F1 | GP Ungheria 2022, Statistiche: Mai così tardi la prima pole stagionale della Mercedes

F1GP UngheriaGran Premi
Tempo di lettura: 8 minuti
di Marco Colletta @MarcoColletta
3 Agosto 2022 - 13:00
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Per la prima volta nella storia della F1, la Mercedes ha registrato la sua prima pole dell’anno oltre il terzo GP della stagione. Intanto Russell eguaglia Alonso e Bottas per un record particolare e Hamilton batte un primato che durava da 67 anni.

Ultimo sforzo per i piloti di F1 che sono approdati in Ungheria per la tappa che sancisce la fine della prima parte di stagione. Ora tutti in vacanza e in attesa del prossimo round in Belgio a fine agosto, ma prima scopriamo i numeri di questo weekend all’Hungaroring che ha visto la prima pole position in carriera di George Russell.

QUALIFICHE

Come detto, per la prima volta George Russell si è imposto nella giornata di sabato conquistando il miglior tempo nelle qualifiche e diventando il pilota n.105 in F1 a riuscirci. È il sesto pilota Mercedes a ottenerne una dopo Juan Manuel Fangio, Stirling Moss, Nico Rosberg, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. È anche il diciannovesimo pilota inglese a farlo; l’ultimo a riuscirci è stato Lando Norris poco meno di un anno fa in Russia.

Con questa pole position salgono a 11 le stagioni consecutive con almeno una pole position della Mercedes. La squadra tedesca è ora al secondo posto insieme alla Lotus per numero di anni di fila con una pole, a solo 4 stagioni dal record della Ferrari.

Russell è inoltre il terzo pilota a ottenere la prima pole in carriera nel corso di questa stagione. L’ultima volta in cui tre piloti ne hanno conquistate tre nello tesso anno è stato nel 2008 con Robert Kubica, Heikki Kovalainen e Sebastian Vettel.

Quella di sabato è la prima pole stagionale arrivata più tardivamente nella storia della Mercedes, che ha dovuto aspettare il tredicesimo GP della stagione. Prima di quest’anno, infatti, la prima posizione del sabato ottenuta con più ritardo è stata quella del 2012 e 2013 quando è arrivata alla terza gara.

È la terza volta nella storia in cui il compagno di squadra di Lewis Hamilton ha conquistato una pole in stagione prima del campione britannico. Oltre a Russell ci sono riusciti Fernando Alonso nel 2007 con McLaren e Valtteri Bottas nel 2020 in Mercedes.

Per il #63 questa è la seconda prima fila in carriera: la prima è stata quella conquistata nel 2020 a Sakhir, nella gara in cui ha sostituito Lewis Hamilton. Per la Mercedes è si tratta della numero 165, che la mancava dal GP di Abu Dhabi 2021.

Con questa pole viene meno anche l’astinenza di prime file per la Mercedes che non l’ha raggiunta per ben 12 gare. L’ultima volta in cui è trascorso così tanto tempo è stato tra il GP di Monaco 2012, quando Rosberg ottenne il secondo posto, e il GP di Cina 2013, quando il tedesco portò a casa la pole position, con 16 gare.

Secondo posto e quinta prima fila in carriera per Carlos Sainz che regala alla Ferrari la 415esima gara con almeno uno dei due piloti a scattare davanti nello schieramento. La Rossa, inoltre, mancava dalla prima fila in Ungheria dal 2017 quando era riuscita a piazzare entrambe le vetture di fronte alla starting grid.

Quarto posto per Lando Norris che ha eguagliato la sua miglior qualifica stagionale registrata in Australia. Anche per McLaren questa è la seconda apparizione in seconda fila per il 2022. Anche Esteban Ocon ha eguagliato il suo miglior piazzamento in griglia, partendo dalla quinta piazza come già avvenuto in Arabia Saudita.

Per Fernando Alonso il sesto posto è il miglior tempo ottenuto in Ungheria dal 2014 quando con la Ferrari si portò fino al quinto posto. Dietro di lui, con il settimo riferimento, Lewis Hamilton ha invece ottenuto la sua peggior prestazione nelle qualifiche dell’Ungheria. Ad esclusione del 2014, quando per colpa della rottura del motore non completò nemmeno un giro, l’inglese non era mai partito oltre la quinta posizione ottenuta nel 2010.

Valtteri Bottas, grazie all’ottavo tempo, ha messo fine alla lunga astinenza dalla Q3 partita dal GP di Monaco. Sono state sei le qualifiche in totale in cui il finlandese non è riuscito ad accedere alla fase finale della sessione del sabato.

Problemi per Max Verstappen che non è andato oltre il decimo tempo, partendo per la prima volta in stagione fuori dalle prime due file dello schieramento. Senza contare le penalità, non si qualificava al di fuori delle prime quattro posizioni dal GP d’Italia del 2020. Terza esclusione stagionale dal Q2 per il suo compagno di squadra Sergio Pérez che non è andato oltre l’11° posto in classifica.

Si estende a cinque il numero di qualifiche consecutive in cui Sebastian Vettel non è riuscito a ottenere il pass per il Q3. Nonostante il diciottesimo posto, questa non è la sua peggior qualifica in Ungheria. Fece peggio nel 2007 quando con la Toro Rosso, alla sua prima gara con la squadra faentina, non andò oltre la 20esima piazza.

F1 2022 - Ungheria - Russell, Mercedes
George Russell (Mercedes) ha conquistato la sua prima pole position nelle qualifiche di sabato – Copyright: Mercedes AMG F1 Media Area

GARA

Anche questa volta, la domenica ha visto il risultato ribaltato con Max Verstappen a vincere ancora una volta, la ventottesima da quando è approdato in F1. Questo successo lo porta una lunghezza oltre il numero di trionfi di Jackie Steward, ponendolo all’ottavo posto in solitaria. Questo è stato inoltre il suo 70esimo podio che lo conduce a quota -10 dal sesto posto di Ayrton Senna. Per la prima volta in carriera, Verstappen ha vinto una gara partendo oltre la seconda fila dello schieramento.

Per Red Bull è la vittoria n.84 in F1, la nona di questa stagione, la quale porta la RB18 a pareggiare il numero di successi della RB6 del 2010. Il record del 2013 ora dista solo quattro trionfi. La squadra austriaca, inoltre, non aveva mai vinto nove gare prima della pausa estiva, conquistando oltre il 75% dei successi rispetto al numero di gare disputate. Il miglior risultato risale al 2011 quando prima dell’estate conquistò 6 delle 11 gare, quindi poco più del 50%.

Secondo posto per Lewis Hamilton che ha allungato a cinque il numero di podi consecutivi. Con questo risultato è anche arrivato a quota 50 secondi posti in F1. L’inglese ha realizzato il 61° giro veloce in carriera, portandosi così a 16 lunghezze dal record di Michael Schumacher. Per la Mercedes è invece il 96° come costruttore e il 194° come motorista.

Il britannico, con i suoi 4 giri al comando, ha battuto un record durato 67 anni. Nello specifico ha superato i 485 giri al comando di Bill Vukovich alla Indy 500, diventano il pilota con più tornate in testa nello stesso evento. Il record rimase imbattuto dall’edizione del 1955 della gara americana. Questi 4 giri, inoltre, permettono a Hamilton di salire a quota 180 Gran Premi con almeno una tornata effettuata davanti a tutto il gruppo.

Grazie al suo secondo posto, il motore Mercedes è giunto a quota 550 podi in F1. Per il costruttore tedesco si tratta invece della novantesima seconda piazza in F1.

Terzo posto per George Russell che non è riuscito a concretizzare la sua prima pole position in carriera come già è accaduto a Sergio Pérez nel corso di questa stagione. Con l’inglese, la Mercedes è riuscita a ottenere il secondo doppio podio consecutivo che la conduce a quota 275 podi in F1.

Per la prima volta nel corso di questa stagione, la Ferrari non ha conquistato un podio per due gare consecutive. Il migliore al traguardo è stato infatti Carlos Sainz con il quarto posto. Sesto piazzamento per Charles Leclerc che ha eguagliato il suo peggior risultato al traguardo di quest’anno, archiviando il medesimo posto ottenuto a Imola.

Con l’ottavo posto Fernando Alonso allunga a undici le gare consecutive in Ungheria chiuse in zona punti. Questo è però il secondo peggior risultato raggiunto con motore Renault in terra magiara dopo l’11° posto ottenuto nel 2005.

Dietro di lui Esteban Ocon, con il nono posto, continua la tradizione iniziata da Jenson Button nel 2007 dei piloti che colgono il primo successo in Ungheria e l’anno successivo non riescono a salire nuovamente sul podio. Prima del francese è accaduto a Ricciardo nel 2015 (4°), Heikki Kovalainen nel 2009 (5°) e appunto Button nel 2007 (ritirato). L’ultimo a farcela è stato il suo compagno di squadra Alonso che vince nel 2003 e arrivò terzo nel 2004.

Decimo posto per Sebastian Vettel che ha conquistato il suo peggior risultato al traguardo in Ungheria dal 2007, quando chiuse in sedicesima posizione. Prima di domenica non era mai andato oltre il 7° posto del 2014.

Male anche Pierre Gasly che per la quinta gara in successione non riesce a muovere la classifica. Peggio di ora c’è solo l’inizio della sua carriera quando non ha conquistato punti per le prime sei gare corse in F1.

Peggior risultato in Ungheria anche per Kevin Magnussen che prima di quest’anno – sedicesimo al traguardo – non era mai andato oltre il quindicesimo posto conquistato nel 2015 con la Renault.

Il podio del GP d’Ungheria 2022 con Max Verstappen (Red Bull) vincitore davanti ai due piloti Mercedes Lewis Hamilton e George Russell – Copyright: Red Bull Content Pool

CURIOSITÀ

Con il primo tempo di Nicholas Latifi nelle FP3 si interrompe un lungo digiuno da prime posizioni nei weekend di gara per la Williams. Era infatti da quasi 5 anni, per la precisione dalle FP3 del GP d’Italia del 2017 che la squadra di Grove non chiudeva una sessione in cima alla classifica dei tempi. Allora fu Felipe Massa e sia cinque anni fa che questo fine settimana la sessione in questione è stata caratterizzata da pista bagnata.

Immagine di copertina: Mercedes AMG F1 Media Area

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