Seguono le dichiarazioni di Mattia Binotto dopo il GP Ungheria 2022
Riportiamo le parole di Mattia Binotto ai microfoni di SKY alla fine del GP Ungheria 2022, vinto da Max Verstappen su Lewis Hamilton e George Russell.
“Tutti si aspettavano un risultato diverso, noi per primi. Di base oggi la vettura non ha funzionato come noi speravamo e ci aspettavamo, è evidente. Poi sento parlare di strategie ma io non credo che non ci sia stato un problema di strategia quanto piuttosto di una macchina che oggi non è andata come avrebbe dovuto. Carlos ha avuto la stessa strategia di Hamilton ma Hamilton è finito secondo. In queste condizioni la Ferrari non ha girato e quando una macchina non funziona puoi mettere la gomma che vuoi ma non cambiano le cose. Se oggi la macchina ci fosse stata non saremmo qui a parlare di scelta di gomme, Carlos ne è l’esempio principale. Guardandoci negli occhi prima ancora di analizzare la strategia cercheremo di analizzare come mai la macchina non avesse il passo giusto. Questa per noi è la priorità”.
Oggi la macchina non ha funzionato rispetto a quanto abbiamo visto venerdì e rispetto a quanto abbiamo visto nel resto della stagione. È la prima volta che la vettura non è sufficientemente veloce sul passo gara e non tiene il passo di altre vetture come hanno fatto invece Red Bull e Mercedes. È questo che dobbiamo analizzare, in questo momento non ho risposte ma di sicuro qualcosa non ha funzionato correttamente.
La gomma rossa era più veloce nei primi giri poi ha subito degrado. Quando Charles è rientrato sulle gialle era quattro decimi più veloce su Russell ma questa differenza era data dalla vita delle gomme. Charles è andato un po’ meglio di Carlos oggi ma non avevamo quel respiro per poter gestire la strategia diversamente.
In quanto responsabile della Scuderia, analizzo per prima cosa la prestazione della macchina, dopo penserò alla strategia perché credo che il problema più grosso fosse quello. Non sto dicendo che il resto fosse giusto, a partire dai pit stop e da altre cose. Ma sto dicendo che dal mio punto di vista la prima cosa che analizzo è la prestazione.
Con le dure sapevamo che ci sarebbero stati due o tre giri di difficoltà. Dalle nostre analisi le gialle avrebbero dovuto essere più veloci per otto o dieci giri poi le dure avrebbero dovuto recuperare. Su uno stint di trenta giri sapevamo che i primi dieci giri erano i più difficili per poi avere un vantaggio o tornare a fine gara sulle dure, invece le dure hanno smesso di funzionare; cercheremo di capire le motivazioni analizzando le prestazioni della vettura.
Le scelte delle gomme coi due piloti sono state estemporanee: in quel momento con Charles abbiamo guardato la posizione su Max, pensando di potercela giocare. Non sto dicendo che la scelta della gomma bianca sia stata giusta, anzi è quella sbagliata. Sto solo dicendo che tutto è da ricercare nella prestazione della vettura. Analizzeremo tutto, anche le strategie, perché non abbiamo deciso di prolungare lo stint per mettere le rosse alla fine (che poi abbiamo visto non ci hanno permesso neanche di prendere la posizione su Perez). Io oggi metto l’accento sui problemi di prestazione della vettura nella priorità delle nostre analisi”.
Immagine: Media Ferrari
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