F1 | GP Singapore 2022, gara: Pérez vince una gara pazza su Leclerc e Sainz, ma c’è investigazione su Checo. Attesa per la decisione dei commissari

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
2 Ottobre 2022 - 17:42
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Pérez vince il GP Singapore 2022 ma il risultato è in sospeso. Il messicano sotto investigazione per violazioni sotto Safety Car

Il GP Singapore 2022 fa capire sin dall’inizio della domenica che sarà difficile da portare a termine. Su Marina Bay si abbatte un acquazzone che allaga tutto e la partenza della gara deve essere rinviata di un’ora. Ed anche dopo la fine della gara, in realtà, ci sarà da attendere.

Sergio Pérez, infatti, vince allo scadere delle due ore una gara spezzettata, condizionata da Virtual e Safety Car e da un tracciato che ha faticato tantissimo ad asciugarsi, davanti alle Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il risultato di gara (sarebbe la quarta vittoria per Checo) è però in attesa. Il messicano, infatti, è sotto investigazione per delle violazioni in regime di Safety Car, nello specifico relativamente allo spazio lasciato tra sé e la vettura di sicurezza. L’evento sarà analizzato dopo la gara lasciando, quindi, il risultato in sospeso. Per lui potrebbero arrivare una o due penalità da 5 secondi (si parla di due violazioni distinte) che potrebbero cambiare la classifica.

Sportivamente parlando, Pérez ha condotto una gara perfetta. Al via ha bruciato il Poleman Leclerc prendendosi la prima posizione, per poi imbastire una bellissima battaglia con il monegasco per tutta la durata della gara. I due hanno fatto un altro sport sia nella prima fase di corsa, condotta su gomme intermedie, sia quando la pista (dopo metà giri) ha permesso il passaggio alle slick. La Safety Car per il botto di Tsunoda (una delle tante interruzioni) ha ricompattato tutti e fatto partire di fatto una seconda gara, nella quale si attendeva il forcing di Leclerc in condizioni più favorevoli.

A partire dal 40° giro la vettura di sicurezza lascia tutti liberi ma Pérez, incredibilmente, si difende ancora e bene dal monegasco, anche quando il DRS viene finalmente attivato. Il colpo di scena arriva quando la Direzione Gara annuncia un’investigazione nei confronti del messicano, reo di una violazione in regime di Safety Car. A questo punto il messicano viene invitato a spingere dal suo team e ad aumentare il suo vantaggio su Leclerc, in vista di una possibile penalità. Pérez non si fa attendere ed apre progressivamente il gap, chiudendo il 60° dei 61 giri iniziali allo scadere delle due ore con sette secondi e mezzo di vantaggio sul monegasco e 15 su Carlos Sainz. Lo spagnolo è terzo ma non mostra mai il passo del compagno.

Alle spalle del podio diverse sorprese. In quarta e quinta posizione ci sono infatti le due McLaren di Norris e Ricciardo, che colgono il jolly durante l’ultima Safety Car con la loro sosta ai box, ritardando di un giro l’ingresso e approfittando di un discreto guadagno di tempo.

Al sesto posto c’è un grande Lance Stroll, che approfitta a sua volta della strategia con l’Aston Martin. Nel finale il canadese è seguito da un altrettanto ottimo Sebastian Vettel che, proprio all’ultimo giro, viene sopravanzato da Max Verstappen per la settima posizione. Il campione del mondo in carica vive una gara difficile, condizionata da momenti di attesa (diversi giri dietro Alonso) e da un errore, all’ultimo restart, nel tentativo di liberarsi di Norris. Il bloccaggio in frenata lo costringe ad un pit aggiuntivo ed una nuova rimonta dal fondo con le soft, conclusa comunque in zona punti.

Lewis Hamilton è un altro dei delusi della domenica. Il sette volte campione del mondo è autore di un paio di errori importanti (una toccata a muro che lo obbliga a cambiare ala, un lungo nel finale tentando un sorpasso su Vettel) che limitano la sua gara, chiusa alla fine in nona posizione.

Pierre Gasly chiude la top ten in decima posizione con l’AlphaTauri, davanti a Valtteri Bottas, alle Haas di Magnussen e Schumacher e alla Mercedes di Russell, cavia iniziale per le slick e autore di una toccata finale con il tedesco della Haas che l’ha rispedito in fondo al gruppo.

Sei i ritirati: Tsunoda, Ocon, Albon, Alonso, Latifi e Zhou.

In classifica piloti Verstappen sale a 341 punti davanti a Leclerc (237) e Pérez (235). Nel Costruttori Red Bull va a 576 contro i 439 di Ferrari e i 373 di Mercedes.

Segue il risultato di gara, in attesa delle decisioni su Pérez. A seguire, poi, la cronaca e le dichiarazioni dei piloti.

Immagine di copertina: Media Red Bull

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