I voti ai protagonisti della gara che chiude la prima parte di stagione
Con il GP d’Ungheria 2025 si chiude la prima parte di stagione di F1. Piloti e team avranno ora quattro settimane per ricaricarsi prima della ripresa dell’attività. Ecco i voti ai protagonisti della gara di Budapest, vinta da Lando Norris davanti ad Oscar Piastri e George Russell.
Lando Norris | 8.5
Questa volta non sbaglia nulla a parte la partenza, ma si riprende alla grande: imbottigliato dietro Russell nella prima parte di gara, opta insieme al team per passare ad una sosta sola e porta avanti la strategia fino alla fine, spingendo sempre e difendendosi bene dal rientro di Piastri. Per questo weekend, nulla da dire.
Oscar Piastri | 7
Quando è il momento di sferrare l’attacco ogni tanto fa cilecca. Era successo in Austria, è successo qui. Nota positiva la rimonta fatta nel finale di gara. Forse, con un paio di giri in più avrebbe potuto riprovare il sorpasso su Norris ma non ci sono garanzie sulla riuscita.
George Russell | 7
Porta a casa il massimo con una Mercedes leggermente rinfrancata dopo il ritorno ad una vecchia sospensione posteriore. Il podio gli viene messo su un piatto d’argento dal mistero Ferrari, ma lui di suo non commette errori e arriva meritatamente terzo.
Charles Leclerc | 8.5
Più di così non si sa cosa dovrebbe fare per dimostrare alla Ferrari che il suo cavallo di punta è sempre lui. Porta a casa una Pole impensabile, comanda la gara per un terzo agilmente e poi succede quello che succede. Probabilmente non sapremo mai con certezza cosa lo ha rallentato, ma lui è al top ed è un peccato vedere certi weekend.
Fernando Alonso | 8
Come gli si dà una macchina in grado di “fare cose”, lui le cose le fa. Salta le FP1 causa mal di schiena, piazza l’Aston quinta in qualifica, nessuno crede che possa replicare in gara eppure il vecchio leone mostra la criniera e conferma la posizione di partenza. Fame da vendere a 44 anni, cosa per pochissimi.
Gabriel Bortoleto | 8.5
Alzi la mano chi avrebbe immaginato una situazione simile: punti nelle prime dieci gare: zero. Punti nelle successive quattro: 14. A Budapest il brasiliano tira fuori un coniglio dal cilindro portando a casa il miglior risultato della carriera, con una Sauber rinata da Barcellona. Prestazione incredibile e il ragazzo è buono,
Lance Stroll | 8
Stesso voto di Alonso perché l’abbiamo spesso massacrato ma quando merita un bel voto non c’è da tirarsi indietro, come in questo caso. Gara “normale”, senza condizioni miste che di solito lo esaltano e buon passo, simile a quello del caposquadra. Perde la posizione da Bortoleto ma va bene così.
Liam Lawson | 7.5
Potremmo dire di averlo, ormai, recuperato. Il neozelandese va a punti per la terza volta in quattro gare e rivede la luce in fondo ad un tunnel buio davvero. A Budapest è ottavo e soprattutto inizia a mettersi dietro Hadjar, che lo aveva bastonato bene al rientro a Faenza. C’è voluto tempo ma rieccolo.
Max Verstappen | 6
La sufficienza è giusto per i sorpassi di inizio gara, quando ha dimostrato comunque di volerci mettere impegno per risalire. La sensazione è di aver guidato forse la peggiore Red Bull da tanti anni a questa parte. Se questa volta non è riuscito nemmeno il trick di ribaltare la situazione tra venerdì e sabato, c’è un problema.
Kimi Antonelli | 5.5
La sufficienza non gliela diamo perché Russell ha dimostrato di poter fare punti buoni, mentre Kimi si è rovinato la gara ancora una volta con la qualifica. Non può essere definito un weekend positivo nonostante abbia recuperato cinque posizioni rispetto a quella di partenza.
Isack Hadjar | 5.5
Non sappiamo se e quanto la ghiaia sparata sulla sua mano sinistra abbia influito sulla sua gara, ma ultimamente sembra leggermente più opaco rispetto al solito. Cosa che comunque ci sta, visto che parliamo anche in questo caso di un rookie che ha comunque sorpreso nella prima metà di stagione.
Lewis Hamilton | 4
In Ungheria, dove ha vinto otto volte, produce uno dei più brutti weekend dal 2007. Fuori in Q2 (ancora, dopo il Q1 del Belgio), inizia 12° e termina 12° e doppiato mentre Leclerc fa la Pole si gioca la gara, almeno all’inizio. Parliamo di un sette volte campione del mondo: forse col 4 siamo anche buoni.
Nico Hulkenberg | 5.5
Questa volta non riesce la magia della rimonta ma, quanto meno, qualche posizione la recupera. Se non altro il terzo posto di Silverstone ha alzato il morale suo e di Bortoleto, che ora viaggia forte.
Carlos Sainz | 5.5
Da lui ci si aspetta di più ma in questo weekend la Williams sembra aver avuto un problema di compatibilità con la pista di Budapest, visto anche il risultato generale del team. Un pochino spento, nonostante il contatto con Gasly.
Alex Albon | 5
Dopo la magia di Spa non riesce il bis a Budapest, dove il thailandese finisce anche dietro al compagno di squadra. Giro a vuoto per lui in una prima parte di stagione, comunque, da incorniciare.
Esteban Ocon | 5.5
Abbastanza evanescente per tutto il weekend, con una Haas che ha chiaramente piste preferite e altre che non digerisce completamente.
Yuki Tsunoda | 5
Se Verstappen arriva nono non possiamo pretendere che Tsunoda faccia molto meglio. E, infatti, arriva terzultimo. La sua stagione è e sarà questa fino alla fine, lontano dalle aspettative sue e della Red Bull, che ha comunque le sue colpe.
Franco Colapinto | 5
Sarebbe classificato ultimo senza la penalità inflitta a Gasly. Il voto non si può far altro che condividere con il team, che lo ha messo in una situazione delicata con le logiche conseguenze del caso.
Pierre Gasly | 5
L’ultima gara prima della sosta è un giro a vuoto che ci sta, dopo aver tirato la carretta per quattordici gare da unico appiglio di un team in crisi netta. La penalità per la toccata con Sainz lo manda in fondo alla classifica. Necessità vacanze anche lui.
Oliver Bearman | 5.5
Si ritira a due terzi di gara ma la situazione non era molto diversa da quella del compagno di squadra. Gara opaca per la Haas in generale ed anche per loro.
Immagine di copertina: Media McLaren
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