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F1 | GP Stati Uniti 2025: Ferrari, una boccata d’ossigeno firmata, di nuovo, Charles Leclerc

Autore: Simone Casadei
Pubblicato il 21 Ottobre 2025 - 13:00
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | GP Stati Uniti 2025: Ferrari, una boccata d’ossigeno firmata, di nuovo, Charles Leclerc
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Il monegasco è tornato nuovamente sul podio ad Austin, per la prima volta dal Gran Premio del Belgio

Dopo tante voci e un periodo complicatissimo, in casa Ferrari si torna, timidamente, ad intravedere la luce. Merito nuovamente di uno Charles Leclerc straordinario, che ha saputo tenere a bada per quasi tutto il GP degli Stati Uniti 2025 la McLaren di Lando Norris, salvo poi doversi arrendere a poche tornate dal traguardo. Poco male, visto che il risultato finale rimane un terzo posto solido e che dà tanto morale ad una squadra soggetta, oggi più che mai, ad infinite pressioni.

Nonostante gli ultimi riscontri in pista fossero tutto fuorché incoraggianti, Leclerc si è presentato ad Austin con l’obiettivo di entrare nei primi tre a fine gara, complice anche il format Sprint che avrebbe potuto rimescolare un po’ le carte. Così è stato, sebbene il weekend della Rossa fosse partito sotto i peggiori auspici dopo la qualifica deludente del venerdì. Qualcosa è poi cambiato, come dichiarato dallo stesso Charles, capace di centrare il terzo posto nelle prove del sabato, a 6 millesimi dalla prima fila, e di ripetersi la domenica, dopo aver a lungo accarezzato il sogno della medaglia d’argento.

L’ennesima prova di forza da parte del #16 in questa stagione, il quale ha dimostrato nuovamente come, qualora la propria monoposto abbia un’indice di competitività anche soltanto simile a quella dei diretti rivali, lui possa sempre puntare a risultati di rilievo, non importa quanto duramente dovrà lottare per arrivare a conseguirli. Difficile provare il contrario, visto che i 6 podi del monegasco rappresentano anche la totalità di arrivi nella top 3 anche della Ferrari. Quando la SF-25 non sprofonda nelle sue debolezze, il classe 1997 è sempre lì, pronto a spremerla al 100% per portarla là dove, probabilmente, nessun altro riuscirebbe.

Il terzo posto del Texas, poi, non sarebbe potuto giungere in un momento migliore. Si arrivava dalle difficoltà enormi di Baku e Singapore, due fine settimana in cui le prestazioni della Scuderia erano state tutto fuorché all’altezza, anche rispetto a concorrenti come Williams e Racing Bulls, nonché dalle infinite voci di mercato che vedevano lo stesso Leclerc protagonista. A lungo si è parlato, nel corso dell’ultimo mese, di un possibile cambio di casacca del monegasco al termine del 2026, probabilmente in direzione Aston Martin. Rumors alimentati dall’atteggiamento assunto da Charles proprio a Marina Bay, tra team radio focosi e un rapporto con alcuni membri della squadra, a detta di alcuni, non proprio roseo.

Tutte chiacchiere che sono state rispedite ai rispettivi mittenti. Leclerc, ancora una volta, ha dichiarato di essere totalmente devoto alla causa ferrarista e di non immaginarsi altrove nel breve periodo. Una rondine, comunque, non fa primavera e non sarà un podio a scacciare i brutti ricordi di un anno nel quale, in Ferrari, ci si aspettava di raccogliere molto, molto di più. Rimane comunque la forza e il carattere di una prestazione da manuale da parte di Charles, sempre tra i più ostici e combattivi quando si tratta di difendere la propria posizione.

Alle sue spalle, Norris ha cercato di inventarsi di tutto, arrivando al sorpasso proprio nelle battute finali della gara dopo una serie di tentativi andati a vuoto. L’intento dell’inglese, come da lui stesso dichiarato, era quello di indurre l’avversario all’errore, di farlo sbagliare sotto pressione. Per sua sfortuna, Leclerc rimane uno dei piloti migliori della griglia quando si parla dei duelli corpo a corpo e, per superarlo, è spesso necessario godere di un importante vantaggio tecnico, com’è stato il caso proprio di Austin.

A Maranello, ora, si penserà alle ultime cinque tappe del Mondiale. L’obiettivo non può che essere quello di conservare l’attuale medaglia di bronzo tra i Costruttori, anche perché non è certo che exploit come quello visto in America possano ripetersi da qui a fine anno. La SF-25 è stata fin troppo incostante fin dal suo esordio per potersi gettare in pronostici azzardati, per cui meglio rimanere con aspettative basse e vedere come va weekend dopo weekend. L’unica certezza rimane Leclerc, il quale, nonostante un’annata difficilissima e ben lontana dalle sue ambizioni, continua a dimostrare di essere il perno di questa Ferrari.

L’incognita rimane tutta legata alla prossima stagione. Il 2025 sta volgendo al termine e mai come quest’anno la Rossa ha dovuto aggrapparsi unicamente alle doti velocistiche del suo #16. In questo momento, il Cavallino non può assolutamente fare a meno di Charles. Il monegasco, dal canto suo, potrebbe tranquillamente brillare altrove, con un progetto che valorizzi finalmente tutte le sue qualità dall’inizio alla fine di un campionato. Al momento, però, il classe 1997 non lascia spazio ad interpretazione alcuna: lontano dalla Ferrari, lui, ancora non si immagina.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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