Nonostante le ottime prestazioni del britannico, la data dell’annuncio del prolungamento del suo contratto sembra ancora lontana
Una notte da leone nella città del leone. George Russell, nel weekend del GP di Singapore 2025, ha fatto il bello e il cattivo tempo, dominando incontrastato la scena dalle qualifiche del sabato alla bandiera a scacchi della domenica. L’inglese ha vissuto un fine settimana da assoluto protagonista, del quale la vittoria non poteva che esserne la più degna conclusione, ma c’è qualcosa che, al di fuori della pista, continua a stonare con le prestazioni maiuscole del #63 di casa Mercedes.
Senza dubbio, Russell sta vivendo la miglior stagione della sua carriera in F1 ed è da considerare a tutti gli effetti uno dei piloti più solidi dello schieramento. Fin dal primo appuntamento in Australia, il britannico non ha praticamente mai commesso errori, quantomeno non in circostanze delicate, e ha contribuito a trascinare la squadra di Stoccarda in una lotta nella quale, forse, non sempre si sarebbe meritata di stare. Eppure, in netto contrasto con quanto abbiamo avuto modo di ammirare sui tracciati di tutto il mondo, il rinnovo di contratto del nativo di King’s Lynn tarda ad arrivare.
Fa strano pensarlo, soprattutto a seguito di prestazioni come quella del fine settimana a Marina Bay. Nuovo record della pista siglato in qualifica, gara controllata fin dalla prima staccata e avversari distanziati ancor prima che potessero tentare di impensierirlo. Russell, a Singapore, ha mandato un messaggio forte e chiaro a Toto Wolff, dicendosi pronto a lottare per il titolo dopo una maturazione giunta ormai quasi al completo. Di strada George ne ha fatta parecchia, dalla lunga gavetta in Williams fino alle monoposto non certo esaltanti che si è ritrovato tra le mani una volta approdato a Brackley. Lui, da sempre, ha riposto grande fiducia nella squadra che lo ha cresciuto e gli ha consentito di entrare in F1.
Verrebbe ora da chiedersi quanto Mercedes, ora, voglia fidarsi di Russell. I prolungati flirt con Max Verstappen, cominciati già nel corso della passata stagione, non sono certo passati inosservati agli occhi del classe 1998, che ora, stando alle ultime indiscrezioni, starebbe tirando la corda soprattutto sul fronte stipendio. Una mossa, forse, di ripicca dopo che Wolff ha tentato in tutti i modi di strappare una firma al fuoriclasse olandese, che ha gentilmente declinato per due volte l’offerta del manager austriaco.
Allo stato attuale delle cose, comunque, rimane la Stella a Tre Punte con il coltello dalla parte del manico. Le voci secondo le quali il propulsore tedesco sarebbe, al momento, in vantaggio rispetto alla concorrenza rappresentano un’ottima carta a favore della Mercedes, che potrebbe quasi permettersi il lusso di scegliere liberamente un eventuale sostituto di Russell, qualora quest’ultimo non riuscisse a trovare un accordo di suo gradimento con la propria squadra. Anche questa, però, sarebbe una situazione a dir poco surreale. Un team che lascia andare il proprio pilota di punta, dopo un’annata pressoché perfetta, per puntare su qualcun altro che, magari, potrebbe anche non ritrovarsi fin da subito in sintonia con i meccanismi di Stoccarda.
Razionalmente parlando, è lecito aspettarsi un’accelerata nelle trattative dopo quanto successo a Marina Bay. Da questo punto di vista, Russell ha diversi punti a favore, su tutti quello di essere, al momento, l’unico in grado di essersi opposto alla concorrenza di Verstappen e delle due McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. Sufficiente per portarsi a casa un contratto ultra-milionario? Difficile a dirsi, specialmente se, sul mercato, dovesse liberarsi un profilo disposto ad accettare una cifra più bassa pur di assicurarsi, potenzialmente, una delle migliori vetture.
Uno scenario del genere rimane complicato da immaginare. Più realistica, al contrario, l’ipotesi di un tira e molla che potrebbe concludersi entro fine stagione, per non rischiare di protrarre eccessivamente a lungo le discussioni contrattuali. Russell ha tutto l’interesse nel rimanere a Brackley, dove rappresenta ormai il leader indiscusso della squadra e, potenzialmente, potrebbe avere le maggiori possibilità per giocarsi il suo primo titolo mondiale il prossimo anno. La Mercedes, dal canto suo, vuole tenersi più di una porta aperta per il futuro, più precisamente individuabile nel 2027.
Le opzioni sarebbero maggiori, a fronte di numerosi contratti che scadranno tra 12 mesi, e la possibilità di ingaggiare un pilastro come Verstappen sarebbe certamente maggiore. La stima per l’olandese di Wolff, negli ultimi due anni, non è mai stata nascosta e non è detto che sia stata definitivamente accantonata. Starà a Russell convincere il proprio capo di essere esattamente il profilo ideale per riportare la Stella a brillare nel cielo della F1, dov’è ormai assente da 5 anni, dopo quel 2020 dominato in lungo e in largo che a tutto faceva presagire, fuorché ad una rapida caduta.
Immagine di copertina: Media Mercedes
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