Intervistata da Sky Sport UK Hannah Schmitz, la stratega del team di Chris Horner, racconta le decisioni dietro la vittoria di Max Verstappen
Unità, collaborazione e prontezza. Queste le chiavi del successo della Red Bull nel GP Ungheria 2022. Hannah Schmitz, stratega del team austriaco, ha raccontato a Sky Sport UK le decisioni prese prima e durante la gara di Budapest, che hanno portato al successo di Max Verstappen.
“Una delle strategie più classiche è quella di partire su una gomma più dura e allungare lo stint, perché in Ungheria superare è più difficile. Il nostro piano era questo, ma prima della gara abbiamo parlato a lungo riguardo le condizioni della pista, c’era umido e piuttosto freddo. Abbiamo dovuto considerare la gomma morbida come un’alternativa che avrebbe potuto funzionare meglio in queste condizioni.
Nei giri di schieramento i piloti avevano lamentato uno scarso grip, anche se erano già sulle gomme morbide, quindi abbiamo discusso a lungo anche con Christian Horner e abbiamo deciso di partire con le gomme più morbide. C’era anche una minaccia di pioggia, sarebbero state le gomme migliori per quelle condizioni. Eravamo un po’ preoccupati sul fatto di recuperare un numero sufficiente di posizioni nel primo stint, affinché la scelta risultasse efficace, ma entrambi i piloti hanno svolto un grande lavoro. Quindi si è rivelata la scelta giusta”.
In questo tipo di situazioni, come funziona la vostra “catena di comando”? Come si arriva a queste decisioni di squadra?
“Siamo un team molto collaborativo, ascoltiamo tutte le differenti opinioni e tutti i punti di vista. Non sta tutto nei numeri e nei dati, i piloti hanno le loro sensazioni e dobbiamo tenere in considerazione anche queste, oltre ai dati che gli ingegneri di pista portano agli strateghi. Bisogna tenere conto di tutto, discutiamo di qualsiasi cosa, alla fine è lo stratega che dà le indicazioni definitive ma per prendere le decisioni teniamo conto di quante più informazioni possibili”.
Avete montato gomme medie e questo ha costretto Leclerc a mettere le dure, quanto bisogna essere reattivi in queste situazioni?
“È stata una gara esaltante anche per gli strateghi, perché ad esempio bisognava far funzionare l’undercut, sicuramente è stata più eccitante rispetto alle classiche gare ad una sosta. Ferrari è partita sulle gomme medie e da lì è andata in difficoltà perché a quel punto aveva a disposizione le dure o le morbide, hanno fatto fatica a decifrare questa situazione. Noi siamo partiti sulle morbide e avevamo due set di medie per fare tutto il resto della gara, le medie si sono rivelate essere effettivamente le gomme migliori per questa gara”.
Immagine: Media Red Bull
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