Segue l’anteprima del GP Ungheria 2022 di P300.it
Archiviato il Gran Premio di Francia sul circuito di Le Castellet con l’ennesima vittoria di Verstappen, il Circus della Formula 1 si sposta sul tracciato dell’Hungaroring per il GP Ungheria 2022, tredicesima prova del mondiale 2022, l’ultima prima della pausa estiva.
38° GP Ungheria
37a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 13/23 – 29/31 luglio 2022
Gran Premio #1070
In Francia, come detto, è andata in scena l’ennesima vittoria stagionale di Verstappen, complice anche un marchiano errore da parte di Leclerc che, poco prima di rientrare ai box per la sua prima sosta, è stato protagonista di un testacoda che l’ha portato a toccare le barriere a bordo pista e quindi al ritiro.
Si può perdere un mondiale con la macchina migliore?
In Francia si sono riviste entrambe le Mercedes sul podio: non accadeva dal Gran Premio dell’Arabia Saudita 2021. La casa della stella, sebbene ancora molto indietro a livello di prestazioni, sembra aver risolto il grosso dei problemi che la affliggeva ad inizio anno, soprattutto sul versante porpoising; quella che manca è la prestazione globale che senza test privati è, come sappiamo, difficile da recuperare. Toto Wolff si è comunque detto fiducioso che per la fine dell’anno almeno una vittoria dovrebbe arrivare per concentrare poi gli sforzi sul 2023.
Il Gran Premio d’Ungheria si disputa sul tracciato dell’Hungaroring, che sorge nella municipalità di Mogyorod, un piccolo comune ad una ventina di chilometri a nord di Budapest. Il tracciato ha fatto il suo debutto in calendario nel 1986. All’epoca si trattò di un evento per così dire storico: era la prima volta che il Circus faceva rombare i motori al di là di quella che era la cortina di ferro, sebbene già nel 1936 in Ungheria si tenne un Gran Premio, vinto da Nuvolari, prima ancora che nascesse il campionato del mondo.
Il tracciato è cambiato davvero molto poco dalla sua introduzione: le ultime grosse modifiche sono datate 2003 quando si modificarono le ultime quattro curve e si allungò il rettilineo del traguardo. La pista si caratterizza per una sede stradale molto stretta ed un continuo susseguirsi di curve: da molti è paragonata ad una pista di kart in grande piuttosto che ad un autodromo. Hakkinen anni fa ebbe modo di dire che l’Hungaroring “è un Monte Carlo senza le case e i marciapiedi”.
Leclerc – Verstappen è la sfida che la F1 merita: inaspettatamente leale (per ora), dalla chimica straordinaria
Viste le caratteristiche della pista i sorpassi sono molto difficili: l’unico vero punto dove si può provare a superare è la fine del rettilineo del traguardo. Tipico del traccato ungherese è anche il gran caldo che mette a dura prova vetture e pneumatici, sebbene negli ultimi anni non siano mancate gare segnate dalla pioggia.
Dopo la debacle francese, la situazione in entrambe le classifiche mondiali per la Ferrari non è affatto positiva. Leclerc, rimediando il terzo zero dell’anno, è precipitato a 63 punti da Verstappen; la Red Bull comanda la classifica costruttori con 82 punti di vantaggio sulla Ferrari. L’impressione è che globalmente la Ferrari sia la vettura migliore in griglia, ma questa superiorità non viene sfruttata a dovere, mentre la Red Bull pur pagando qualcosina (ma lo scarto appare davvero minimo) riesce a tirare fuori il massimo del potenziale dalla macchina.
Vero è che in passato si è assistiti a rimonte che poi hanno portato i contendenti a giocarsi il titolo fino alla fine, ma se davvero la Ferrari mira alla conquista del mondiale, a quindici anni dall’ultimo trionfo, non può permettersi altri passi falsi.
Al termine del Gran Premio tecnici e piloti si dedicheranno alle vacanze per poi ritrovarsi in Belgio il 28 agosto.
Per questo Gran Premio la Pirelli porterà gomme di mescola C2 (hard), C3 (medium) e C4 (soft).
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Immagine: ANSA
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