Segue l’anteprima del GP Stati Uniti 2025 di P300.it
La F1 si prepara ad affrontare l’ultimo quarto della sua stagione e per il Circus è ora il momento di tornare nel continente americano, più precisamente ad Austin, in Texas, per il Gran Premio degli Stati Uniti 2025. Il fine settimana a stelle e strisce sarà inoltre caratterizzato dalla quarta Sprint Race dell’anno, dopo quelle di Shanghai, Miami e Spa. Un elemento che, in una fase così calda del Mondiale, potrebbe scompigliare ulteriormente le carte in tavola.
49° GP Stati Uniti
46a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 19/24 – 17/19 ottobre 2025
Gran Premio #1144
Ci spera George Russell, tra i piloti più in forma del momento e reduce da un weekend di puro dominio a Singapore. Il britannico è in totale fiducia con la sua monoposto, grazie anche al passo indietro che la Mercedes ha avuto il coraggio di compiere per quanto riguarda la scelta della propria sospensione posteriore. Un azzardo che ha pagato e che pare aver restituito performance alla W16. Un anno fa, Austin non sorrise particolarmente al classe 1998, il quale però già a Marina Bay ha avuto modo di sconfiggere alcuni fantasmi del passato relativi alle edizioni 2022 e 2023.
Le premesse per fare bene anche in terra americana paiono esserci, ma molto dipenderà da quanto vicini si mostreranno gli avversari, Red Bull e McLaren su tutti. Anche per Andrea Kimi Antonelli il fine settimana texano si preannuncia interessante. L’italiano sembra aver ritrovato quella tranquillità al volante necessaria per non incappare in errori pesanti ed è riuscito, nelle ultime tre tappe, a racimolare 24 punti. Se la tendenza del bolognese a mostrarsi fin da subito competitivo su tracciati mai assaggiati in carriera, anche sull’impianto inaugurato nel 2012 potrebbe regalare qualche sorpresa dal punto di vista della sua prestazione. Per i due alfieri del team di Brackley, comunque, il weekend inizierà con una buona notizia, il rinnovo di entrambi con Mercedes annunciato ieri.
Max Verstappen, invece, ha in testa solo un obiettivo: ridurre il margine dal duo Papaya che lo precede in classifica. Il Campione del Mondo, dal rientro dalle vacanze, non ha perso tempo e ha messo in fila risultati utili uno dopo l’altro: quattro podi, due Pole Position e altrettanti successi in quattro gare. Numeri simili, per il classe 1997, non si vedevano addirittura dall’inizio della scorsa stagione. Il filotto positivo, per il figlio d’arte, ha buone probabilità di proseguire anche negli Stati Uniti, dove l’olandese ha all’attivo tre vittorie e un terzo posto dal ritorno di Austin nel calendario nel 2021, dopo l’assenza dell’edizione 2020 causa Covid.
Anche tecnicamente, il tracciato del Texas potrebbe sposarsi con le caratteristiche della RB21, aumentando le chance che Verstappen potrebbe avere nei confronti dei suoi due rivali per il campionato. Arrivati a questo punto della stagione, Super Max non ha più nulla da perdere e sa che dovrà spingersi al limite weekend dopo weekend, se vuole accarezzare fino in fondo un sogno chiamato quinto titolo mondiale.
Non dovrà farsi cogliere impreparata proprio la McLaren, che ha lasciato fin troppi punti per strada tra Monza e Marina Bay. Per tre gare consecutive, la squadra di Woking non è riuscita a salire sul gradino più alto del podio, un avvenimento che ancora mancava all’appello quest’anno, e questo dice molto sulle difficoltà che gli uomini guidati da Andrea Stella hanno riscontrato nella messa a punto della MCL39 dall’inizio di settembre.
Sulla carta, Austin potrebbe essere l’occasione giusta per ricacciare i rivali alle proprie spalle, ma tutto passerà da ciò che potrebbe accadere tra i due alfieri in pista. Lando Norris, infatti, è determinato a riprendersi la leadership della classifica iridata, e i numeri delle ultime tre uscite danno ragione alla causa del britannico: 12 punti guadagnati su Oscar Piastri dopo lo zero pesantissimo di Zandvoort, che lo proiettano ora a 22 lunghezze dall’australiano in graduatoria.
Dal canto suo, il classe 2001 sa che non saranno più ammessi fine settimana sotto tono da qui alla fine dell’anno. Per la prima volta in questo 2025, il nativo di Melbourne non ha centrato il podio per due weekend consecutivi, mostrando inoltre qualche eccessivo segnale di nervosismo tra Baku e Singapore, tra i due incidenti in Azerbaijan e i team radio polemici nei confronti della sua squadra a Marina Bay.
Di nervosismo, però, non ne manca neanche in casa Ferrari. La Scuderia sembra aver perso completamente la bussola dopo alcuni accenni di competitività tra Spa e Budapest, ritrovandosi ora con soli otto punti di vantaggio sulla Red Bull per la terza posizione nella classifica Costruttori. A Maranello non tira certo un’aria leggera e di questo ne è certamente espressione Charles Leclerc, mai così diretto nell’esporre le aspettative tutt’altro che rosee riguardanti le ultime sei tappe in calendario.
Il monegasco si è detto pessimista sulle possibilità che la SF-25 potrà avere di competere per posizioni di rilievo, trasformando di fatto la fase conclusiva della stagione più in una passerella di attesa per il 2026, piuttosto che in una ferrea battaglia per la conquista, almeno, della medaglia d’argento nella graduatoria riservata ai team. D’altronde, le scarse prestazioni del Cavallino dal rientro dalle vacanze non suggeriscono molto di diverso, ma sarebbe ugualmente lecito parlare di disastro, qualora anche la top 3 tra le compagini dovesse sfuggire a fine anno.
Spera di trovare un fine settimana pulito Lewis Hamilton, sempre competitivo sul tracciato texano e, nelle ultime due uscite, apparentemente più a suo agio con la propria monoposto. I risultati del sette volte iridato ci dicono altro, ma il britannico non ha mai mancato di sottolineare quanto le sue sensazioni al volante della vettura siano migliorate rispetto alla fase iniziale del campionato. Rimane, comunque, irrealistico immaginare una Ferrari in lotta per qualunque cosa che superi la quarta posizione tra qualifiche e gara.
Punta, infine, ad un buon risultato l’Aston Martin. La squadra inglese sembra rinata dopo gli ultimi aggiornamenti, così come Fernando Alonso, settimo a Singapore e alla caccia di un altro arrivo in zona punti anche ad Austin. La pista americana, c’è da dirlo, non è mai stata la preferita del due volte iridato, ma, nel caso in cui le prestazioni della AMR25 dovessero confermarsi le medesime viste a seguito delle novità tecniche introdotte in Belgio, potremmo assistere ad un’altra gara solida dello spagnolo.
LA MAPPA

LE GOMME

DATI CIRCUITO – Circuit Of The Americas
Nazione: Stati Uniti
Circuito: Circuit Of The Americas
Lunghezza del circuito: 5,516 km
Giri da percorrere: 56
Distanza totale: 308,896 km
Numero di curve: 20
Senso di marcia: antiorario
Mescole Pirelli: C1 (hard), C3 (media), C4 (soft)
Primo Gran Premio: 1908
RECORD – GP Stati Uniti
Giro gara: 1:36.169 – C Leclerc – Ferrari – 2019
Distanza: 1h33:50.991 – L Hamilton – Mercedes – 2017
Vittorie pilota: 6 – L Hamilton
Vittorie team: 11 – Ferrari
Pole pilota: 4 – L Hamilton, M Schumacher
Pole team: 9 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.682 – L Hamilton
Km in testa team: 3.725 – Ferrari
Giri in testa pilota: 338 – M Schumacher
Giri in testa team: 819 – Ferrari
Migliori giri pilota: 5 – S Vettel
Migliori giri team: 12 – Ferrari
Podi pilota: 10 – L Hamilton
Podi team: 29 – Ferrari
Albo d’oro e orari TV del GP Stati Uniti 2025

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