I nostri voti alla nona gara della stagione
Il secondo triple header della stagione 2025 di F1 è andato in archivio con il GP di Spagna. Ecco i voti ai protagonisti della gara di Barcellona, che ha visto una doppietta McLaren con Oscar Piastri vincitore davanti a Lando Norris.
Oscar Piastri | 9
La monoposto è un siluro, ma lui sta legittimando il primato in campionato in modo indiscutibile. Al sabato rifila un ceffone che stordisce soprattutto il compagno, alla domenica non si fa sorprendere al via (il che non è banale a Barcellona) e poi fa quello che vuole, ripartenza compresa dalla Safety Car. Abbiamo il candidato numero 1 per il titolo.
Lando Norris | 7,5
Al sabato prende una manita (ma non come quella dell’Inter), al via alla domenica malino, poi si riprende bene e chiude dove gli è richiesto soprattutto dalla macchina. Se vuole vincere il mondiale deve fare di più. Il conto parla di cinque gare a due per Piastri e la sensazione è che la direzione presa dal mondiale possa continuare ad essere questa.
Charles Leclerc | 8,5
Delegittimato all’inizio dell’anno dall’arrivo di Hamilton, da cui doveva imparare, legittimato ora a fare come gli pare con strategie, assetti a via dicendo. Questo è il miglior Charles Leclerc di sempre. Se a chi guida la Scuderia serviva mettergli Lewis a fianco per capirne il valore, forse abbiamo un problema. O meglio, il problema ora ce l’ha la Ferrari.
George Russell | 7
È lo specchio della Mercedes in attesa di Kimi. Fa bene soprattutto al sabato, mentre alla domenica paga un po’ di passo rispetto a quelli davanti con una W16 che sta leggermente arrancando rispetto ad inizio anno. Si fionda su Verstappen come se fosse ua preda e contribuisce a mandarlo in bambola. Voto 4 ai moralismi e “ai bambini che guardano la TV”: anche saltare una chicane non è molto sportivo.
Nico Hulkenberg | 8,5
La sua storia meriterebbe una serie TV: bistrattato da 15 anni e ritenuto scarso dal suo stesso ambiente, ogni tanto tira fuori gare così e se, per caso, lo porti a Le Mans è capace che te la vince; ops, è successo. Sarebbe stato ottavo senza Safety Car, comunque tanta roba, e ti chiedi se non sia stato uno dei più grandi “What if” della storia della F1. Incredibile. Hulk.
Lewis Hamilton | 5,5
Spiace ma più di così non si può. Arriva davanti a Leclerc in qualifica solo perché fa un giro in più in Q3. All’inizio della gara lo tappa, è costretto a lasciargli strada e il passo poi sparisce. A fine gara è distrutto, rassegnato, depresso. Qualcuno è sorpreso, altri no.
Isack Hadjar | 7,5
Ormai non stupisce quasi più, ma ci sentiamo di dargli un consiglio. Vai un po’ più piano, perché se no tra poco qualcuno ti chiama dall’alto e rischi di fare la fine di Lawson e Tsunoda. A parte gli scherzi, grande gara ancora una volta per un rookie. Solido, costante, poche chiacchiere e tanto piede.
Pierre Gasly | 7,5
Mentre in Alpine giocano a scacchi con il secondo sedile lui, zitto zitto, fa il suo e porta a casa punti al momento improbabili con la seconda macchina. Il team francese sta correndo da inizio anno con una sola vettura, un po’ come Red Bull ma per altri motivi.
Fernando Alonso | 7
Il voto sarebbe stato più alto senza l’uscita di pista all’inizio ma, finalmente, Nando sblocca la casella dei punti dopo nove gare. L’Aston pare migliorata dopo gli ultimi aggiornamenti: una boccata di ossigeno in attesa del 2026, l’anno della verità.
Max Verstappen | 4,5
La sua gara senza sportellata è da 9 pieno. Per chi ha memoria storica il tentativo delle tre soste ha richiamato alla memoria Budapest 1998 per esecuzione e martellamento dei tempi, tra l’altro sempre contro delle McLaren. Il colpo di testa non ci sta, sebbene provocato da tutti tranne che da lui. Voto 2 a Lambiase che ha chiesto a torto di lasciare la posizione a Russell, contribuendo al momento di shutdown.
Liam Lawson | 5,5
Inizia a diventare dura anche rispetto a Hadjar, ma si fa un po’ fatica a tirargli la croce addosso. Dopo il ritorno dalla Red Bull ha avuto giusto un buon weekend a Monaco: per il resto fatica, fatica, fatica. Ma, con quelle due gare lì ad inizio anno, forse sarebbe così per tanti.
Gabriel Bortoleto | 6
Prende la sufficienza per la qualifica, ma in gara la paga rispetto a Hulk è parecchia. Nico è probabilmente uno dei piloti migliori da cui poter imparare e assorbire esperienza, resilienza come dicono quelli bravi e metodologia di lavoro. Con la speranza di non assorbire anche quel flusso simile alla peste che lo attanaglia da 15 anni.
Yuki Tsunoda | 5
Cambiare tutto per non cambiare nulla. Altra gara anonima, con una qualifica tremenda, dichiarazioni disastrate e un rendimento simile a quello di Lawson nonostante l’esperienza in più. Non arriva davanti a Verstappen neanche quando prende una penalità. Adesso Red Bull cosa fa? Non citofonate ad Isack per favore.
Carlos Sainz | 5
Giro a vuoto dello spagnolo e anche di Williams, purtroppo nella gara di casa di Carlos. La FW47 qui è lontana parente di quella vista fino ad ora, ma l’avevano anticipato. Vediamo se dal Canada si torna a fare la voce grossa.
Franco Colapinto | 5
Il voto non andrebbe dato tanto a lui, quanto alle dinamiche che l’hanno portato a salire in macchina alla settima gara. Fa quel che può ma iniziare da Imola (non facile) e proseguire con Monaco (idem) non è l’ideale. In Spagna trova la prima pista su cui poter fare chilometri un po’ più tranquillo. C’è da correre, se no il tempo scade anche per lui.
Esteban Ocon | 5,5
C’è la leggera sensazione che la Haas questo weekend non fosse in forma. Perché, quando lo è, sia lui che Ollie si fanno vedere. Vale un po’ quanto detto per Williams, weekend a vuoto per lei e per i piloti.
Oliver Bearman | 5,5
Vale quanto sopra, anche se Ocon in generale momento sta facendo bene, bene, bene anche rispetto a lui.
Kimi Antonelli | 5,5
Al di là del ritiro, il secondo in tre gare, per motivi tecnici, a Barcellona stava faticando a tenere il ritmo di Russell. Se non fosse un nostro giovane forse saremmo anche più rigidi. Tutta esperienza, per ora.
Alex Albon | 5
Ok che la nuova direttiva sulle ali faceva ridere, ma sfondarne due nell’arco di pochi giri anche no. Giro a vuotissimo per lui, capita.
FIA / F1 | 3
La nuova direttiva non ha cambiato nulla e va bene così. Forse è il caso di capire che con le ali non c’è niente da fare.
Immagine di copertina: Media Red Bull
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