che doveva sancire con gioia l’inizio del mondiale.
Conviene fare un passo indietro allo scorso anno. Anche il mondiale 2018, come quello dell’anno precedente, ha visto la rivalità Hamilton-Vettel e Mercedes-Ferrari, e così come era accaduto l’anno prima, la casa di Maranello era partita col piede giusto: due vittorie di fila, auto di assoluto livello, buon comportamento con le gomme. Alla distanza però è venuto fuori Lewis Hamilton. Il campionato dell’asso di Stevenage ha ricordato molto quanto fatto a suo tempo il Professore Alain Prost. Hamilton, grazie alla maturità acquisita negli anni e alla consapevolezza dei propri mezzi, si è comportato da ragioniere, pensando a mettere fieno in cascina quando non si poteva vincere, e da martello quando c’è stata la possibilità di affondare il colpo. Nell’arco di tutta la stagione gli si può imputare una sola prova negativa in Canada. Al contrario, Vettel ha deluso, non sul piano della prestazione, ma su quello della tenuta mentale. Il pilota tedesco si è reso protagonista, durante l’anno, di molti errori, alcuni dalle conseguenze devastanti: su tutti quello di Hockenheim quando, in testa dall’inizio e reduce dalla vittoria in casa del “nemico” a Silverstone, è stato l’unico ad uscire di pista con l’asfalto bagnato con Hamilton che, partito dalla quattordicesima posizione, è andato a vincere portando a casa un 25 a 0 le cui ripercussioni si sono sentite per tutto il prosieguo della stagione.
Tornando al presente, anche quest’anno i test invernali si sono svolti sul tracciato di Barcellona, ma sarebbe sbagliato trarre subito delle conclusioni anche perchè non sappiamo ovviamente che tipo di lavoro ha svolto ogni singolo team. La Ferrari è sembrata molto in forma, suo è stato il tempo migliore fatto registrare nelle due settimane, seguito a ruota dalle Mercedes. L’impressione è che anche il 2019 riproporrà la lotta tra i due team che hanno tenuto alta l’attenzione degli appassionati negli ultimi due anni. Impressioni molto positive sono venute dalla Red Bull, che probabilmente ha beneficiato di un intero anno passato dalla Toro Rosso (team satellite) con i motori Honda e, a sorpresa dalla, McLaren. La squadra più in crisi è parsa essere la Williams e, purtroppo, non si tratta solo di una crisi di prestazioni ma anche e soprattutto finanziaria.
IL REPORT COMPLETO DEI TEST 2019
Rispetto al 2018 il regolamento sportivo è rimasto immutato tranne per una novità di questi ultimi giorni. Lo Strategy Group ha infatti approvato l’assegnazione di un punto al pilota che farà segnare il giro più veloce in gara, a patto che questo termini la corsa nelle prime 10 posizioni.
Qualcosina è invece cambiata per quanto riguarda il regolamento tecnico: nel tentativo di rendere più semplici i sorpassi, l’ala posteriore delle vetture è stata allargata ed alzata. Questo andrà a generare più resistenza all’aria ma, quando il DRS verrà attivato, questo vedrà aumentato l’effetto. L’ala anteriore invece è stata allargata e privata di tutti i flap superiore. Linee più semplici in modo da generare meno disturbo d’aria e consentire a chi segue di non venire disturbato dai vortici aerodinamici della vettura davanti. O almeno, questa è l’aspettativa. Il peso massimo della benzina contenuta a bordo è stato portato da 105 a 110 kg e, da quest’anno anche i piloti saranno obbligati a rispettare un peso minimo fissato sugli 80 kg; in caso contrario ci penserà la zavorra a colmare il divario tra il peso effettivo e gli 80 kg previsti.
Una ulteriore novità viene dal fronte pneumatici: addio all’arcobaleno di colori che avevamo fino allo scorso anno, a partire da questa stagione vedremo solo tre colori: bianco, giallo e rosso. Questi colori andranno a segnalare (dalla più dura alla più morbida) i tre tipi di mescole che verrano portati in ogni Gran Premio. Tuttavia le gomme non saranno tutte uguali durante tutta la stagione. La Pirelli opererà una scelta tra cinque tipi diversi di mescole, portandone appunto tre per ogni weekend. Le cinque mescole sono state identificate con codici che vanno da C1 per la più dura a C5 per la più morbida. Quindi ad esempio: il prossimo weekend in Australia la Pirelli porterà le mescole C2, C3 e C4 che saranno marcate, in ordine, di bianco, giallo e rosso. Nella gara successiva, in Bahrain, vedremo ovviamente sempre i tre colori di cui sopra, ma la Pirelli poterà le mescole C1, C2 e C3. Quindi quella che in Australia sarà la mescola identificata dal colore giallo, in Bahrain sarà identificata dal colore rosso perchè appunto sarà la più morbida tra le tre portate in pista. Le gomme da bagnato restano di due tipi: intermedie, identificate dal colore verde, e da bagnato, identificate dal colore azzurro.
Per quanto riguarda il calendario iridato non c’è stata nessuna variazione a parte l’inversione tra GP degli Stati Uniti e del Messico. Sono stati, quindi, confermati tutti e ventuno gli appuntamenti dello scorso anno. Confermati anche l’orario di partenza delle qualifiche e delle gare, con gli appuntamenti europei che scatteranno alle 15:10. I Gran Premi saranno trasmessi tutti in diretta da Sky. Su TV8 le repliche integrali e le dirette dei Gran Premi di Monaco, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti e Abu Dhabi. Il Gran Premio d’Italia sarà trasmesso anche da Rai Uno.
IL CALENDARIO 2019
Grosse novità per quanto riguarda team e piloti in lizza per il mondiale. La ex Force India (già fallita alla fine dello scorso anno quando fu rilevata da un gruppo di investitori e mutò nome in Racing Point Force India F1 Team) cambia nome in Racing Point e correrà con licenza britannica, i piloti saranno Lance Stroll e il confermato Sergio Perez. La Sauber cambia da Alfa Romeo Sauber F1 Team in Alfa Romeo Racing pur conservando la licenza svizzera. Molti i sedili cambiati rispetto alla scorsa stagione, solo due team su dieci hanno conservato la stessa formazione: la Mercedes conferma la coppia Hamilton-Bottas e la Haas conferma il duo Grosjean-Magnussen. La Ferrari ha confermato Vettel, ha salutato Raikkonen che si è accasato all’Alfa Romeo, dove farà coppia con Giovinazzi (torna un italiano a in Formula 1 a tempo pieno) e ha ingaggiato il giovane monegasco Charles Leclerc, pilota da tempo in orbita Ferrari. Lascia la Formula 1 dopo due mondiali, 32 vittorie e 22 pole Fernando Alonso che comunque resta a disposizione della McLaren come tester e pilota di riserva. Il team di Woking schiera Carlos Sainz e Lando Norris; resta a piedi Vandoorne che entra nella schiera dei test driver della Mercedes oltre all’impegno in Formula E. Ricciardo ha lasciato la Red Bull e si è accasato alla Renault dove troverà il confermato Hulkenberg. La Red Bull conferma Verstappen, punta di diamante del team, e ingaggia Gasly dopo la gavetta alla Toro Rosso che a sua volta (e per la terza…) schiera Kvjat, dopo la parentesi da tester Ferrari, e il giovane anglotailandese Alexander Albon. Una grande e gradita novità è il ritorno di Kubica in Formula 1 dopo il terribile incidente che quasi gli costò la vita nel febbraio 2011 e che l’ha tenuto lontano dal circus per ben otto stagioni. Il pilota polacco guiderà la Williams che ha ingaggiato anche George Russell, pilota da tempo nell’orbita Mercedes (che fornisce i motori al team di Grove), fresco vincitore del campionato di Formula 2.
La gara inaugurale come da tradizione è il Gran Premio d’Australia che dal 1996 si disputa sul circuito dell’Albert Park, un tracciato che può qualificarsi come cittadino in quanto è ricavato dall’unione delle strade perimetrali all’Albert Park Lake, che sorge nella zona sud di Melbourne nel quartiere di Santa Kilda, una delle più esclusive della città. Dal 1996 l’Albert Park ha sempre ospitato la gara inaugurale tranne che nel 2006 e nel 2010. Il tracciato, pur non essendo un autodromo permanente a tutti gli effetti, è un cittadino abbastanza insolito: le medie orarie sono piuttosto alte, le vie di fuga non sono paragonabili a quelle di un autodromo ma comunque non sono assenti e la sede stradale non è molto stretta. Ciò nonostante i sorpassi non sono per niente agevoli e c’è da prestare molta attenzione all’usura degli pneumatici, soprattutto nelle prime uscite in quanto l’aderenza è molto scarsa. Da tenere d’occhio anche le previsioni del tempo: in questo periodo in Australia si è sulla fine dell’estate e la vicinanza del mare può portare delle perturbazioni.
Il primo appuntamento dell’anno sarà con le prove libere del venerdì alle 2 di notte ora italiana. Buona stagione a tutti!
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LA MAPPA
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ANTEPRIMA VIRTUALE
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I NUMERI DEL GRAN PREMIO
DATI TECNICI
Nazione: Australia
Circuito: Albert Park
Posizione: Google Maps
Inaugurazione: 1953
Primo GP in F1: 1996
Lunghezza del circuito: 5,303 km
Giri da percorrere: 58
Distanza totale: 307,574 km
Numero di curve: 16
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: Soft (C4), Medium (C3), Hard (C2)
Apertura farfalla: 65% della percorrenza
I RECORD
Giro gara: 1:24.125 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h24:15.757 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 4 – M Schumacher
Vittorie team: 11 – McLaren
Pole pilota: 7 – L Hamilton
Pole team: 10 – McLaren
Km in testa pilota: 1.190 – M Schumacher
Km in testa team: 3.010 – McLaren
Migliori giri pilota: 6 – K Raikkonen
Migliori giri team: 9 – Ferrari
Podi pilota: 8 – L Hamilton
Podi team: 26 – McLaren
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IL GIRO DI PISTA
Saliamo a bordo con Lewis Hamilton e la sua Mercedes W09 per un giro di pista. Il video è relativo alla pole 2018.
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LA GARA 2018
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GOMME: LE SCELTE DEI PILOTI
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ALBO D’ORO
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GLI ORARI
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Per i testi, anteprima a cura di Domenico Della Valle. Riassunto storico a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito e grafica orari a cura di Francesco Ferraro. Anteprima virtuale a cura di Vandone Film. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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