Parte da Singapore una nuova guerra della FIA alle ali flessibili con l’introduzione della TD018
In occasione del GP Singapore 2023, la FIA introdurrà la nuova Direttiva Tecnica TD018, riguardante l’influenza aerodinamica offerta da particolari componenti. Sebbene le Direttive non costituiscano articoli del Regolamento Tecnico, costituiscono invece un elemento importante dell’applicazione delle regole da parte della FIA al fine di avere chiarezza, garantire la conformità alle regole e promuovere equità tra i team.
Nel caso della TD018, la chiarezza riguarda principalmente le ali anteriori e posteriori. Le quali, secondo il Direttore Tecnico delle Monoposto FIA Tim Goss “Cercano di ottenere il massimo dalle zone grigie del regolamento tecnico”.
“Ci sono molti ingegneri intelligenti che cercano di ottenere il massimo dai regolamenti: dobbiamo assicurarci che tutti abbiano una comprensione comune di quelli che sono i confini e dobbiamo essere equi ed equilibrati nello stabilire come i limiti debbano essere applicati. Ultimamente abbiamo visto un po’ troppa libertà nella progettazione dei componenti aerodinamici”.
La FIA è venuta a conoscenza di un certo numero di casi in cui, in particolare, i progetti delle ali anteriori e posteriori rispettano sì i requisiti dell’articolo 3.15 dei Regolamenti Tecnici, che regolano la flessibilità dei componenti aerodinamici, ma che potrebbero risultare contrari alle disposizioni dell’articolo 3.2.2, in quanto sfruttano regioni di conformità localizzata appositamente progettate o movimento tra componenti vicini.
Spiega Goss: “La parte fondamentale dell’articolo 3.2.2 è che tutti i componenti aerodinamici o la carrozzeria che influenzano le prestazioni aerodinamiche della vettura devono essere fissati rigidamente e immobili rispetto al loro punto di riferimento e devono utilizzare una superficie uniforme, solida, dura, continua in ogni circostanza.
È chiaro che le parti non possono essere totalmente rigide. Abbiamo da tempo una serie di prove di carico che definiscono quanto gli elementi possono flettere e abbiamo evoluto questi test per simulare ciò che i team cercano di ottenere e porre un limite sensato.
Noi agiamo secondo queste regole, mentre i team cercano di sfruttare una tolleranza in termini di flessione. Questo è normale. Quindi la TD018 serve solo per assicurarsi che FIA e i team abbiano una comprensione comune di come valuteremo queste parti e la loro progettazione”.
La TD018 definisce questo limite nel momento in cui, indipendentemente dalla conformità con le prove di carico definite nell’articolo 3.15, la FIA dovesse considerare qualsiasi progetto che utilizza il movimento relativo tra componenti vicini o meccanismi utili alla deformazione aerodinamica come una violazione dell’articolo 3.2.2.
Goss specifica la questione: “Quello che non vogliamo vedere è ad esempio una beam wing scollegata in qualche modo da un end plate, in modo tale che ruoti intorno a un perno o possa muoversi lateralmente oppure in alto o in basso”.
Direttive come la TD018 derivano spesso da dubbi sulla legalità di una vettura da parte di un avversario. In questo caso, Goss ha spiegato che la pubblicazione della Direttiva serve unicamente per fornire maggiore chiarezza su una situazione globale.
“Non abbiamo visto una particolare monoposto o particolare su cui abbiamo posto l’attenzione. La Direttiva riguarda i punti in cui gli elementi dell’ala anteriore e posteriore si uniscono al muso, alla struttura di impatto posteriore, agli end plates dell’ala posteriore.
Ci sono stati diversi casi in cui le squadre hanno cercato di sfruttare al massimo la flessione, consentendo ad alcune parti di muoversi l’una nei confronti dell’altra. Se hai permesso che un pezzo sia scollegato rispetto a un altro, la carrozzeria potrebbe avere una certa flessibilità localizzata in quel punto. E se c’è flessibilità localizzata questa non è conforme ai requisiti di uniformità, solidità, durezza e continuità. Nella Direttiva abbiamo incluso vari esempi che consideriamo non permessi ed eccezioni che permetteremo.
Per questioni come questa, emettiamo la TD in bozza. Abbiamo parlato con alcuni team per settimane su questioni per le quali credevamo ci fosse bisogno di chiarezza. Infine abbiamo inviato la nostra proposta a tutti i team chiedendo un feedback entro il 29 agosto. Abbiamo poi discusso del tutto ancora a Monza, con le squadre che hanno anche chiesto degli esempi”.
Per garantire una maggiore trasparenza in futuro, la FIA inizierà anche a richiedere ulteriori disegni dei progetti strutturali. “Le squadre devono presentare i progetti al momento. Caricano già molte informazioni ma ora dovranno documentare anche le connessioni strutturali e questo di per sé aiuterà la verifica”.
Goss ha, infine, affermato che le Direttive come la TD018 rappresentano un meccanismo molto importante attraverso il quale la FIA può garantire efficacemente e progressivamente l’equità tra i team.
“Questa TD è un esempio del lavoro congiunto tra FIA e Team al fine di avere una comprensione comune delle regole, e questo è positivo. Non è semplice, ma se possiamo migliorare questo processo in modo sensato penso che stiamo andando nella giusta direzione”.
Immagine: P300.it
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