Segue l’analisi del GP Turchia 2020 di F1 di Lewis Hamilton. Il pilota inglese del team Mercedes ha chiuso primo sotto la bandiera a scacchi
GP Turchia 2020, leggi il risultato di gara e la cronaca
Tra i piloti partiti sul lato sporco della pista, l’inglese della Mercedes è quello che riesce ad avere lo spunto più efficace: superate entrambe le Red Bull, sorprende anche Ricciardo attaccandolo all’interno di curva 1 e costringendolo ad allargare la traiettoria. Salito quindi in 3a posizione, si mette all’inseguimento delle due Racing Point, ma sbaglia l’entrata in curva 9 ed è costretto a percorrere la chicane nella via di fuga venendo sopravanzato da Vettel, Verstappen e Albon.
Nei giri successivi perde anche terreno dal thailandese e, appena le condizioni di pista lo permettono, decide di rientrare a montare le gomme Intermedie. Guadagnata la posizione su Albon, rientrato più tardi, subisce il ritorno del pilota della Red Bull che lo sopravanza senza troppi problemi. Per tutta la parte centrale di cosa resta alle spalle di Vettel senza mai riuscire a portare un vero e proprio attacco alla Ferrari numero 5.
Poco dopo metà gara, il tedesco rientra ai box per effettuare la seconda sosta e ciò, unito al testacoda di Albon in entrata di curva 4, consentono all’inglese di salire al 3° posto che dopo soli due giri diventa il 2° grazie alla sosta di Stroll. Hamilton rimonta velocemente anche su Perez che è costretto a lasciargli strada dopo un solo giro percorso in testa al Gran Premio.
F1 | GP Turchia 2020, Gara, Hamilton: “Questo va oltre ogni mio sogno più folle”
Creatosi subito un margine importante sul messicano, il pilota inglese viene informato dalla Mercedes di gestire le coperture per arrivare fino alla fine del Gran Premio senza più effettuare pit-stop. Hamilton non ha problemi ad eseguire l’ordine della scuderia, aumentando anzi il vantaggio sui suoi inseguitori a tal punto da permettersi una sosta nei giri finali, senza perdere la 1a posizione, che poi comunque non viene effettuata.
L’alfiere della Mercedes taglia il traguardo con più di 30 secondi di vantaggio su Perez, impegnato in una battaglia con le Ferrari nell’ultimo giro, e vista la gara disastrosa di Bottas, terminata fuori dalla zona punti, viene incoronato Campione Mondiale per la settima volta in carriera, raggiungendo colui che sembrava inarrivabile: Michael Schumacher. Per Hamilton si tratta della decima vittoria stagionale ad una sola lunghezza dal suo record personale di 11 ottenute nelle stagioni 2014, 2018 e 2019.
Immagine di copertina: Twitter – Mercedes
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