F1 | GP Ungheria 2023, gara: Verstappen e Red Bull umiliano tutti, 12a vittoria e record. Norris a 33 secondi, poi Pérez. Ferrari nel baratro: Leclerc e Sainz a un minuto e 10

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
23 Luglio 2023 - 17:20
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Max Verstappen domina da curva 1 alla fine una gara lineare, senza interruzioni, in cui Red Bull mostra tutto il suo potenziale. Record di vittorie consecutive battuto per il team austriaco

Non ci sono più parole per spiegare il dominio Red Bull, se non raccontando la vittoria più dominante della stagione nel GP Ungheria 2023. Dopo un venerdì ed un sabato stranamente incerti e la Pole Position persa per tre millesimi da Lewis Hamilton, Max Verstappen si riprende e con che interessi. L’olandese scatta meglio al via, forza il sorpasso sull’inglese e, da curva 1 in poi, è un dominio totale.

In una gara completamente lineare, senza interruzioni dovute a Safety Car o VSC, i distacchi rimediati a fine gara sono il punto esclamativo su una stagione che ricorda le 2002 o 2004 della Ferrari, con una monoposto imprendibile guidata dal miglior pilota sulla piazza. Verstappen mette, tra sé e Lando Norris, ottimo secondo (per la seconda volta di fila) con la McLaren, 33 secondi di vantaggio al termine della gara, decidendo di non risparmiarsi nemmeno nel terzo stint mostrando i muscoli suoi e della monoposto. È uno schiaffo dal quale sarà difficile riprendersi.

Per Red Bull arriva la 12a vittoria di fila, che costituisce il nuovo record in F1: superata la McLaren 1988. Per Verstappen è la vittoria numero 44, la settima di fila e nona in questa stagione su 11 gare.

Sergio Pérez, aiutato a sua volta da un’ottima Red Bull, inverte la strategia iniziale e si riporta in fretta sulle posizioni di testa. Il messicano, stavolta, è autore di una buona gara che lo riporta sul podio con il terzo posto. Il gradino più basso è minacciato da Lewis Hamilton: l’inglese perde tre posizioni nelle prime curve e poi non riesce più ad avere il passo necessario a lottare. A fine gara sfrutta un problema sulla McLaren di Piastri per recuperare la quarta posizione, ma non riesce ad avvicinarsi nel finale al messicano della Red Bull. Con Piastri quinto, la sesta posizione è di George Russell. L’inglese della Mercedes è autore di un’ottima gara dopo la tragica qualifica di ieri, chiusa con il 18° posto in griglia di partenza.

Ma c’è ancora di peggio, ovvero la Ferrari. Charles Leclerc è vittima di un problema durante il primo pit che gli fa perdere sette secondi. La seconda sosta gli è fatale per aver superato il limite di velocità in corsia box, ed arrivano altri cinque secondi di penalità. Il monegasco arriva a un minuto e dieci da Verstappen, seguito dal compagno di squadra Carlos Sainz. Una prestazione non degna per il team di Maranello dopo settimane di promesse di risalita.

Una deludente Aston Martin chiude la top ten del GP: Fernando Alonso è nono davanti a Lance Stroll.

Al via arriva la partenza fulmine di Verstappen, che brucia Hamilton nell’allungo verso curva 1. Lewis tenta di resistere ma perde anche le posizioni dalle due McLaren, con Piastri che sale in seconda posizione davanti a Norris, Sainz sale dall’11a alla 6a e Zhou crolla dal 5° al 16° posto. Una toccata nei primi metri tra Zhou, Ricciardo, Gasly e Ocon costringe al ritiro entrambe le Alpine e porterà ad una penalità per il cinese.

Verstappen può scappare seguito dalle McLaren, da Hamilton e dalle Ferrari, mentre Alonso fa da tappo a Pérez, Hulkenberg e Stroll fino all’inizio dell’8° giro, quando il messicano passa e si lancia all’inseguimento delle Rosse. Dopo una decina di giri si vedono i primi pit per cambiare gomme. Dopo 15 passaggi Verstappen ha oltre 6 secondi di vantaggio su Piastri e 8.5 su Norris. Hamilton è oltre gli 11 secondi davanti alle Ferrari. Pérez si è attaccato a Sainz.

Proprio lo spagnolo è il primo a fermarsi tra i big, tornando in pista con le dure davanti a Stroll in 11a posizione. Lo spagnolo apre il valzer delle soste. Il colpo di scena è per Charles Leclerc che, durante la sua sosta, perde 7 secondi per un problema alla ruota posteriore destra. Il monegasco, da essere davanti al compagno di squadra, si ritrova alle sue spalle. Le due Red Bull, con Verstappen davanti a Pérez (a 20 secondi e in seconda posizione) sono le ultime ad effettuare il loro pit. L’olandese rientra davanti al compagno, mantenendo la prima posizione. Il messicano rientra in settima posizione, davanti alle due Ferrari. Pérez si libera relativamente in fretta di Sainz portandosi poi all’inseguimento di Russell, che viene passato un giro dopo con un bel rischio tra curva 3 e 4. L’inglese si ferma un giro dopo, all’inizio del 29°.

Verstappen dopo 30 giri comanda con 7 secondi su Norris, 11 su Piastri, 21 su Hamilton e 26 su Pérez in recupero sull’inglese. A metà gara il vantaggio dell’olandese sale ad oltre 11 secondi sull’inglese, con Piastri a 20, Hamilton a 24 e Pérez in arrivo sull’inglese della Mercedes.

Il secondo giro di soste inizia con Piastri e Pérez che rientrano all’inizio del 44° giro. Il messicano evita di perdere tempo con Hamilton e si pone nella stessa strategia della McLaren. Nel giro delle soste Leclerc torna davanti a Sainz, ma il monegasco prende 5 secondi di penalità per aver superato la velocità in corsia box. Pérez supera Piastri con aggressività tra curva 1 e 2, l’azione viene rivista dagli steward ma non c’è bisogno di investigare ulteriormente. Verstappen è l’ultimo a fermarsi tra i big. L’olandese rientra in pista con quasi 13 secondi di vantaggio su Lando Norris, 20 su Pérez, 27 su Piastri, 34 su Hamilton, 38 su Leclerc e 44 su Sainz. Il primo giro dell’olandese nel terzo stint, 1:20.504, è 2.8 più veloce di Norris, 1:23.375. Problemi per Piastri: la McLaren ha il fondo danneggiato e perde la posizione da Hamilton, scalando in quinta.

Le posizioni sono ormai consolidate con Verstappen che passa oltre i 20 secondi di vantaggio su Norris a meno di dieci giri dal termine. L’inglese è seguito da Pérez che fatica però ad avvicinarsi alla McLaren. La Ferrari è in difficoltà: Russell è attaccato a Sainz e passa all’inizio 66° giro. L’inglese ha poco meno di 6 secondi di ritardo da Leclerc, ma il monegasco ha ancora i 5 secondi di penalità da scontare. La Mercedes passa virtualmente al sesto posto dopo un paio di passaggi.

Verstappen non si ferma e spinge anche nel terzo stint, quasi come a voler dimostrare quanto sia forte la Red Bull. La gara termina con oltre mezzo minuto di vantaggio su Norris, con Pérez che torna sul podio. Hamilton è quarto davanti a Piastri, Russell, Leclerc e Sainz. Alonso e Stroll chiudono la top ten.

In classifica piloti Verstappen vola a 110 punti di vantaggio su Pérez, 281 contro 171. Fernando Alonso vede Hamilton avvicinarsi pericolosamente. L’asturiano è a 139 contro 133.

In classifica costruttori è ormai incommentabile il vantaggio Red Bull: 452 punti contro 223 di Mercedes e 184 di Aston Martin. Ferrari sale a 167 con McLaren che balza a 87, con 58 punti conquistati nelle ultime due gare.

Segue il risultato di gara. A seguire la cronaca e gli approfondimenti.

Immagine di copertina: Media Red Bull

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