Segue l’anteprima del GP Ungheria 2025 di P300.it
Ad una settimana dal GP del Belgio la F1 torna subito in pista per l’ultima gara prima della seconda e più lunga sosta estiva, che manderà tutti in vacanza per quattro settimane. Siamo arrivati al GP d’Ungheria 2025, 14a prova del Mondiale.
40° GP Ungheria
39a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 14/24 – 01/03 agosto 2025
Gran Premio #1139
Dopo la doppietta McLaren a Spa-Francorchamps con Oscar Piastri e Lando Norris, che abbiamo avuto modo di raccontare in diretta dai microfoni di RAI Radio 1, la F1 procede con un double header che sposta team e piloti in Ungheria, per la 39a edizione del GP sul tracciato nei pressi di Budapest.
La gara del Belgio ci ha raccontato di una McLaren ancora ed indiscutibilmente prima forza di questo mondiale, di una Ferrari che si regge sui mezzi miracoli di Charles Leclerc, di una Mercedes in difficoltà e di una Red Bull, rinnovata nella sua leadership, che si appoggia, ancora una volta, sulle spalle di Max Verstappen.
Il format Sprint e il meteo ballerino hanno contribuito a rendere complicata la comprensione del weekend, disputato sull’asciutto fino alle qualifiche del sabato pomeriggio per poi, alla domenica, riportare alla memoria la fumosa edizione del 2021. Si è dovuto aspettare infatti quasi un’ora e mezza per il via (sotto Safety Car) della gara, a causa della pioggia intensa che ha portato alla sospensione iniziale per la poca visibilità in pista. Anche in questo caso non sono mancate le polemiche per il via ritardato, con la speranza che i regolamenti 2026 permettano una maggiore azione in caso di pioggia.
Tornando alle questioni prettamente di pista, Piastri e Norris viaggiano con 16 punti di distacco mentre Max Verstappen si è allontanato ancora un po’ ed ora veleggia a quota -81 dal leader della classifica. Diventa improbabile che che l’olandese possa recuperare alla testa almeno 8 punti a gara dall’inizio dell’anno se questi sono i valori in pista. L’olandese ha vinto la Sprint del sabato ma giocando con un assetto da scommessa, difendendosi sul dritto con ala scarichissima per poi contare di restare davanti nel misto.
La stessa cosa che poi, Verstappen, ha subito da Charles Leclerc alla domenica, abile a tenere alle spalle il campione in carica per tutta la gara nonostante molte difficoltà iniziali. La Ferrari si mantiene seconda forza grazie al podio del monegasco e, anzi, allunga su una Mercedes entrata in crisi proprio dopo la vittoria con doppio podio in Canada. Russell ha salvato parzialmente la baracca con il quinto posto, mentre Kimi Antonelli è incappato in un altro weekend no. L’italiano arriva da qualche fine settimana negativo e ha bisogno di ritrovare la serenità nella sua stagione da rookie.
Si arriva a Budapest con una pista completamente diversa rispetto a quella di Spa, oltre che rinnovata negli impianti, dove sarà curioso vedere quanto McLaren potrà essere ancora così avvantaggiata rispetto agli avversari. Se anche in Ungheria le MCL39 dovessero dominare, metterebbero un sigillo molto anticipato sulla questione titoli (non che ci siano molti dubbi già ora) lasciando alla lotta per il secondo posto il compito di intrattenere il pubblico lato squadre. I 16 punti di distacco tra Piastri e Norris sono praticamente un nulla, considerato che mancano la bellezza di 11 gare più tre Sprint e questo, al momento, resta il più grande punto di interesse del mondiale.
La Ferrari sarà concentrata a valutare ancora la sospensione posteriore che ha debuttato a Spa in un weekend complicato per le sue dinamiche. L’obiettivo non può che essere quello di consolidare il secondo posto nei Costruttori. Red Bull, alle prese con l’ingresso di Laurent Mekies, si trova in una situazione di solitudine. Con un solo pilota che porta punti è impossibile fare meglio del quarto posto nel Costruttori, con il mondiale piloti ormai sempre più lontano. Mercedes resta un punto di domanda relativamente alle ultime gare, con una W16 che ad inizio anno ricopriva tranquillamente il ruolo di seconda forza.
Budapest, con la sua conformazione molto lenta e guidata, ci dirà se può cambiare qualcosa nei valori in campo.
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Il Gran Premio d’Ungheria si disputa sul tracciato dell’Hungaroring, che sorge nella cittadina di Mogyorod: una piccola municipalità di poco meno di seimila abitanti alla periferia nord-est di Budapest, a circa 25km dal centro della capitale. Il Gran Premio d’Ungheria fu il primo a disputarsi in quella che all’epoca era ancora la “cortina di ferro”. Tuttavia, già nel 1936 a Budapest, nel parco Nepliget, si disputò un Gran Premio, ovviamente non valido per il Campionato del Mondo (che sarebbe iniziato nel 1950), vinto dall’asso italiano Nuvolari.
Il tracciato è molto tortuoso, quasi una pista di kart piuttosto che di Formula 1. Il campione del mondo 1998-1999 Mika Hakkinen ebbe modo di definirlo “un Monte Carlo senza le case e i marciapiedi”. La sede stradale è molto stretta e i sorpassi molto difficili. Partire dalla Pole Position è essenziale. Inoltre, sebbene negli ultimi anni alcune gare siano state segnate dalla pioggia, in genere le condizioni atmosferiche sono torride il ché è una bella sfida per la tenuta delle gomme e della meccanica in generale.
La pista, dalla sua introduzione, è stata modificata poche volte per quanto riguarda il layout e comunque non in modo molto invasivo. L’ultima grande variazione fu quella del 2003, quando furono modificate le ultime curve e allungato il rettilineo di partenza, con l’obiettivo di favorire le manovre di sorpasso che restano comunque proibitive. Per l’edizione 2025, l’impianto è restato fermo un anno per importanti lavori di ammodernamento, che hanno cambiato il volto del rettilineo principale. Infatti, la tribuna principale e tutto il complesso dei box è stato raso al suolo e ricostruito in chiave moderna, al fine di garantire i migliori standard richiesti dai vari eventi che si svolgeranno sul tracciato ungherese.
Le opere sono terminate da poche settimane, una gallery cronologica dei lavori è disponibile a questa pagina.
Per questo appuntamento Pirelli porterà in pista le gomme più morbide della sua gamma: C3, C4, C5.
LA MAPPA

Le Gomme

DATI CIRCUITO – Hungaroring
Nazione: Ungheria
Circuito: Hungaroring
Lunghezza del circuito: 4,381 km
Giri da percorrere: 70
Distanza totale: 306,630 km
Numero di curve: 14
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: C3 dura/C4 media/C5 morbida
Primo Gran Premio: 1986
RECORD – GP Ungheria
Giro gara: 1:16.627 – L Hamilton – Mercedes – 2020
Distanza: 1h35:03.796 – L Hamilton – Mercedes – 2019
Vittorie pilota: 8 – L Hamilton
Vittorie team: 12 – McLaren
Pole pilota: 9 – L Hamilton
Pole team: 9 – McLaren, Mercedes
Km in testa pilota: 2.133 – L Hamilton
Km in testa team: 3.299 – McLaren
Giri in testa pilota: 487 – L Hamilton
Giri in testa team: 790 – McLaren
Migliori giri pilota: 4 – K Raikkonen, M Schumacher
Migliori giri team: 9 – Ferrari, Williams
Podi pilota: 12 – L Hamilton
Podi team: 26 – Ferrari
Albo d’oro e orari TV del GP Ungheria 2025

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