Segue l’analisi del GP Turchia 2020 di F1 di Charles Leclerc. Il pilota monegasco del team Ferrari ha chiuso quarto sotto la bandiera a scacchi
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Brutto scatto per Leclerc dalla 12a casella che risente parecchio della parte sporca della pista ed entra come penultimo in curva 1, davanti al solo Norris e alle due Williams partite dalla pit-lane. Grazie ai testacoda di Bottas e Ocon, guadagna due posizioni e durante il primo giro riesce a sopravanzare anche Grosjean terminandolo in 14a posizione.
Il suo ritmo con le coperture Full Wet è molto più lento di quello del suo compagno di scuderia e appena possibile il monegasco rientra ai box per montare le gomme a mescola Intermedia. La scelta paga perché, sceso in penultima piazza, comincia a rimontare su tutti gli altri e grazie ad un’ottima serie di sorpassi e alle posizioni guadagnate anticipando la sosta, sale al 9° posto alle spalle di Sainz anche se a 27 secondi di distacco dallo spagnolo della McLaren.
Il ritmo che riesce a tenere è però decisamente migliore rispetto a quello di inizio gara e lo porta a rimontare anche abbastanza velocemente sul suo futuro compagno di scuderia. Prima di raggiungere Sainz, Leclerc si trova a dover battagliare con Verstappen, autore di un testacoda e obbligato a rientrare anticipatamente per cambiare gli pneumatici.
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Il pilota della Ferrari non riesce però a sopravanzare l’olandese, a sua volta alle prese con Sainz che tiene compatto il gruppetto senza compiere errori. Poco dopo metà gara, visto il grande vantaggio su Norris, la Ferrari richiama il suo pilota ai box per la seconda sosta e Leclerc torna in pista senza aver perso posizioni.
Grazie alle coperture nuove recupera facilmente il tempo impiegato per effettuare il pit-stop e, guadagnati due posti grazie alle soste di Ricciardo e Sainz, attacca e supera prima Albon e poi Stroll per salire in 5a posizione. Recuperato terreno anche sul compagno di scuderia Vettel, sopravanza anche lui e, grazie anche al terzo pit-stop di Verstappen, sale per la prima volta durante la gara in 3a posizione.
Grazie alle coperture Intermedie più fresche, riesce a tenere un ritmo decisamente migliore a quello di Perez e, seguito come un’ombra da Vettel, rimonta sul messicano, commettendo anche due errori che sembrano precludergli l’aggancio alla 2a posizione.
Tuttavia, il messicano crolla di prestazione negli ultimi due giri e consentono alle due Ferrari di mettersi in scia alla Racing Point all’inizio dell’ultima tornata. Un errore di Perez in curva 9 spalanca la porta a Leclerc che sale al 2° posto, ma non riesce ad avere abbastanza trazione in uscita per distanziare il nativo di Guadalajara che gli si mette in scia e prova l’attacco in fondo al rettilineo prima di curva 12.
Nel tentativo di difendersi Leclerc manca il punto di frenata ed è costretto ad allargare la traiettoria perdendo due posizioni a vantaggio dello stesso Perez e di Vettel. Senza più possibilità di replicare, viene anche raggiunto ed attaccato da Sainz che però non riesce ad avere una buona uscita dall’ultima curva e non è in grado di attaccare la 4a piazza del monegasco. Sesto risultato utile consecutivo per l’alfiere della Ferrari che eguaglia il risultato ottenuto nella seconda gara di Silverstone e nel Gran Premio del Portogallo e, unito al podio di Vettel, consente alla scuderia di Maranello di tornare in gioco per il 3° posto nella Classifica Costruttori.
Immagine di copertina: Twitter – Ferrari
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