Segue l’anteprima del GP Ungheria 2024 di P300.it
La F1 torna in pista per l’ultimo double header prima della pausa estiva. In questo fine settimana team e piloti si ritrovano a Budapest per il GP d’Ungheria.
39° GP Ungheria
38a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 13/24 – 19/21 luglio 2024
Gran Premio #1114
Anteprima Pirelli – Anteprima Brembo
Dati e Statistiche – Albo d’oro e Orari
La gara dell’Hungaroring sancisce l’ingresso nella seconda parte di stagione. Siamo infatti al 13° appuntamento su 24 di un mondiale i cui scenari sono cambiati repentinamente dopo poche gare. Dopo un inizio scoppiettante da parte della Red Bull, McLaren prima e Mercedes poi si sono avvicinate al team di Milton Keynes rendendo il campionato molto più appassionante rispetto al 2023. In questo, è un peccato vedere come la Ferrari sia in questo momento la nota stonata, con un inizio da seconda forza diventato poi una quarta linea nonostante due turni di aggiornamenti pesanti per la SF-24.
Come detto, McLaren e Mercedes sono tornate a farsi pericolose interrompendo (o rallentando) la rincorsa di Max Verstappen al quarto titolo iridato che, comunque, attualmente sembra ancora tranquillamente nelle sue mani con oltre 80 punti di vantaggio su Lando Norris.
Sia il team di Woking che quello di Brackley sono tornati alla vittoria ma, soprattutto, a sfidare il team iridato soprattutto in termini di passo. Mentre Mercedes ha dimostrato a Silverstone di essere sul pezzo anche a livello strategico con il ritorno alla vittoria di Lewis Hamilton, McLaren deve ancora lavorare per essere al 100% anche al muretto oltre che con la velocissima MCL38.
A proposito di Lewis Hamilton: il sette volte iridato è tornato alla vittoria nel GP di Gran Bretagna dopo oltre due anni e mezzo dall’ultimo successo del GP di Arabia Saudita 2021. Per l’inglese si è trattato di un nuovo record, la nona vittoria a Silverstone. Nessun altro pilota ha vinto così tanto sullo stesso circuito e, curiosità, a Budapest Hamilton potrebbe subito pareggiare il suo nuovo primato dato che l’Ungheria è una delle sue piste preferite, dove ha vinto (per ora) otto volte.
E la Ferrari? Il team di Maranello è in preda all’ennesima crisi di questi anni. Dopo aver sognato il recupero sulla Red Bull, la Rossa ha dovuto fare i conti con il sorpasso da parte di McLaren e Mercedes. Le due vittorie di stagione (Australia con Sainz approfittando dell’out di Verstappen, Monaco con Leclerc) sembrano già dimenticate di fronte ad aggiornamenti che non hanno saputo non solo elevare la SF-24 al livello della RB20, ma nemmeno mantenerla al livello delle dirette avversarie. E, se a marzo la scelta di Lewis Hamilton di spostarsi in Italia nel 2025 sembrava logica, dopo metà stagione qualche dubbio in più c’è.
Parallelamente, continua la caccia ad Adrian Newey. Accostato ripetutamente alla Ferrari, la pista che portava il genio inglese in Italia sembra essersi raffreddata in favore di un più comodo ripiego in Aston Martin, vicino a casa. Il tutto mentre Enrico Cardile ha lasciato Maranello proprio per il team di Lawrence Stroll e al momento, con la macchina 2025 da impostare, la Ferrari si ritrova senza un Direttore Tecnico.
Il Gran Premio d’Ungheria si disputa sul tracciato dell’Hungaroring che sorge nella cittadina di Mogyorod, una piccola municipalità di poco meno di seimila abitanti alla periferia nord-est di Budapest, a circa 25km dal centro della capitale. Il Gran Premio d’Ungheria fu il primo a disputarsi in quella che all’epoca era ancora la “cortina di ferro”. Tuttavia, già nel 1936 a Budapest, nel parco Nepliget, si disputò un Gran Premio, ovviamente non valido per il Campionato del Mondo, vinto dall’asso italiano Nuvolari.
Il tracciato è molto tortuoso, quasi una pista di kart piuttosto che di Formula 1, il campione del mondo 98-99 Hakkinen ebbe modo di definirlo “un Monte Carlo senza le case e i marciapiedi”. La sede stradale è molto stretta e i sorpassi molto difficili. Partire dalla Pole Position è essenziale. Inoltre, sebbene negli ultimi anni alcune gare sia state segnate dalla pioggia, in genere le condizioni atmosferiche sono torride il ché è una bella sfida per la tenuta delle gomme e della meccanica in generale.
La pista dalla sua introduzione è stata modificata poche volte e comunque non in modo molto invasivo. L’ultima grande modifica fu quella del 2003 quando furono modificate le ultime curve e allungato il rettilineo di partenza con l’obiettivo di favorire le manovre di sorpasso che restano comunque proibitive.
Per questo appuntamento Pirelli porterà in pista le gomme più morbide della sua gamma: C3, C4, C5.
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.