F1 | GP Ungheria 2023, Statistiche: Verstappen e Hamilton riscrivono record storici

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Tempo di lettura: 10 minuti
di Marco Colletta @MarcoColletta
26 Luglio 2023 - 13:30
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Due primati iconici della storia della F1 sono stati abbattuti in quel dell’Hungaroring. Da un lato Hamilton è diventato il primo pilota a conquistare nove pole position sulla stessa pista, dall’altro Verstappen ha registrato l’11esima vittoria consecutiva da inizio stagione per Red Bull, eguagliando la McLaren dell’88.

La F1 è tornata in Ungheria per un weekend molto caldo, ma dal punto di vista delle statistiche. Tanti numeri sono stati riscritti dopo anni oppure decenni. A farlo sono stati diversi team, da Red Bull a McLaren per quelli positivi, a Ferrari e Alpine per i negativi.

QUALIFICHE

Nella giornata di sabato si sono spenti i tori e si sono riaccese le Frecce d’Argento. Lewis Hamilton è tornato in cima alla classifica dei tempi, conquistando la sua pole position numero 104, la prima dopo trentatré gare. L’ultima che aveva ottenuto è stata al GP d’Arabia Saudita 2021.

Questa è stata la sua astinenza più lunga in carriera, la quale va a battere quella di 22 GP tra Canada 2010 e Corea del Sud 2011.

Con questa pole ha battuto anche un record stabilito nel 2018, ovvero quello di intervallo più lungo tra la prima e l’ultima pole in carriera. Il primato apparteneva a Kimi Raikkonen ed era di 15 anni e 2 mesi tra il GP d’Europa 2003 e il GP d’Italia 2018. Hamilton lo ha riscritto con i 16 anni e 1 mese tra il GP del Canada 2007 e appunto il GP d’Ungheria del 2023.

Per l’inglese si tratta della nona pole position in Ungheria, la quale lo rende il pilota con il maggior numero di pole sullo stesso circuito. Il precedente record era condiviso con Ayrton Senna a Imola, Michael Schumacher a Suzuka e lo stesso britannico a Melbourne con 8 pole. Questo primato era imbattuto dalla pole del brasiliano nel GP di San Marino del 1994.

Hamilton ha riconquistato anche la prima fila per la prima volta dal GP di São Paulo del 2022, ma se consideriamo solo le posizioni ottenute in Q3 – e non con la Sprint Race – questa è la prima da Jedda 2021. Per il 7 volte iridato si tratta della 175esima partenza in prima fila.

78esima pole position di Hamilton al volante della Mercedes che permette alla coppia anglo-tedesca di allungare a +20 sulla seconda posizione in classifica rappresentata da Michael Schumacher e Ferrari, fermi a 58.

Per Mercedes è la pole numero 137 nella storia, mentre il 2023 è la dodicesima stagione consecutiva con almeno una partenza al palo. La squadra tedesca ha dunque raggiunto la seconda posizione assoluta, lasciando Lotus in terza a quota 11, e trovandosi ora a solo 3 lunghezze dal record della Ferrari.

Per il Regno Unito, invece, è la 20esima stagione consecutiva con almeno una pole position, la quale va a battere il record detenuto dal Regno stesso di 19 stagioni di fila tra il 1955 e il 1973.

Seconda posizione per Max Verstappen che ha chiuso a 5 la sua striscia di pole position consecutive.

Con il distacco di soli 3 millesimi tra le prime due posizioni, questo è il gap più ristretto per due piloti n prima fila dal GP di Germania 2010 quando Sebastian Vettel (Red Bull) andò in pole precedendo Fernando Alonso (Ferrari) di 2 millesimi.

Terza posizione in qualifica per Lando Norris che per la prima volta in carriera parte per tre gare consecutive dalle prime due file. Con il quarto posto di Oscar Piastri, la McLaren piazza per due volte consecutive entrambe le vetture nelle prime due file. Non accadeva dai GP d’Italia e Singapore 2012.

Quinto posto per Zhou Guanyu che ha ottenuto il proprio miglior risultato in qualifica migliorando il nono posto che aveva conquistato in due occasioni. Per Alfa Romeo si tratta della miglior qualifica stagionale nonché della migliore dal quinto posto di Valtteri Bottas al GP di Miami del 2022.

Primo accesso stagionale in Q3 per Valtteri Bottas che interrompe una striscia negativa di 12 gare consecutive fuori dalla Top10. È stato il suo ruolino di marcia peggiore in carriera, che ha battuto quello di 10 stabilito nella stagione d’esordio. Non entrava in Q3 dal sesto posto di Città del Messico del 2022.

Alfa Romeo ha ottenuto la prima doppia qualificazione nel Q3 dal GP di Turchia 2020, quando Kimi Raikkonen si è qualificato ottavo e Antonio Giovinazzi decimo.

Sergio Pérez ha interrotto a 5 il numero di qualifiche consecutive fuori dal Q3. Ha comunque raggiunto il nono tempo che allunga a 6 il numero di sessioni ufficiali senza ottenere una posizione al vertice.

Decima piazza e primo accesso al Q3 in Ungheria per Hulkenberg dalla gara del 2016, quando con la Force India si qualificò nono.

Undicesimo tempo e seconda eliminazione stagionale a fine Q2 per Carlos Sainz, che non era entrato in Top10 anche in Canada. Questa è la sua terza eliminazione in Q2 in Ungheria: le due precedenti risalgono al 2021 sempre con Ferrari e al 2015 con la Toro Rosso.

Daniel Ricciardo è tornato in F1 con un tredicesimo posto che va a eguagliare il piazzamento registrato nella sua ultima qualifica con McLaren, lo scorso anno, ad Abu Dhabi. L’australiano va ad allungare a sette il numero di qualifiche consecutive senza Q3.

Alexander Albon non è andato oltre il Q1, interrompendo a tre il numero di gare consecutive con accesso al Q3.

Diciottesimo tempo per George Russell che per la quarta volta non entra in Q3 in questa stagione, di cui la prima volta con eliminazione in Q1. È la prima occasione in cui l’inglese non passa la prima manche da quando corre con Mercedes. L’ultima eliminazione in Q1 risaliva al GP di Abu Dhabi 2021 con la Williams.

Zhou Guanyu ha ottenuto il suo miglior risultato in qualifica in F1 – Copyright: Alfa Romeo F1 Team Media Site

GARA

Come d’abitudine, anche assistendo a un sabato alternativo, la domenica la gerarchia viene ristabilita e la Red Bull si prende il primo gradino del podio grazie a Max Verstappen. L’olandese ha conquistato la sua 44esima vittoria in F1, la settima consecutiva. Con questo successo è salito quindi al secondo posto come numero di trionfi di fila, eguagliando Alberto Ascari, Michael Schumacher e Nico Rosberg. Il record assoluto dista solo due lunghezze e appartiene a Sebastian Vettel.

Delle 44 vittorie ottenute, questa è la 22esima a essere conquistate senza partire dalla pole position. Ha pareggiato i conti con Sebastian Vettel portandosi al quarto posto in assoluto.

Per Red Bull questa è l’undicesima vittoria consecutiva da inizio stagione, che va a eguagliare il record stabilito dalla McLaren nel 1988, e la dodicesima di fila in assoluto, che pone un nuovo primato nella storia della F1.

Max ha ottenuto il dodicesimo podio consecutivo, il quale lo rende il pilota Red Bull con più Top3 conquistate di fila. È stato battuto il record di Vettel che era stabilito nel 2010-2011 e replicato nel 2013.

Con il podio di Verstappen, la Red Bull diventa il quinto team nella storia della F1 ad aver raggiunto quota 250 podi. Gli altri a riuscirci sono:

Questa è la trentesima gara a punti consecutiva di Verstappen che ora si trova a solo tre lunghezze dal secondo posto detenuto da Lewis Hamilton. Sale invece a quota 27 il numero di giri veloci ottenuti dall’olandese, ora a -1 dal settimo posto di Jim Clark.

Verstappen ha comandato il nono GP consecutivo eguagliando il proprio record personale stabilito la passata stagione tra Azerbaijan e Italia. Inoltre è l’undicesimo GP che comanda dal primo all’ultimo giro, il quale lo porta al quinto posto a pari merito con Jackie Stewart e Michael Schumacher.

Seconda posizione per Lando Norris che ha ottenuto il secondo podio di fila per la prima volta in carriera. La McLaren non saliva sul podio in due gare consecutive dalle vittorie ottenute nei GP degli Stati Uniti e del Brasile del 2012. Questo è il primo podio McLaren in Ungheria dalla vittoria di Lewis Hamilton della stessa stagione.

Per Norris è l’ottavo podio in carriera come Luigi Villoresi, Lorenzo Bandini, Peter Revson, Jean-Pierre Beltoise e Jochen Mass.

Terza piazza per Sergio Pérez che ha ottenuto il sesto podio stagionale, nonché il 32° in carriera. Ha eguagliato quelli di Jim Clark, Jacques Laffitte, Jean Alesi e Daniel Ricciardo.

Quello d’Ungheria è il 25° GP differente in cui il messicano è salito sul podio. Ha raggiunto Michael Schumacher e Sebastian Vettel al sesto posto. Ora si trova a una lunghezza da Kimi Raikkonen e Fernando Alonso.

Lewis Hamilton ha chiuso in quarta posizione non riuscendo a concretizzare la pole in una vittoria. L’ultima volta in cui gli è accaduto è stato proprio in Ungheria nel 2021. Era inoltre dal 2017 che l’inglese non chiudeva il GP magiaro fuori dal podio e anche in quell’occasione ha chiuso quarto. È solo la quinta gara ungherese conclusa oltre la Top3 e di queste ben tre lo hanno visto quarto al traguardo.

Dietro di lui Oscar Piastri che con il quinto posto ha chiuso per la prima volta in carriera due gare di fila a punti e appunto in Top5. Con lui e Norris a punti, questa è la 700esima gara di F1 in cui la McLaren ha mosso la classifica.

Settima e ottava posizione per le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Questo è il peggior risultato della Rossa all’Hungaroring dal 2006 quando chiuse settimo con Felipe Massa, a un giro dal vincitore, e ottavo con Michael Schumacher, ritirato a tre giri dal termine.

Nono posto per Fernando Alonso che oltre ad aver ottenuto il peggior piazzamento stagionale, ha conquistato anche il peggior risultato in Ungheria – tagliando il traguardo – dall’11° posto del 2005.

Alle sue spalle il compagno di squadra Lance Stroll che è invece tornato a punti in Ungheria per la prima volta dal 2020. È solo la seconda occasione in carriera in cui il canadese è arrivato in Top10 su questo circuito.

Tredicesimo posto per Daniel Ricciardo che per il terzo anno di fila ha chiuso fuori dalla zona punti in Ungheria. Anche nella sua ultima gara in Toro Rosso in Ungheria, nel 2013, aveva tagliato il traguardo in questa posizione.

Con il ritorno di Ricciardo, l’Australia torna a schierare due piloti in un GP di F1 per la prima volta dal GP del Brasile 2013, con lo stesso Ricciardo in Toro Rosso e Mark Webber alla sua ultima gara in carriera, al volante della Red Bull.

Quattordicesimo posto e ottava gara consecutiva fuori dai punti per Nico Hulkenberg, il quale si trova a una sola lunghezza dal suo record negativo stabilito con nove gare nel 2013, a bordo della Sauber.

Posizione numero 17 per il suo compagno di squadra Kevin Magnussen che invece ha aggiornato il suo peggior risultato all’Hungaroring, già stabilito lo scorso anno con il 16° posto.

Ritiro per entrambe le Alpine di Esteban Ocon e Pierre Gasly. È il secondo doppio ritiro consecutivo per la squadra francese. Due doppi ko di fila non si vedevano per il team di Enstone dai GP d’Italia ed Europa del 1999 con Giancarlo Fisichella e Alexander Wurz al volante della Benetton. Era invece dal 2006 che la Renault non tagliava il traguardo con nemmeno una vettura in Ungheria.

Red Bull ottiene il nuovo record di vittorie consecutive in F1 e raggiunge quelle della McLaren del 1988 – Copyright: Oracle Red Bull Racing – Twitter

Immagine di copertina: Mercedes F1 Media Area – Steve Etherington

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