Segue l’analisi Pirelli per l’anteprima del GP San Paolo 2021
Per il Gran Premio del Brasile saranno utilizzate la C2 come P Zero White hard, la C3 come P Zero Yellow medium e la C4 come P Zero Red soft, la stessa selezione fatta per tutte le gare disputate quest’anno nel continente americano. La nomination è uno step più morbida rispetto all’ultima volta in cui si è corso il Gran Premio a Interlagos nel 2019, quando furono selezionate la C1, la C2 e la C3.
Nel 2019 la hard non era stata molto utilizzata, mentre la selezione di quest’anno dovrebbe consentire un utilizzo più equo di tutte le mescole e una maggiore varietà di strategie.
Il Brasile ospita l’ultima gara dell’anno con il format della sprint qualifying, quindi c’è un’allocazione di pneumatici diversa dal solito: per l’intero weekend i piloti avranno a disposizione 12 set, anziché i soliti 13: 2 set di P Zero White hard, 4 set di P Zero Yellow medium e 6 set di P Zero Red soft. In aggiunta, sono previsti fino a 6 set di Cinturato Green intermediate e 3 set di Cinturato Blue full wet in caso di bagnato.
CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO
Il circuito di Interlagos è uno dei pochi in cui si corre in senso antiorario e ha una successione di curve consecutive che non dà tregua ai pneumatici, in particolare all’anteriore destro. Il giro breve potrebbe creare problemi di traffico e rendere molto probabile l’intervento della safety car: tutti questi aspetti andranno tenuti in considerazione nel delineare le strategie per la sprint qualifying e per la gara.
A parte l’Arquibancada, una lunga salita verso sinistra, tutte le altre 15 curve sono piuttosto corte, perciò i carichi laterali sui pneumatici sono abbastanza contenuti e le forze sui pneumatici non eccessive. È piuttosto questione di trazione e frenata.
In questo periodo dell’anno, in Brasile il meteo può passare dal caldo intenso alla pioggia torrenziale, motivo per cui sono state create delle scanalature nell’asfalto per facilitare il drenaggio in caso di forte pioggia.
Nel 2019, quando si è disputato l’ultimo GP in Brasile, la gara è stata vinta da Max Verstappen (Red Bull) con una strategia a tre soste, in seguito all’entrata in pista di due safety car verso gli ultimi giri. I primi quattro classificati hanno optato per tre strategie diverse, tra cui quella a una sola sosta di Carlos Sainz (McLaren), che ha tagliato il traguardo per quarto partendo ultimo dalla griglia. Se non ci fossero state le safety car, la doppia sosta sarebbe stata la scelta più gettonata.
INFOGRAFICHE
PARLA MARIO ISOLA
“Quest’anno siamo tornati su una nomination più simile a quelle fatte fino al 2018, con la mescola C4 come soft. Nel 2019 avevamo fatto una selezione di uno step più dura, per cercare di limitare graining e degrado con la soft, ma il risultato è stato uno scarso utilizzo della hard. Interlagos è un circuito vecchia scuola, che mette alla prova sia i piloti che i pneumatici, ed è spesso teatro di gare spettacolari, come abbiamo visto l’ultima volta. Un’altra variabile è il meteo: qui in passato abbiamo visto temperature asfalto da record, a volte le più alte della stagione, altre volte piuttosto basse. Di conseguenza, la nomination mescole di quest’anno, più versatile, dovrebbe adattarsi bene alle sfide poste dal circuito e favorire una maggiore variabilità nelle strategie. Anche se la gara si corre all’incirca nello stesso periodo dell’anno dell’ultima volta, i team non hanno mai sperimentato una sprint qualifying a Interlagos, quindi quest’anno ci sarà tanto da scoprire”.
Fonte immagini e testi: Pirelli Motorsport
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