Finalmente è arrivata. Dopo sette vittorie Max Verstappen smuove il conteggio delle pole position con un giro semplicemente fantastico a Budapest. L’olandese si prende la partenza al palo nel GP d’Ungheria, aggiungendo alla giornata il record della pista all’Hungaroring. È il 100 pilota ad ottenere la pole, il primo da Australia 2006 per un motore Honda, che quest’anno si sta togliendo diversi sassolini dalle scarpe.
L’olandese, con il tempo di 1:14.572, precede un ottimo Valtteri Bottas con la Mercedes, che nell’ultima tornata in Q3, quella decisiva, si ferma a soli 18 millesimi dalla Red Bull. Terza posizione per Lewis Hamilton, a 197 millesimi da Verstappen. Il campione in carica è mancato proprio nel momento finale e partirà in seconda fila affiancato dalla Ferrari di Charles Leclerc, quarto a 471 millesimi. Il monegasco è stato autore di una toccata in Q1 che, fortunatamente, non gli ha pregiudicato il resto della qualifica. Quinta posizione per l’altra Ferrari di Sebastian Vettel, a 28 millesimi dal compagno.
Bene le McLaren, settima ed ottava con Lando Norris e Carlos Sainz. Quinta fila per Romain Grosjean (Haas) e Kimi Raikkonen (Alfa Romeo).
CRONACA
Q1 | Le Williams e Stroll subito in pista all’inizio della prima parte della qualifica, con Toro Rosso ed Alfa che seguono a breve. Si alternano in testa alla classifica Albon e Raikkonen prima che i big facciano la loro parte. Dopo la prima tornata di giri si trova in testa Max Verstappen con un ottimo 1:15.817 e, soprattutto, con oltre mezzo secondo di vantaggio sulla Ferrari di Charles Leclerc. Seguono Bottas, Hamilton, Vettel e Gasly. Il colpo di scena ariva a metà sessione quando Leclerc va a sbattere col posteriore sull’ultima curva ed è costretto a tornare ai box con l’ala danneggiata. Il monegasco è qualificato per la Q2 ma bisogna capire l’entità dei danni. A tre minuti dal termine sono escluse le due Toro Rosso, Giovinazzi, Stroll e Kubica. L’ultima tornata di giri è concitatissima con George Russell che, per soli 53 millesimi, non fa il miracolo e porta la Williams in Q2, rifilando un secondo e tre decimi al compagno Kubica. L’inglese resta escluso, insieme a Perez, Ricciardo, Stroll ed al compagno.
Q2 | In pista subito le Mercedes con gomme medie. Stessa scelta per le Red Bull e le Ferrari: sulla SF90 di Leclerc è stata sostituita l’ala posteriore. 1:15.669 è il tempo di Bottas, 1:15.548 quello di Hamilton che si porta in testa. Ancora carico Max Verstappen che si pone tra le due Mercedes, a 25 millesimi dall’inglese, mentre le Ferrari sono in quarta e quinta posizione con Leclerc e Vettel. Seguono Norrs, Gasly, Hulkenberg, Sainz e Albon. Curioso il caso della Haas: Grosjean si porta in ottava posizione con la configurazione addirittura dell’Australia, mentre Magnussen dotato di tutti gli aggiornamenti è al momento 14°. Nel frattempo Giovinazzi è investigato per aver rallentato Stroll durante la Q1. Si torna tutti in pista per i giri che decideranno l’ingresso in Q3. Il risultato vede Hulkenberg, Albon, Kvyat, Giovinazzi e Magnussen esclusi. Vanno in Q3 Mercedes, Ferrari, Red Bull, McLaren, Grosjean e Gasly.
Q3 | Dentro tutti per il primo giro veloce. Hamilton segna 1:15.146, Valtteri Bottas lima 10 millesimi e si porta in pole provvisoria. Ma non è finita perché Max Verstappen stampa un 1:14.958 che sbaraglia tutti per due decimi. Le Ferrari si difendono con il quarto tempo di Vettel ed il quinto di Leclerc, davanti a Gasly, Norris, Sainz, Raikkonen e Grosjean. Via agli ultimi giri: Leclerc si ferma a 85 millesimi da Verstappen, ma l’olandese tira giù quasi 4 decimi dal suo tempo e scende a 1:14.572. Max si salva e conquista la sua prima pole in carriera perché Valtteri Bottas arriva a soli 18 millesimi dal suo tempo e si deve accontentare della seconda posizione. Hamilton è terzo davanti a Leclerc, Vettel e Gasly.
Segue la classifica delle qualifiche.
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