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F1 | GP Spagna 2022, l’analisi di Paolo Filisetti dopo le qualifiche: conferma Ferrari e Mercedes (per la W13 in negativo)

di Paolo Filisetti
paolofilisetech
Pubblicato il 21 Maggio 2022 - 18:42
Tempo di lettura: 3 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
F1 | GP Spagna 2022, l’analisi di Paolo Filisetti dopo le qualifiche: conferma Ferrari e Mercedes (per la W13 in negativo)
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Ferrari si conferma al top nelle qualifiche del GP Spagna 2022, mentre Mercedes nonostante gli aggiornamenti sulla W13 rimane al terzo posto tra i top team

Le qualifiche del Gran Premio di Spagna, con la pole di Charles Leclerc su Max Verstappen, hanno mostrato un quadro prestazionale delle monoposto privo di ogni filtro. Da un lato la F1-75 ha confermato le caratteristiche di monoposto da elevato carico, svettando soprattutto nel secondo e nel terzo settore del Circuit de Catalunya. Il pacchetto evolutivo portato in Spagna ha solo parzialmente ridotto il deficit di velocità in rettilineo nei confronti della Red Bull RB18. La vettura, nel complesso, si è dimostrata ben bilanciata, ciò nonostante nella simulazione di gara ha palesato un preoccupante degrado nella giornata di venerdì, attenuato con le modifiche apportate per le FP3 di questa mattina.

Per quanto riguarda la monoposto di Milton Keynes, in qualifica non ha capitalizzato quanto aveva fatto intravedere nelle prove libere, ovvero di essere la monoposto più efficace su questo tracciato e con il miglior equilibrio. Va sottolineato che Max Verstappen non ha potuto sfruttare il secondo e decisivo run della Q3 a causa di un malfunzionamento del DRS.

Passando a Mercedes, il team di Brackley era tra i più attesi alla prova di Barcellona per valutare quanto gli sviluppi portati fossero in grado di liberare il vero potenziale della W13 che, a detta degli stessi tecnici del team, era rimasto nascosto a causa dell’eccessivo porpoising. Il fenomeno dei saltellamenti pare sia stato brillantemente risolto, soprattutto in rettilineo, e ciò consente di dire agli addetti ai lavori che il potenziale nascosto della macchina è quello che si è effettivamente mostrato nel corso di queste qualifiche, con George Russell distante sei decimi e mezzo dal tempo della pole. E’ innegabile che la W13, grazie all’ultima evoluzione del fondo, abbia fatto un passo in avanti ma è altrettanto chiaro che nei rapporti di forza con i diretti rivali di Red Bull e Ferrari mantenga il ruolo di terza forza con un distacco ancora rilevante. Sarà curioso capire quanto i tecnici di Brackley ritengano accettabile l’attuale divario per proseguire ancora con lo sviluppo di questa monoposto piuttosto che concentrare le risorse tecniche nel progetto 2023.

Se queste qualifiche sono state dirimenti sulle prestazioni delle monoposto che avevano introdotto i maggiori pacchetti, lo sono state in particolar modo nei confronti dell’Aston Martin, al centro dell’attenzione mediatica e dei rivali (Red Bull) per il pseudo clone della RB18. La prestazione evidenziata dalla AMR22 conferma un assioma sempre dimostrato in Formula 1: chi copia spesso ottiene un risultato peggiore rispetto all’idea originale.

Immagine: Media Ferrari


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