Tutto secondo copione nelle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria. Lewis Hamilton ha centrato la 90esima pole position della sua carriera al volante di una Mercedes W11 sempre più forza dominante della F1.
1:13.447 è il nuovo record dell’Hungaroring segnato dal sei volte campione del mondo, 107 millesimi più veloce rispetto a Valtteri Bottas.
Seconda fila tutta Racing Point, con Lance Stroll che ha preceduto Sergio Pérez. Il distacco delle RP20, ormai sotto costante lente d’ingrandimento, è di nove decimi con il canadese e di un secondo con il messicano. Le prime due file dello schieramento partiranno domani su gomme medie.
Qualche segnale di ripresa è arrivato dalle Ferrari, che per la prima volta in stagione hanno entrambe avuto accesso alla Q3. Sebastian Vettel si è lasciato alle spalle di qualche millesimo Charles Leclerc, con un ritardo di un secondo e tre decimi dalla pole.
Grande passo indietro invece per Red Bull. Max Verstappen, in pole l’anno scorso, non è andato oltre la settima posizione mentre Alexander Albon non ha nemmeno passato il taglio della Q2, chiudendo 13°.
Le McLaren di Lando Norris e Carlos Sainz jr e l’AlphaTauri di Pierre Gasly, che pure ha patito qualche problema, hanno completato la top ten.
Sorpresa di queste qualifiche è George Russell, 12° al volante della Williams alle spalle di Daniel Ricciardo su Renault. Per la prima volta da Monza 2018, entrambe le monoposto di Grove hanno avuto accesso alla Q2 con Nicholas Latifi poi 15°, preceduto dall’altra Renault di Esteban Ocon.
Eliminate in Q1 le Haas, con Kevin Magnussen 16° e Romain Grosjean 18°, nonché le Alfa Romeo-Sauber, che domani si divideranno l’ultima fila con Antonio Giovinazzi davanti a Kimi Räikkönen, il quale si è qualificato in ultima posizione senza problemi di sorta per la prima volta in carriera. Eliminato al primo taglio anche Daniil Kvyat, 17° mentre il compagno di squadra Gasly ha avuto accesso alla Q3.
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